L’esame delle urine sta riconquistando il valore diagnostico e la centralità che gli è stata riconosciuta per secoli. Il merito è legato anche all’utilizzo del citofluorimetro nella lettura del sedimento urinario.
L’annebbiamento dell‘ importanza dell’esame urine è andata di pari passo con la diminuzione del valore aggiunto legata all’interpretazione del sedimento, in pratica all’occhio ed all’esperienza di chi si metteva al microscopio.
Una delle formelle che rappresentava il medico con la matula in realtà sottolineava anche l’atteggiamento riflessivo del medico, il contenuto d informazione sott’inteso.
L’utilizzo di strisce reattive e sistemi automatici per l’esecuzione dell’esame chimico fisico ha spinto l’acceleratore sulla velocità d’esecuzione e di pari passo sull’involuzione dell’esame, monco del sedimento.
L’utilizzo di nuova strumentazione dedicata ad uno screening dei campioni con una iniziale interpretazione del sedimento ha contribuito a colmare il gap tecnologico a cui avevamo accennato più sopra.
Non a caso vi proponiamo la relazione dell’ultimo convegno Uritech 2014 che tratta in maniera completa e allo stesso tempo semplice l’argomento screening delle batteriurie attraverso l’utilizzo di un citofluorimetro.
In allegato presentazione PPT-FlipBook
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