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New Health Technologies

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New Health Technologies
(Last Updated On: 24 marzo 2017)

Sappiamo che il 50% delle conoscenze sanitarie diventa obsoleto nell’arco di cinque anni e questo ovviamente pone in primo piano la formazione dei sanitari. Non di meno hanno un impatto (a volte istruente) sui sistemi sanitari, specie in termine di “adeguamento”. Ma quali sono i filoni di conoscenza più innovativi? Le nuove tecnologie entrano nei sistemi di assistenza sanitaria ad un ritmo senza precedenti: sensori, robotica, genomica, cellule staminali e l’intelligenza artificiale stanno diventando la normalità nelle cure mediche. Ma cosa dire dei farmaci?  Ora possono essere “combinati” con nanotecnologie e mediante strumenti digitali. E c’è anche la stampa 3D, già utilizzata per la produzione di impianti e, a breve, modificherà il trapianto di organi. In un report del OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) troviamo le ricette per renderle sostenibili e accessibili a tutti.

Spinte al cambiamento ed innovazione, arrivano dalla medicina di precisione, con i collegamenti tra la biologia degli individui e le loro malattie; il che promette di aumentare la nostra comprensione delle patologie contribuendo a migliorare i trattamenti. Come dimenticarsi dei Big Data? In questo quadro di grandi quantità di dati elettronici, relativi alla salute ed al benessere, vengono generate nuove interpretazioni e soluzioni per i  sistemi sanitari.

Il rilievo dell’OECD parte dalla constatazione che i nuovi tipi di prodotti combinano spesso le tecnologie (dispositivi medici, diagnostici e farmaci) tipicamente valutate da enti distinti, prima dell’ingresso sul mercato. Lo sviluppo della medicina precisione, in particolare nel cancro, che “comporta poi nuove forme di sperimentazione clinica, a volte anche con assai pochi pazienti,  mettendo in discussione le norme vigenti per l’approvazione del mercato”. I “regolatori” sono spinti a fornire un rapido accesso ai farmaci per condizioni difficili, senza alternative disponibili. Devono rafforzare la regolamentazione dei dispositivi medici, tradizionalmente meno rigorosa di quella dei prodotti farmaceutici.

Per l’OECD la crescita della salute mobile (mHealth) è una sfida importante per i responsabili politici: volume e varietà di nuovi prodotti di mHealth e rischi legati alla sicurezza dei dati sanitari personali. C’è poi tutta l’area del settore farmaceutico, in cui “i prezzi di lancio di farmaci, per le malattie tumorali e rare, sono in aumento a volte senza un corrispondente miglioramento di benefici per la salute dei pazienti”. Senza dimenticare come i “contribuenti fanno sempre più fatica a pagare”, come i nuovi trattamenti per l’epatite C che “sono inaccessibili a molti, a causa del loro impatto ad alto budget”. Ma per l’Ocse di “più deve essere fatto, dopo l’ingresso sul mercato, al fine di garantire un accesso sostenibile alle terapie innovative, garantendo la sicurezza e l’uso efficiente delle risorse”.

Tutto ciò, a partire dalla sostenibilità economica, rappresenta una sfida per i sistemi sanitari tutt’altro che secondaria. “Queste nuove tecnologie offrono immense opportunità, ma aumentano anche i conflitti e le tensioni tra decisori politici, autorità di regolamentazione, contribuenti, medici e pazienti”. Ed è proprio su come affrontare queste sfide che si concentra l’Ocse nella sua ultima pubblicazione “New Health Technologies Managing, Access, Value and Sustainability” dove l’Organizzazione internazionale tenta di indicare un percorso per non far deragliare i sistemi sanitari (che non riescono a stare al passo con le novità).

Sui farmaci molto sta facendo l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) che individua, nell’integrità dei dati, la chiave per la tutela della salute pubblica, rendendo disponibile una nuova guida sul proprio sito web e con una serie di “Domande Risposte” fornisce consigli agli stakeholders. Anche AIFA si è allineata (almeno in parte), con il 15° rapporto sulla Sperimentazione Clinica dei medicinali in Italia. 

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AIFAperTesto

BIBLIOWEB:

   AIFA – Sperimentazione  Clinica in Italia 2016 (in formato PDF-FlipBook)


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Giovanni Casiraghi

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