“Il medico che curi un paziente, per la prima volta, per una patologia cronica, ovvero per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili più medicinali equivalenti, è tenuto a indicare nella ricetta la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. L’eventuale prescrizione di uno specifico medicinale tra quelli equivalenti deve essere giustificata dal medico con sintetica motivazione scritta”.
“Questa norma – delle cui gravissime conseguenze il Ministro della Salute Renato Balduzzi dovrà assumersi la responsabilità pubblica – si risolve in una distorsione della concorrenza a danno del prodotto con marchio, perché di fatto limita una prerogativa esclusiva del medico.
Ciò avrà gravi ripercussioni sulle aziende farmaceutiche e, ulteriore inevitabile conseguenza, comporterà un drastico taglio degli investimenti rivolti all’informazione scientifica e al supporto di iniziative congressuali e di formazione ECM”.
In allegato la Gazzetta Ufficiale del 14 Agosto 2012 in formato PDF
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