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Fase preanalitica: realizzazioni di Risk Management e di Risk Assessment di un Laboratorio Ospedaliero

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Fase preanalitica: realizzazioni di Risk Management e di Risk Assessment di un Laboratorio Ospedaliero
(Last Updated On: 18 agosto 2012) 

E’ ben nota l’importanza della fase preanalitica nell’ambito dell’attività di medicina di laboratorio, ma poco è stato creato con funzione proattiva nella gestione di tale fase: si deve passare da una raccolta degli errori ad una attività legata alla risoluzione dei problemi, in un’ottica di risk management.
Proprio l’analisi degli errori e della loro frequenza è alla base della soluzione proposta e realizzata presso il laboratorio analisi mediche del presidio ospedaliero di Tradate (Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio).
Si è partiti da un’analisi e valutazione del rischio incentrata su tre aspetti della fase pre analitica (Inadeguata preparazione paziente, provetta errata/contenitore non conforme, consegna campione fuori orario/errore di ricezione), gestiti come non conformità, misurate con delle scale (di probabilità, di rilevabilità e di gravità), per ottenere un indice di priorità di rischio.
Questo modello di risk assessment ha fornito lo spunto per la realizzazione dell’analisi delle necessità degli stakeholders dei reparti e delle strutture territoriali ..Il modello ha consentito lo sviluppo di un software in cui la proattività è un prerequisito.. Il  sw è stato realizzato mantenendo all’interno del laboratorio (gruppo di lavoro) competenze spesso esternalizzate (analisi e programmazione).
Tale scelta risulta rafforzata dalle motivazioni dagli adempimenti previsti dalla Legge finanziaria 2007 (Art 1, comma 796, lettera O della Legge 296/2006 – Linee guida sui contenuti del Piano sulla rete laboratoristica : adeguamento degli standard organizzativi e di personale coerente con i processi di incremento dell’efficienza resi possibili dal ricorso a metodiche automatizzate. ).
La soluzione è. un documento con links ipertestuali (HTLM non modificabile) formato da tabelle, ciascuna contenente: a) l’immagine del contenitore  e relativa identificazione b) l’elenco di esami assoggettabili a quel contenitore c) il Presidio/Settore analitico d) le informazioni per la raccolta, conservazione del  campione da parte del Reparto/Laboratorio e) le eventuali schede di sicurezza di materiali di conservazione. L’identificazione del presidio /settore è legata alla dipartimentalizzazione dell’Azienda Ospedaliera, facilitando l’indirizzamento dell’analisi di laboratorio nel settore e nel presidio che effettivamente eseguono l’esame. Il sw è anche un sistema di controllo preventivo, supporta l’efficacia della fase preanalitica in tutte le unità organizzative afferenti al laboratorio.
L’identificazione del settore presidio consente anche un’espansione ulteriore su altre sedi – presidi ospedalieri, facilitando la effettiva dipartimentalizzazione.
Si integra nel codice etico aziendale, rientrando in uno dei modelli organizzativi comportamentali, incentiva  la miglior qualità delle attività svolte dalle aziende tramite i propri collaboratori. Il Decision Making, sviluppato nel 2006, ha portato ad un abbattimento degli errori pre analitici (sulle tre variabili) dal 7,8 % del 2005, al 2,2 del 2007 ed all’1,03 del 2008..
Entrando nello specifico, il primo anno, 2007, l’inadeguata preparazione paziente era lo 0.2 %, la provetta errata/contenitore non conforme l’ 1.1% la consegna campione fuori orario lo 0.9 %, per un totale del 2.2 %. Nel 2008 il dato totale si è ulteriormente ridotto: 1.03 (0.2 %,: 0.03%, 0.8).
Tale successo, oltre che sulla collaborazione degli stakeholders, è legato anche all’adozione innovativa di pratiche di risk assessment mediate dalle ISO 27001.
E’ modello etico: il laboratorio, che ben conosce le caratteristiche dei contenitori, constatato (dati 2005) che la loro scelta rappresenta una delle fonti d’errore, sceglie come soluzione di realizzare un decision macking per la scelta degli esami e dei contenitori di laboratorio da parte degli stakeholders. La nuova procedura integrata che segue passo passo le scelte del sanitario, sviluppa anche il principio di effettività del modello: la realizzazione del prodotto sw è fruibile grazie alla semplicità di utilizzo ed aggiornamento del prodotto stesso

 

   In allegato presentazione PPT-FlipBook

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2° Evento Nazionale Congiunto SIBioC-SIMeL (Napoli 27-30/10/2009)
Napoli giovedì 29 ottobre 2009
ore 11,15-13,15 Sala Europa
Sessione Parallela: “Risk Management E Laboratorio: Teoria, Strumenti Di Analisi, Esempi Pratici”
Relatori: Sergio Galmarini, Giuseppe Catanoso, Giovanni Casiraghi

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