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Settimana europea delle vaccinazioni

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Settimana europea delle vaccinazioni
(Last Updated On: 29 aprile 2017)

EIW – la “European Immunization Week”

Lacronaca continua a sottoporci casi di  sanitari, come il cardiologo di Treviso radiato dall’Ordine per le posizioni antivaccini o l’assistente sanitaria, della neonata ULSS2 Marca Trevigiana,  che fingeva di vaccinare. Razionalmente, vengono posti alla gogna mediatica, per tentare di convincere la popolazione a non rivolgersi a “stregoni e guaritori” che, approfittando della “credulità popolare”, propongono (variazioni sul tema) “cure miracolose” o “rischi fantomatici”, offrendo (a pagamento) pratiche e terapie prive di razionalità o base scientifica.

Ma le cause profonde sono riassumibili in una semplice frase: abbiamo perso la memoria del perché ci vacciniamo. Poi le Aziende Sanitarie, privilegiando il processo industriale tipo catena di montaggio alla relazione, hanno fatto il resto, snaturando il rapporto medico paziente alla base della relazione e della conoscenza della cura.

Anche un articolo uscito sul BMJ ha recentemente ricordato che non si può prescindere dalla relazione fiduciaria interumana in qualunque modello organizzativo sanitario: i sanitari, non le strutture, sono i depositari della relazione. Senza relazione non passa il contenuto, in questo caso le motivazioni. C’era una volta il medico scolastico, figura oggi quasi dimenticata, che svolgeva attività di raccordo tra insegnanti, genitori e bambini, un vero e proprio consulente sanitario. Con la scomparsa della figura, si è persa la relazione che veniva realizzata e la memoria del perché.

Uno dei messaggi più forti è stato quello di Bebe Vio, campionessa paraolimpica e mondiale di fioretto, che ha rilasciato un’intervista a Rolling Stone (si proprio il magazine) che le ha dedicato la copertina. Vittima da bambina della meningite che le ha procurato danni gravissimi, portando ad amputazioni alle braccia ed alle gambe, appare in una foto che sprigiona tutta la sua energia. Bebe è il grido di battaglia, ancora attuale in Italia, riassunto da quel VACCINATEVI! strillato in copertina. “Io con la mia vitalità sembro una deficiente ma il 95% delle persone che hanno avuto quello che ho avuto io muoiono, gli altri restano distrutti e depressi”, lei è diventata campionessa olimpica e continua: “Io so quanto hanno sofferto i miei genitori. Per questo dico a ogni mamma: fai il vaccino a tuo figlio, non per lui, ma per te stessa. Vuoi veramente soffrire così tanto?”.

Il messaggio, crudo, serve (moltissimo) a ricordare a chi non ha o ha perso la  memoria, cosa vuol dire disporre di un vaccino e non utilizzarlo: è la testimonianza vivente del sopravvissuto, una realtà ed una categoria che per fortuna con le vaccinazioni è diventata rara, mentre in era pre-vaccinale costituiva una testimonianza di cosa facevano le malattie, otre ad ucciderti. Non vediamo più le persone deturpate dal vaiolo o quelle su carrozzina a rotelle per la polio: non ci sono più i testimoni,  quindi queste malattie “non esistono”. E il dubbio, come per queste, contagia le altre.

Ma i vaccini (e le vaccinazioni) sono un problema mondiale: non a caso l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha realizzato il WIW – World Immunization Week, la settimana mondiale delle vaccinazioni (dal 24 al 30 Aprile), con una versione europea, la European Immunization Week –  EIW.

Cogliendo questa occasione (e questo periodo) sono fiorite in Italia molte lodevoli iniziative istituzionali: l’Istituto Superiore di Sanità ha realizzato e propone la traduzione in italiano dei nuovi materiali di comunicazione prodotti dall’Oms-Europa (poster, banner ed un kit per la comunicazione). L’AIFA ha prodotto un documento sulla Vaccinovigilanza in Italia, Il Ministero della Salute ha editato tra i Quaderni della Salute (n.27, Marzo 2017) “Vaccinazioni: stato dell’arte, falsi miti e prospettive. Il ruolo chiave della prevenzione”. Anche le società scientifiche hanno incominciato ad occuparsi fattivamente del problema: dopo i pediatri, anche la SIMG ha prodotto una pubblicazione “Domande e risposte sui vaccini” per facilitare la comunicazione e una ripresa della relazione sull’argomento.

Un click per ingrandire

Vaccini per testo

 BIBLIOWEB:

   Settimana Europea delle Vaccinazioni  (24/30 Aprile 2017) ISS – WHO  (in formato PDF-FlipBook)


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 Documentazione allegata (in formato PDF)

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Giovanni Casiraghi

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