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Winter School Motore Sanità

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Winter School Motore Sanità
(Last Updated On: 27 febbraio 2024)

Lo stato dell’arte dell’innovazione

Lascuola che funziona è quella che favorisce l’apprendimento e che consente di dare un senso alle conoscenze, permettendo l’integrazione di nuove informazioni con quelle già possedute e l’utilizzo delle stesse in situazioni differenti, sviluppando la capacità di “problem solving”, di pensiero critico, di riflessione e contestualizzazione, trasformando le conoscenze in vere e proprie competenze. E’ l’obiettivo, centrato, della “Winter School 2024” promossa da Motore Sanità a Cernobbio. Lo testimoniano i temi trattati, tutti di grande livello, che danno uno spaccato del Sistema Sanità in Italia.

Il Covid-19 ha evidenziato l’incapacità di prevedere, prepararsi e rispondere efficacemente alle pandemie, con conseguenze umane, sociali ed economiche devastanti. I Paesi dell’OMS stanno collaborando a un nuovo strumento globale, volto a migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie future, con un approccio “One health”, considerando le interrelazioni tra la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente.

A livello nazionale, siamo oggi alle battute finali per la pubblicazione del nuovo Piano Pandemico 2024-2028 che ha, tra i suoi obiettivi, l’applicazione di azioni appropriate e tempestive per il coordinamento nazionale e locale delle emergenze, la riduzione dell’impatto sulle attività sanitarie e sociali, garantendo la continuità dei servizi essenziali.

Le lezioni apprese dalla recente pandemia hanno riconosciuto, con forza, il ruolo cruciale dei vaccini e l’importanza dei Dipartimenti di Prevenzione nel controllo dell’epidemiologia. E’ ancora difficile la sostenibilità del piano, sulla base delle risorse a livello centrale e, soprattutto, regionale.

Nel futuro dovremo affrontare una nuova pandemia, dovuta alla crescente resistenza dei batteri agli attuali antibiotici e alla mancanza di farmaci nuovi, in grado di affrontare il problema.  Se è vero che l’innovazione condiziona il futuro, dobbiamo permettere un radicale cambiamento nella gestione della terapia antibiotica. Trovare, sviluppare e produrre un nuovo antimicrobica non è un’impresa semplice.

La multifarmacoresistenza non è un problema puramente clinico. Per migliorare, rendere efficaci e standardizzare i comportamenti corretti c’è bisogno di disegnare processi, organizzare ruoli e responsabilità, strutturare nuove componenti organizzative e utilizzare la tecnologia per rendere il tutto semplice ed efficace. Bisogna ridisegnare ed innovare i modelli operativi del sistema ospedale/territorio. La prevenzione è salute, non un costo per il servizio sanitario.

Non “più anni alla vita” ma “più vita agli anni“. Con questo motto il concetto di prevenzione deve farsi spazio sia nella vita quotidiana sia nell’azione politica e istituzionale. Gli esperti che si sono riuniti alla Winter School sono concordi nell’affermare che prevenzione significa riduzione dei costi sociali e sanitari nonché miglioramento della qualità di vita delle persone. Fino a quando non ci sarà il passaggio dal concetto di “sanità” a quello di “salute“, la prevenzione sarà considerata solamente un costo.

La prevenzione rappresenta una tra le migliori armi terapeutiche a nostra disposizione. Per attuarla occorre un diffuso cambio di mentalità, deve rientrare nelle pratiche di promozione della salute, coinvolgendo sistema politico e singoli individui, a cominciare dallo stile di vita. In tale setting, gli investimenti dovranno essere in futuro orientati non solo al miglioramento delle terapie, ma anche prevenzione delle patologie, tenendo conto dell’inverno demografico e dell’allungamento della vita media.

Oggi, il panorama della salute e della sanità è in rapida e costante evoluzione: i cittadini manifestano bisogni di salute sempre più complessi da gestire. Per essere efficaci, le azioni necessitano di modelli organizzativi e professionali, di sorveglianza e di risorse economiche che favoriscano l’azione capillare dei professionisti sanitari, partire dal livello territoriale.

La prevenzione in oncologia è oramai declinata in sottoinsiemi specialistici che assicurano risultati sorprendenti, rispetto a soli 5 anni fa e le linee Guida a tema oncologico, non a caso, rappresentano la metà circa del Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG – ISS). Lo testimoniano anche i gruppi organizzati su temi specifici, nonostante che il SSN stia attraversando una fase di profonda crisi.

Le iniziative legate alla prevenzione meritano conoscenza e attenzione da parte della cittadinanza e un occhio di riguardo da parte delle istituzioni. Tra queste, grande rilievo hanno i tre screening oncologici (mammella, cervice uterina, colon-retto). Lo screening oncologico del colon-retto ha comprovata efficacia su insorgenza e gravità della malattia e sulla sopravvivenza della popolazione coinvolta e, data la sua complessità organizzativa e clinica, necessita di ogni possibile sforzo per essere sostenuto.

La prevenzione appare fondamentale anche in ambito dermatologico, considerando l’aumentata incidenza dei tumori cutanei (prevalentemente melanoma, carcinoma spino e baso-cellulare) nel mondo ed alle nostre latitudini. La mortalità, soprattutto delle forme più gravi di tumore (il melanoma), si è stabilizzata, grazie anche agli investimenti (degli ultimi decenni), in prevenzione primaria e secondaria: educazione nelle scuole sull’esposizione solare, campagne di sensibilizzazione alla popolazione attraverso social mass media e innovazioni tecnologiche per la diagnosi precoce.

Cambiare il futuro in sanità significa capire quali cambiamenti si rendono necessari e a Cernobbio, di innovazione, si è ampiamente parlato!

BIBLIOWEB:

Programma WINTER SCHOOL 2024 – L’Innovazione cambia il Futuro (PDF)

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Giovanni Casiraghi

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