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Dolore di Genere

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Dolore di Genere
(Last Updated On: 22 novembre 2022)

Scoperto il meccanismo fisiologico

Sul tema “dolore” molto si è scritto e disquisito, ma non si può non condividere la definizione data da Luca Coscioni: “Ogni limitazione della conoscenza, della ricerca scientifica, in nome di pregiudizi ideologici è un contributo al perpetuarsi di dolore e sofferenze”. Scoprire nuove evidenze scientifiche ed adottare comportamenti personalizzati, per contenere il dolore, è un obiettivo necessario (e premiante), nella pratica clinica.

La percezione del dolore è diversa nei due sessi: BDNF, una proteina della famiglia delle neurotrofine, ha un ruolo chiave nella trasmissione sinaptica dei neuroni del midollo spinale di soggetti di sesso maschile, ma non di quelli di sesso femminile. E’ stato dimostrato sia nel ratto sia nell’essere umano. Svelare i meccanismi coinvolti, nell’elaborazione dei segnali dolorifici, può favorire lo sviluppo di trattamenti per il dolore cronico diversificati e quindi più efficaci.

Uno studio condotto sul midollo spinale, mostra che i segnali dolorifici sono elaborati in modo diverso nei due sessi. L’indagine ha visto la collaborazione di ricercatori canadesi (Carleton University, Ottawa Hospital) e statunitensi (della Yale University). I dati hanno particolare valore in quanto ottenuti sia in modelli animali, sia su cellule nervose umane. Questo tipo di informazione può risultare utile per lo sviluppo di nuovi trattamenti contro il dolore cronico, che si sa affliggere in modo particolare il sesso femminile.

Nonostante manchino studi specifici sui meccanismi neuronali del dolore patologico nel sesso femminile, ci sono evidenze di dimorfismi “di genere” nelle funzioni neurofisiologiche dell’elaborazione del dolore nel corno dorsale (spiegano gli autori della ricerca): “….abbiamo quindi investigato i meccanismi spinali sottostanti il dolore patologico, in ratti adulti maschi e femmine, usando un modello di dolore infiammatorio persistente”.

Storicamente gli studi sul dolore sono sempre stati condotti negli uomini e ciò ha creato un gap di conoscenza. I ricercatori hanno osservato che, a differenza di quanto avveniva nei maschi, nelle femmine il fattore neurotrofico cerebrale (BDNF, brain-derived neurotrophic factor) non era in grado di potenziare le risposte sinaptiche del recettore del dell’N-metil-D-aspartato (NMDAR), nei neuroni delle corna posteriori spinali.

L’assenza di modelli preclinici umani è un grosso ostacolo allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici per il dolore. Per ovviare a questo problema gli autori dello studio avevano precedentemente sviluppato un modello umano “ex vivo” di dolore patologico, usando tessuti derivati da donatori deceduti. I risultati degli esperimenti condotti in questo modello, hanno dimostrato che la differenza tra i sessi, nell’elaborazione del dolore spinale, era conservata tra roditori ed esseri umani.

I nostri risultati evidenziano l’esigenza di studi su entrambi i sessi e l’importanza di adottare modelli preclinici umani per favorire la traslazione dalla ricerca di base alla clinica medica, nel campo dello studio del dolore e non solo”.

Fin qui le novità della ricerca: ma nella pratica clinica? L’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha realizzato un volume dedicato alla “Terapia del dolore in oncologia”, fornendo una Linea Guida integrata nel Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG – 07 giugno 2022).

La produzione di LG sul trattamento del “dolore oncologico” è giustificata se parte dalla convinzione che l’esperienza dolorosa umana racchiude in sé sia una componente totalmente soggettiva, unica e irripetibile da necessitare un approccio ad personam, sia una componente “fisica”, più sistematizzabile con le metodiche della medicina basata sull’evidenza.

Per affrontare il “dolore totale”, provato dalla singola persona nel proprio contesto socio-culturale e familiare, il medico deve porre in atto un approccio globale, che tiene conto di tutti gli aspetti fisici, psicologici, sociali, relazionali e spirituali del dolore e attivare le possibili risorse che da tali valutazioni possono emergere (valorizzazione di approcci sistemici, delle reti amicali e di sostegno, organizzazione delle più appropriate reti di cura).

Disporre di LG, oltre che migliorare il rapporto medico-paziente, consente nel caso dei soggetti oncologici, di partire da una base clinica che aiuta a rendere meno “obnubilante” e pauroso affrontare questa tipologia, dove l’aspetto “dolore” gioca un ruolo ancor maggiore, se possibile, nell’andamento  dell’evoluzione della patologia tumorale.

Per concludere, evochiamo un dolore “letterario” citando un altro grande italiano, Dino Buzzati: “…ogni dolore viene scritto su lastre di una sostanza misteriosa, al paragone della quale il granito è burro. Non basta un’eternità a cancellarlo”.

BIBLIOWEB:

Dedek A, Xu J, Lorenzo LÉ, Godin AG, et al. Sexual dimorphism in a neuronal mechanism of spinal hyperexcitability across rodent and human models of pathological pain. Brain. 2022 Apr 29;145(3):1124-1138. doi: 10.1093/brain/awab408.  https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35323848/
AIOM – Terapia del dolore in oncologia. Linea guida pubblicata nel Sistema Nazionale. Linee Guida SNLG il 07 giugno 2022 (in PDF allegato) https://snlg.iss.it/wp-content/uploads/2022/06/LG-484-AIOM_Dolore.pdf
Cure palliative e terapie del dolore https://newmicro.altervista.org/?p=8088
Malattie oncologiche. Diritti e tutele https://newmicro.altervista.org/?p=8069
Cancro e Guarigioni di Genere https://newmicro.altervista.org/?p=7934
Biopsia Liquida Raccomandazioni https://newmicro.altervista.org/?p=7840
Screening oncologici e indicatori https://newmicro.altervista.org/?p=7776
Non autosufficienza https://newmicro.altervista.org/?p=7042
Quattro passi negli Screening https://newmicro.altervista.org/?p=6502
Rete Nazionale Registro Tumori https://newmicro.altervista.org/?p=5888
Lungoviventi https://newmicro.altervista.org/?p=5427

 AIOM - Terapia del dolore in oncologia. Linea guida pubblicata nel Sistema Nazionale (SNLG) il 07 giugno 2022 (PDF)

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Lucia Collini

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