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Auguri festività 2023

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Auguri festività 2023
(Last Updated On: 23 dicembre 2023)
Carissimi,

il 5 Dicembre di ogni anno viene celebrata la giornata Internazionale del Volontariato, come designato dalla risoluzione 40/212 delle Nazioni Unite, il 17-12-1985. Di fatto costituisce il riconoscimento del contributo di quanti si adoperano per la risoluzione di problemi sociali, economici e ambientali, in tutto il mondo. Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa, affermava: “…poiché tutti possono, in un modo o nell’altro, ciascuno nella sua sfera e secondo le sue forze, contribuire in qualche misura a questa buona opera”. Se ognuno di noi riuscisse ad utilizzare anche solo una piccola parte del proprio tempo per impegnarsi nel volontariato organizzato, si potrebbero più facilmente risolvere le difficoltà sociali ed ambientali che assillano questo nostro mondo. Significativa risulta la scelta del tema “The power of collettive : if everyone did” (il potere dell’azione collettiva: se lo facessero tutti), che per il 2023 costituisce lo slogan della 38° Giornata Mondiale del Volontariato.

Cosenza è stata quest’anno designata capitale Italiana del Volontariato. Ha ospitato l’evento nazionale “Condividere , valorizzare, costruire” promosso da Forum Terzo Settore, CSVnet e Caritas Italiana. Una lettera aperta è stata rivolta alle Istituzioni, chiedendo di definire le norme attuative legate al Codice del terzo Settore, procedendo anche ad una semplificazione delle procedure burocratiche, all’attuazione di politiche di inclusione, di promozione culturale e di solidarietà. A chiusura della manifestazione è avvenuto il passaggio del testimone da Cosenza alla città di Trento, designata per il 2024 capitale Europea del volontariato. Il Presidente Mattarella, in un messaggio inviato alla Presidenza CSVnet, ricorda che “Il volontariato non conosce confini tra le persone e rafforza i vincoli di solidarietà e partecipazione tra comunità, popoli e nazioni…la dedizione dei volontari è una componente imprescindibile per affrontare anche le sfide globali che mettono a dura prova Stati e società, al fine di trasmettere alle future generazioni un mondo migliore…Nella Giornata Internazionale del Volontariato…rivolgo sentimenti di apprezzamento alla Città di Cosenza, Capitale italiana del volontariato 2023, ed esprimo la gratitudine della Repubblica ai tanti volontari che offrono costantemente il loro aiuto con prontezza ed abnegazione in soccorso di ogni forma di vulnerabilità”.  In tutta Italia numerosi eventi hanno celebrato questa 38° Giornata.

A Firenze è stato presentato il libro “Io avrò cura di te. La chiamata per il bene comune”, edito dalla Libreria Vaticana, che raccoglie i pronunciamenti di Papa Francesco sul tema dell’accoglienza. Il libro, secondo il suo curatore Riccardo Bonacina “…aiuta anche a capire cosa dà sostanza all’azione del volontariato…”. Anche il CSV di Brescia ha ricordato l’evento e come riporta il Giornale di Brescia del 6 dicembre : “Al Teatro Sereno, ieri sera, la consegna del riconoscimento a ben 48 Associazioni attive sul territorio bresciano”; nell’elenco è compresa la nostra. L’articolo del quotidiano riporta le parole del Presidente Giovanni Vezzoni che esalta il “ruolo silenzioso e gentile del volontariato” ed esorta all’ottimismo, sottolineando che “il tema ambientale appassiona le nuove generazioni….i giovani ci sono eccome, la sfida è riuscire a coinvolgerli”. Dalle recenti catastrofi naturali, è emersa la voglia di molti giovani di dare un contributo concreto alle popolazioni in difficoltà. A Milano, durante la Manifestazione CSV “Fianco a fianco”, il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha definito i volontari “… un’eccellenza per la Lombardia e un’iniezione di fiducia per il futuro di tutti noi”. La Lombardia, con le sue 15.692 unità di volontariato, iscritte ufficialmente al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), costituisce la Regione italiana di riferimento, su un totale nazionale di 116.654 membri.

La relazione Unifying Generations: Building the Pathway to Interegenerational Solidarity (Unificare le generazioni: realizzare il percorso verso la solidarietà), riassumendo i risultati di una indagine di Edwards Lifesciences (presentata al Senato il 18 ottobre), evidenzia che gli ultrasessantacinquenni svolgono un ruolo fondamentale nelle attività di volontariato (rappresentandone circa il 37%) fornendo anche assistenza finanziaria (circa il 74% degli over 65 sostiene finanziariamente i giovani del proprio nucleo familiare, sostituendosi ai doveri dello Stato!).

Dei temi altrettanto significativi si occupa l’Intergruppo ParlamentareQualità di vita nelle Città-Sport, salute e benessere in ambito urbano”. Il 16/03/2023 ha siglato il protocollo d’intesa con: C14+ (Osservatorio permanente sui determinanti di salute nelle maggiori città italiane), Health City Institute (Organismo italiano dedicato allo studio e alla promozione della salute nei contesti urbani) e CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi), al fine di promuovere un nuovo modello di città, con spazi aperti e percorsi pedonali, in quartieri più vivibili e salubri.

L’obiettivo della ricerca che abbiamo presentato al Senato”- dichiara Luigi Mazzei, direttore generale di Edwards Lifesciences – “…è quello di cambiare la percezione del rapporto tra le diverse generazioni…gli over 65 nella società attuale già contribuiscono in maniera importante alla coesione del tessuto sociale”. Entro il 2040 circa 155 milioni di persone avranno più di 65 anni: è fondamentale allora promuovere ogni iniziativa favorente un invecchiamento attivo, realizzando una azione di prevenzione associata altri strumenti già previsti in tema sanitario. L’OMS, già alla fine degli anni Novanta, promuoveva il superamento di stereotipi come il convincimento che gli anziani rappresentino un peso per la società, in una visione del tutto assistenzialistica, che nel 1969 il gerontologo Robert Neil Butler ha definito con il termine Ageism, da noi conosciuto come Ageismo. Tale convinzione risulta essere il pregiudizio socialmente più normalizzato. Può manifestarsi nei rapporti interpersonali e in ambito istituzionale; ma esiste anche una forma di ageismo autodiretto, quando l’anziano evita di perfezionare nuove esperienze o dedicarsi a nuove iniziative rinchiudendosi in stili di vita passivi e sedentari. Sull’argomento la scrittrice americana Ashton Applewhite ne Il bello dell’età: Manifesto contro l’ageismo” sottolinea: “Anche se invecchiamo in modi differenti e in tempi differenti, tutti ci svegliamo ogni giorno più vecchi. Invecchiare è difficile, ma per la maggioranza dei casi il passare del tempo ci porta benefici reali. Negando quei benefici e sottolineando le nostre paure, l’ageismo rende l’invecchiamento peggiore di quel che dovrebbe essere”.

Occorre favorire una maggior consapevolezza dell’invecchiamento attivo con delle politiche di sostegno. Il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) il 12 luglio 2023 ha definito alcune linee strategiche invitando la Commissione Europea e gli Stati membri ad elaborare una strategia per gli anziani, nell’ottica di considerarli una risorsa. Il 23 marzo il Parlamento italiano ha approvato la legge n.33/2023 “Deleghe al Governo in materia di politiche a favore delle persone anziane”, prevedendo l’adozione dei decreti attuativi.

La continua perdita di punti di riferimento e di figure autorevoli in famiglia e nella scuola, la crisi dei valori e dei principi morali alimentata da mass media, credo pongano l’urgenza di adoperarci tutti per una inversione di tendenza. In questi giorni rischiarati dalla luce cometa del Presepe, immergiamoci nel clima di gioiosa commozione della famiglia riunita attorno al “bambinello”, come rimane ancora vivo nella memoria degli anziani.

Da ottuagenario, auguro a tutti di poter godere delle gioie familiari natalizie e che nel nuovo 2024 ognuno possa trovare la forza di impegnarsi per gli altri, come può, anche se un poco!

Agli anziani auguro di ricercare un invecchiamento attivo ed ai giovani di tener presenti le parole di Papa Francesco: “Impegno è una parola che oggi molti vogliono cancellare. Ma il mondo ha bisogno di volontari che si impegnino per il bene comune”.

Un fraterno abbraccio

Michele Musmeci, Presidente AMeLab

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