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L’intelligenza artificiale a supporto della diagnostica

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L’intelligenza artificiale a supporto della diagnostica
(Last Updated On: 9 gennaio 2023)

Nella sua anticipazione delle “Artificial Intelligence(“AI”, nella dizione anglosassone), Computing Machinery and Intelligence, nel 1950 Alan Turing metteva sullo stesso piano macchine ed essere umano, nel cimentarsi in una delle capacità che riserviamo nello scrigno prezioso delle facoltà unicamente umane: il linguaggio. Non solo, si spingeva a sfiorare l’eventualità che le macchine potessero avere qualcosa di cui siamo gelosi, sopra ogni altra: la coscienza.

Negli ultimi anni, le prospettive di vedere l’ingerenza del “AI” in quella sfera di facoltà di cui l’essere umano è particolarmente orgoglioso e geloso, sono bruscamente passate da argomento di salotto ad evidenza ampiamente tangibile. Circolano sistemi artificiali di conversazione che non fanno più sorridere per la loro ingenuità. Un ex ingegnere di Google, Blake Lemoine, si era talmente convinto della genuina capacità di conversare del software LamDA, in fase di test, da venire licenziato per aver dichiarato pubblicamente che LamDA doveva essere dotato di coscienza.

La  Smart Health sta trasformando non solo gli ambiti di prevenzione e promozione della salute, ma anche quelli della cura, riabilitazione e amministrazione delle strutture. Certo, siamo ancora agli inizi di un percorso di trasformazione che porterà alla vera e completa Smart Health, ma dal 2020 a oggi molto è già stato fatto.

Altrettanto avverrà nel prossimo futuro: le direttrici della trasformazione organizzativa sono chiare e le soluzioni hi-tech sono disponibili. In particolare, il Machine Learning e la Robotica, sottoinsiemi del “Artificial Intelligence“, hanno la potenzialità di trasformare radicalmente il grande ecosistema sanitario in chiave Smart Health e di creare un sistema di “decision-making” basato sui dati, che permetterà di migliorare l’efficienza delle strutture e fornire un servizio migliore ai cittadini.

L’AI offre ai responsabili delle strutture sanitarie una nuova panoramica delle tecnologie utili per migliorare la qualità e l’efficienza, a servizio delle persone. L’ approfondimento di applicazioni dell’AI nel settore sanitario riguarda questi temi:

- i benefici della sensoristica smart per il monitoraggio di pazienti;
- la spinta del PNRR verso i sistemi di Smart Health;
- il ruolo del “AI” per la gestione del magazzino sanitario intelligente.

Il Ministero della Salute ed il Consiglio Superiore di Sanità si sono occupati di aspetti specifici della “AI”, come strumento di supporto alla diagnostica. Nel documento, sono elencate una serie di proposte operative, finalizzate sia all’introduzione in modo sicuro dei software di AI nella pratica clinica, sia alla implementazione di infrastrutture e di modalità di governance, che possano rendere il nostro Paese competitivo a livello internazionale, nella programmazione e nello sviluppo dei sistemi di AI.

Questi ultimi si stanno velocemente diffondendo nel mondo sanitario e, in particolare, nella diagnostica per immagini, con la prospettiva, per gli operatori, di doversi confrontare, più o meno a breve termine, con sistemi esperti in grado di modificare significativamente i percorsi diagnostici e terapeutici, le modalità decisionali del Medico e, in ultimo, anche il rapporto Medico-Paziente.

Uno sviluppo incontrollato e non governato dell’AI non è scevro da potenziali rischi, derivanti, ad esempio, dall’uso di sistemi di privi di una rigorosa validazione scientifica, dalla mancanza di controllo sui dati processati dai sistemi esperti, da possibili violazioni della privacy degli utenti e da discriminazioni introdotte dalla programmazione degli algoritmi. Senza dimenticare le aspettative illusorie e fuorvianti per sanitari e pazienti, derivanti da un utilizzo improprio dei sistemi di AI.

Nel documento, dopo una analisi riassuntiva circa la definizione di AI, gli aspetti tecnologici e lo stato dell’arte dei sistemi operanti in diagnostica, sono elencate una serie di proposte operative finalizzate sia all’introduzione in modo sicuro dei software di AI nella pratica clinica, sia alla implementazione di infrastrutture e di modalità di governance che possano rendere il nostro Paese competitivo, a livello internazionale, nella programmazione e nello sviluppo dei sistemi di AI.

L’utilizzo delle tecnologie robotiche nell’attività riabilitative, ha conosciuto negli ultimi anni un costante incremento e se ne prevede una rilevante espansione nel prossimo futuro. La crescente disponibilità di dispositivi robotici, di impiego relativamente semplice, utilizzabili in ambito clinico, ha fatto sì che essi non siano più solo appannaggio di strutture di ricerca o di alta specializzazione, ma abbiano iniziato a diffondersi in molti settori dell’offerta riabilitativa, che coinvolge soggetti e comportamenti ancora sensibilmente disomogenei.

Le patologie disabilitanti di origine neurologica (ictus cerebrale, lesioni del midollo spinale, malattie neurodegenerative) hanno conosciuto un sensibile incremento. Negli ultimi cinque anni, la percentuale maggiore degli studi pubblicati sulle metodologie riabilitative delle persone con stroke, ha riguardato l’impiego di questi dispositivi, in modo isolato o in associazione ad altre tipologie. La revisione normativa sui Livelli Essenziali di Assistenza, del 2018, anche se non pienamente operativa, conferma  il ruolo di queste tecnologie, con il loro inserimento nel nomenclatore delle prestazioni specialistiche riabilitative erogabili dal SSN.

Con riferimento particolare alle patologie disabilitanti di origine neurologica, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER) e la Società Italiana di Riabilitazione (SIRN) hanno promosso l’organizzazione di una Conferenza Nazionale di Consenso (CC), pubblicata dal “ISS”, con implicazioni che vanno al di là dello stretto ambito clinico, come abilitare il monitoraggio smart in ambienti domestici abitati da persone con fragilità.

Pur avvantaggiata dai Regolamenti Europei (Trasparenza, Privacy), l’Unione europea si trova ancora in una fase di stallo, una vera e propria “impasse”, in attesa di capire quale sarà la sorte del regolamento UE in materia di “Intelligenza Artificiale”, tra radicate criticità e patologici ritardi, che stanno bloccando l’adozione di una disciplina sulla “carta” in grado di edificare un indispensabile pilastro operativo, nella complessiva strategia di sovranità digitale, di cui potrebbe dotarsi l’Unione europea nel ruolo di alternativa di leadership tecnologica globale.

La visione del governo USA è, in pratica, la Carta dei diritti del AI: una “Bill of Rights” ,che formalizza un catalogo di principi contro le insidie dell’IA. Rappresenta un documento “soft” (l’ennesimo), in materia di intelligenza artificiale, che enuncia cinque specifiche linee di intervento prioritario.

“Safe and Effective Systems”. Monitoraggio continuo per mitigare i possibili pregiudizi. Viene enunciato l’obiettivo di garantire l’implementazione tecnica di sistemi sicuri ed efficaci, mediante il ricorso a periodiche operazioni di monitoraggio, previa valutazione sui rischi potenzialmente esistenti, nell’ottica di mitigare i pregiudizi codificati nel funzionamento di applicazioni automatizzate, nell’ambito di una progettazione basata sull’effettuazione di test preliminari, aperti anche alla consultazione “multi-stakeholder” indipendente, capace di coinvolgere esperti e attivisti in grado di identificare, in funzione preventiva, eventuali danni suscettibili di mettere in pericolo la sicurezza dei sistemi.

“Algorithmic Discrimination Protections”. Predisporre efficaci standard di protezione contro le discriminazioni. Seconda priorità di intervento, sottolinea la necessità di predisporre standard di protezione per porre gli utenti al riparo dal rischio di discriminazioni algoritmiche, da cui discendono gravi forme di esclusione sociale che possono rendere oltremodo iniquo l’uso dei sistemi di “AI”. Risulta indispensabile predisporre cicliche valutazioni algoritmiche per raccogliere complete e dettagliate informazioni, sulle effettive implicazioni generate dalle applicazioni.

“Data Privacy”. La tutela della privacy è il terzo obiettivo formalizzato dalla Carta dei diritti del “IA”. Mira a censurare qualsivoglia pratica abusiva in grado di pregiudicare la protezione dei dati personali, utilizzabili in via esclusiva, mediante impostazione predefinita, soltanto per le finalità strettamente necessarie alle specifiche operazioni autorizzate, tenuto conto del consenso previamente manifestato dai soggetti interessati.

“Notice and Explanation”. Trasparenza dei sistemi automatizzati. Strettamente connesso alla protezione della privacy individuale è altresì il diritto alla trasparenza, per consentire di conoscere, in condizioni complete ed effettive, le modalità di progettazione tecnica e i possibili impatti applicativi configurabili nella concreta prassi. Gli sviluppatori dei sistemi di “AI” sono tenuti a fornire l’integrale documentazione di supporto disponibile, in un linguaggio semplice ed accessibile, mediante la formulazione di descrizioni chiare ed esaustive, sul funzionamento effettivo delle applicazioni progettate.

“Human Alternatives, Consideration, and Fallback”. Un controllo “umano-centrico” del “AI”, identifica l’ultimo pilastro prioritario del “Bill of Rights”. Declinato per consentire di rinunciare in qualsiasi momento all’utilizzo di sistemi automatizzati, pericolosi e insidiosi, optando per una corrispondente “alternativa umana”, sostitutiva dei sistemi tecnologici, qualora ciò risulti a presidio dei diritti fondamentali delle persone.

Il progetto “AI-Bill of Rights” presenta indubbiamente il merito di aver realizzato un processo consultivo di partecipazione “bottom-up” (dal basso), dall’altro lato non si comprendono appieno le ragioni che hanno indotto la Casa Bianca, ad adottare l’ennesimo testo “soft”, privo di una valenza cogente in termini di vincoli giuridici. Sul versante USA, continuare ad alimentare la proliferazione di misure “soft-law” con implicazioni “deboli”, potrebbe di fatto non bastare, se non si attivano azioni concrete per dare una propria visione politica, cedendo, in caso contrario, il passo al primato di nuovi attori, dotati di una maggiore capacità di incidenza sulla configurazione del futuro ecosistema digitale.

Intanto in Cina, Pechino, sta predisponendo da tempo un disegno riformatore di visione strategica tesa ad espandere la propria influenza tecnologica su scala planetaria, secondo l’itinerario della nuova “via della seta digitale”, da cui discende, in attuazione del “New Generation of Artificial Intelligence Development Plan”, (integrato dai “Principi di governance” e dal “Codice etico di nuova generazione dell’intelligenza artificiale”), la progressiva stabilizzazione della propria leadership mondiale, ambita entro il 2030, mediante un approccio regolatorio centralizzato, rispetto all’opzione statunitense di intervento “open” e “multifattoriale”.

BIBLIOWEB:

A Capra – Devices per telediagnosi, telemonitoraggio e teleriabilitazione– Atti di Smart hospital, 31-03-2022 (in PDF-FlipBook)
Ministero della Salute – Consiglio Superiore di Sanità – Sezione V – AI come supporto alla diagnostica – 2021 (in PDF allegato)
ISS SNLG – Come organizzare una conferenza di consenso Manuale Metodologico 2013 (vedi PDF allegato)
ISS – SIMFER -SIRN – Conferenza Nazionale di Consenso –  La Riabilitazione Assistita da Robot e Dispositivi elettromeccanici per le persone con Disabilità di origine Neurologica  (in PDF)
Inail Biotecnologie e sicurezza digitale https://newmicro.altervista.org/?p=9691
Metaverso https://newmicro.altervista.org/?p=9645
Assistenza Sanitaria Territoriale, Telemedicina e ADI https://newmicro.altervista.org/?p=9324
Legge quadro sulla disabilità https://newmicro.altervista.org/?p=9183
Serve una Sanità basata sui dati. E’ evidente https://newmicro.altervista.org/?p=8416
I tuoi dati sono un tesoro https://newmicro.altervista.org/?p=8404
Tele Cardio http://newmicro.altervista.org/?p=6774
Serious Games e Telemedicina https://newmicro.altervista.org/?p=6674
Lo scafandro e la farfalla https://newmicro.altervista.org/?p=6040
Medical Smart Toys https://newmicro.altervista.org/?p=4594
New Health technologies http://newmicro.altervista.org/?p=2427

A Capra – Devices per telediagnosi, telemonitoraggio e teleriabilitazione– Atti di Smart hospital, 31-03-2022 (PDF-FlipBook)

Un Click per Leggere

Ministero della Salute – Consiglio Superiore di Sanità – Sezione V – AI come supporto alla diagnostica – 2021 (PDF)

Un Click per Leggere

ISS SNLG – Come organizzare una conferenza di consenso Manuale Metodologico 2013 (PDF)

Un Click per Leggere

ISS – SIMFER -SIRN – Conferenza Nazionale di Consenso –  La Riabilitazione Assistita da Robot e Dispositivi elettromeccanici per le persone con Disabilità di origine Neurologica (PDF)

Un Click per Leggere

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Francesco Sicurello

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