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URINOLOGY 2015: il rene è muto ma l’urina parla

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URINOLOGY 2015: il rene è muto ma l’urina parla
(Last Updated On: 4 settembre 2015)

Promosso dal Gruppo Italiano Analisi Urine (GIAU) si svolgerà nei giorni 14 e 15 ottobre a Galzignano Terme (PD) l’ormai classico appuntamento annuale su questo tema.
Si parlerà di Linee guida, di laboratorio e clinica nella calcolosi renale, nella proteinuria e nelle infezioni renali.
Che l’argomento sia nuovamente sentito è un dato di fatto: in poco più di tre anni di attività il GIAU ha formalizzato le regole vecchie e nuove sul più classico degli esami di laboratorio.
Sicuramente apprezzata è l’organizzazione degli eventi, gestita dalla dottoressa Raffaella Gnocchi col suo staff.
Responsabile Scientifico (chi se non Lui?) è il Dr. Fabio Manoni, anima guida del Gruppo Italiano Analisi Urine, riportiamo la sua introduzione al convegno:

“A fronte di un aumento costante delle patologie renali ed urologiche della popolazione italiana si accentua l’esigenza di definire modalità sempre più perfezionate di indagine per poter diagnosticare in tempo ed in modo utile le malattie del rene e delle vie urinarie.
L’analisi di un campione di urina è quindi la porta d’accesso per discriminare tra malati e sani e indirizzare il proseguo dell’iter diagnostico terapeutico nel modo più appropriato. “URINOLOGY 2015 si pone l’obiettivo di focalizzare lo stato dell’arte della diagnostica urinaria: proporre pratiche di consenso sulla fase analitica dell’esame urine condivise con i clinici, focalizzare l’attenzione sulle cristallurie e calcolosi urinarie, sull’albuminuria assurta al ruolo di fattore di rischio cardio-renale oltrechè di indicatore di lesione del rene, sulle infezioni delle vie urinarie e sul nuovo ruolo dell’esame urine nell’esame microbiologico.
L’esame delle urine resta quindi fondamentale per garantire il progresso della diagnostica e della terapia delle malattie renali per fornire quelle informazioni necessarie alla diagnosi precoce dell’insufficienza renale, delle lesioni, delle alterazioni che comportano la formazione dei calcoli renali e delle infezioni batteriche dell’apparato urinario.
Il miglioramento delle procedure analitiche ed il processo di condivisione con i clinici delle problematiche diagnostiche sia per quanto concerne gli indicatori solubili che riguardo agli elementi corpuscolati e come questi possano caratterizzare le varie patologie ed i loro stadi possono essere un valido strumento per contrastare la crescente incidenza delle patologie renali ed urologiche e soprattutto il loro manifestarsi quando ormai il danno risulta essere rilevante secondo il noto adagio: “il rene è muto ma l’urina parla”.

Per informazioni contattare o scrivere a Raffaella Gnocchi – Mobile 347.5848680 – e-mail: [email protected]

 

BIBLIOWEB:

http://www.giau.it/

http://www.giau.it/urinology-2015

http://www.giau.it/urinology-2015.html#informazioni

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Sandro Pierdomenico

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