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Antimicrobici. Noi di più

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Antimicrobici. Noi di più
(Last Updated On: 12 febbraio 2015)

L’uso degli antibiotici ha portato alla comparsa di fenomeni di resistenza batterica, su animali e persone, con dati di incidenza nazionali che riflettono i consumi di questi farmaci nei diversi paesi europei.
Fa luce sull’argomento il primo rapporto commissionato dalla UE sull’uso di antimicrobici nell’ambito delle attività di sorveglianza all’antibiotico resistenza.

E’ la prima relazione congiunta dell’ECDC/EFSA/EMA (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie –ECDC- Autorità europea per la sicurezza alimentare –EFSA- Agenzia europea per i medicinali-EMA) sull’analisi integrata del consumo di agenti antimicrobici e sulla comparsa di resistenza agli antimicrobici nei batteri provenienti dall’uomo e dagli animali destinati alla produzione alimentare” e analizza i dati del biennio 2011-2012.

Il rapporto congiunto riassume per la prima volta in un’analisi integrata con tutti i dati disponibili relativi a studi sull’uomo, sugli animali e sul cibo.
L’accesso a dati precisi sull’uso degli antimicrobici e sulla comparsa di resistenza agli antimicrobici è un passo essenziale per mettere a punto e monitorare politiche in grado di ridurre al minimo lo sviluppo di resistenza e di preservare l’efficacia degli antimicrobici per le generazioni future.
Anche se vengono individuate limitazioni nei dati, da risolvere per consentire di approfondire l’analisi e di trarre conclusioni (difettano i dati supplementari sul consumo di antimicrobici da parte delle specie animali, poco definiti i dati sul consumo di antimicrobici negli ospedali nei paesi europei) e non definito il monitoraggio dei batteri resistenti nella flora normale sia delle persone sane sia dei malati, i dati sono comunque interessanti: 3.400 le tonnellate di principi attivi antimicrobici vendute per uso umano nel 2012 (in 26 nazioni UE) e 7.982 tonnellate quelle utilizzate negli allevamenti di bestiame.

L’Italia presenta consumi molto più elevati della media: ne consuma il 43,9% in più per l’uomo (167,5 milligrammi per kilo di biomassa) e il 136,8% (341 milligrammi per kilo di biomassa) in più per gli animali rispetto a media Unione Europea.
Per i consumi umani ci supera solo la Francia, siamo al primo posto in assoluto per una categoria di antibiotici ad uso umano, le cefalosporine.
Per uso veterinario prima di noi solo Cipro.

Sono documentate associazioni tra consumo di antimicrobici e comparsa di antibiotico-resistenza in alcuni patogeni per l’uomo (Escherichia coli).
Evidenziata la correlazione tra somministrazione di macrolidi ad animali fonte di cibo e la comparsa di resistenza a Campylobacter spp. (in alcuni casi di infezione umana).
Analogamente è stata riscontrata una correlazione tra consumo di tetracicline e la comparsa di resistenza a Salmonella spp. and Campylobacter spp.

Gli autori invitano alla prudenza per gli attuali limiti inerenti alla raccolta dati e per la complessità del fenomeno dell’antibiotico-resistenza, influenzato da una serie di fattori oltre che dal consumo di antibiotici.
Comunque appare necessario promuovere un uso responsabile degli antibiotici nell’uomo e negli animali.

E’ questo il primo di una serie di rapporti che EMA, EFSA e ECDC hanno in programma di pubblicare, utilizzando i dati raccolti da diverse reti europee di monitoraggio(EARS-Net, ESAC-Net, FWD-Net, Scientific Network for Zoonosis Monitoring Data ed ESVAC).

BIBLIOWEB

 Ecdc/Efsa/Ema first joint report on the integrated analysis of the consumption of antimicrobial agents and occurrence of antimicrobial resistance in bacteria from humans and food-producing animals

 informazioni sul piano d’azione della Commissione europea contro l’aumento delle minacce derivate dalla resistenza agli antimicrobici sono disponibili sul sito: http://ec.europa.eu/dgs/health_food-safety/docs/communication_amr_2011_748_it.pdf

 informazioni sul lavoro svolto dall’ECDC sul monitoraggio della resistenza agli antimicrobici e sul consumo di tali agenti nei Paesi dell’UE/SEE sono disponibili sul relativo sito internet http://ecdc.europa.eu/en/healthtopics/antimicrobial_resistance/Pages/index.aspx

 informazioni sul lavoro svolto dall’EFSA sulla resistenza agli antimicrobici sono disponibili sul sito: http://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/amr.htm

 informazioni sul lavoro svolto dall’EMA sulla resistenza agli antimicrobici sono disponibili sul sito: http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages/special_topics/general/general_content_000439.jsp&mid=WC0b01ac058002d4e9

 

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Antonio Conti

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