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Buona Pasqua

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Buona Pasqua
(Last Updated On: 28 marzo 2024)

Carissimi, la mia generazione ha visto…… e può guardare con benevolenza al periodo di vita in cui ha potuto condividere la nascita e lo sviluppo di evoluzioni tecnologiche impensabili dai nostri nonni. Di anno in anno abbiamo reso gli spostamenti sulla terra sempre più rapidi ed avendo già posto il piede sul pianeta più vicino, aneliamo già ad una futura vita nello spazio. Possiamo effettuare comunicazioni istantanee, a qualsiasi distanza; le informazioni circolano in tempo reale attraverso Media e social network; possiamo controllare a distanza le apparecchiature domestiche e robotiche cosiddette “intelligenti”.

Manipolando la genetica abbiamo reso disponibili prodotti alimentari duraturi, con caratteristiche commerciali più appetibili. Da circa diecimila anni, in più parti del pianeta, l’uomo ha iniziato ad occuparsi della coltivazione dei campi e dell’allevamento di bestiame, in modo sempre più diffuso; la maggioranza delle comunità umane già intorno al 2.000 a. C. viveva di agricoltura; gli antichi contadini, osservando le piante giorno dopo giorno, utilizzando tecniche di incrocio e selezione, apprese esclusivamente sulla base di caratteristiche visibili, cioè sul fenotipo, le modificavano al fine di ottenere prodotti migliori, trasmettendone poi le esperienze alle generazioni successive. L’agricoltura dei nostri giorni, applicando diverse tecniche genetiche è riuscita ad ottenere prodotti con caratteristiche straordinarie: ad esempio piante più resistenti ai patogeni, combinate a maggiore produttività.

Le biotecnologie permettono la produzione di varietà adatte alle caratteristiche del terreno di cui si dispone o resistenti alla siccità, con promettenti aspettative di strategie agricole non altrimenti possibili. Negli anni ’90 c’è stato l’avvento degli OGM (Organismi Geneticamente Modificati), che hanno diffuso grandi vaantaggi ma anche grandi paure, suscitando talvolta aprioristiche diffidenze nella gente comune per i marcati cambiamenti genetici: ad esempio il mais OGM contiene il DNA di un batterio del suolo.  Nuove tecniche sono sorte nell’ultimo decennio, quali le NBT (New Breeding Technique), il cui ordinamento normativo è ancora oggetto di dibattiti riguardanti i vari aspetti di interesse economico, politico e sociale.

Per la definizione di queste nuove tecnologie, i vertici SIGA (Società Italiana di Genetica Agraria),  propongono l’acronimo italiano TEA (Tecnologie di Evoluzione Assistita), piuttosto che quello di lingua inglese.     Nel nostro prossimo futuro aumenterà il fabbisogno di cibo e di risorse idriche per sfamare un numero di umani sempre più numerosi.  Secondo le stime ONU la popolazione mondiale, dagli attuali 7,9 miliardi passerà nel 2.100 a 10,9 miliardi di individui.  Questa crescita nei soli ultimi duecento anni è avvenuta in modo esponenziale, andando da uno a quasi otto miliardi!  Le proiezioni demografiche, attuate periodicamente dalle Nazioni Unite, prospettano preoccupanti difficoltà per le prossime generazioni! Attualmente la forte diminuzione della mortalità infantile, il contenimento delle malattie infettive tramite le vaccinazioni, una maggiore attenzione ad uno stile di vita più salubre, il notevole apporto della ricerca scientifica alla diagnostica ed alla terapia delle malattie, hanno portato ad un’aspettativa di vita più lunga con aumento dell’età media. La nostra Nazione, dopo il Giappone, risulta avere la popolazione più longeva del pianeta! La piramide dell’età, finora caratterizzata da una base larga, espressione delle età infantili, nel prossimo futuro modificherà la sua morfologia, restringendo la propria base e con un riempimento al di sopra; le modifiche saranno dovute anche ad una ridotta fertilità, che abbasserà il tasso di crescita della popolazione dall’attuale 1% annuo allo 0,1%, nel 2.100. Esiste una correlazione tra crescita della popolazione mondiale e sfruttamento delle risorse che deve farci riflettere seriamente. Bisogna valutare l’impatto delle attività umane sull’ambiente. Esiste il rischio della perdita di habitat a causa di disboscamenti, urbanizzazione o utilizzo di altre aeree, per una forte espansione di zone agricole per colture intensive o allevamenti di tipo industriale, corresponsabili di parte dell’aumento di emissione del gas serra.  Uno studio della Texas A&M University ha ipotizzato che entro il 2050 ci sarà un aumento del 72% della richiesta di cibi animali.

L’E.S.P.A.S. (European Strategy and Policy Analysis System), in una relazione dal titolo “Tendenze globali fino al 2030: l’UE sarà in grado di affrontare le sfide future?”, individua cinque “items” a livello globale:

1 – la popolazione invecchia e si accentuano le disparità sociali;
2- spostamento del peso economico e del potere politico verso l’Asia;
3 – cambiamenti radicali e dirompenti causati dalla estrema diffusione del digitale su quasi tutti gli aspetti della società;
4- difficile gestione delle risorse per aumento del consumo energetico e dei nuovi modelli di produzione;
5- fragilità ed imprevedibilità dell’ordine mondiale.

La relazione auspica che per queste cinque sfide l’Unione Europea possa avere la capacità di essere più flessibile, agile e più inclusiva per dare un nuovo assetto all’economia, procedendo nella lotta contro le disuguaglianze, nel promuovere l’empowerment della persona, favorendo un processo che nell’individuo induca il desiderio di migliorare, acquisendo consapevolezza dell’efficacia individuale e della partecipazione attiva alla vita di comunità.

L’unione Europea dovrà  rafforzare il suo ruolo internazionale, sviluppando ulteriori alleanze e dialogando con le potenze emergenti; si cita testualmente: “Sarà necessario che l’UE raccolga tutte le sue forze e la resilienza di cui dispone per preservare i suoi valori, la sua prosperità e sicurezza e forse la sua stessa sopravvivenza nella forma attuale.

Un aspetto importante è quello dello spreco alimentare. Fin dall’EXPO 2015 a Milano è stata oggetto di studi e dibattiti che evidenziano l’enorme quantità di cibo che va perduto. Circa il 30% della produzione complessiva per il consumo umano viene sprecato lungo la filiera alimentare, dagli scarti di produzione a quelli della distribuzione fino allo scarto domestico. Si calcola che nei paesi industrializzati vengono sprecate ogni anno 222 milioni di tonnellate di cibo, di cui 89 milioni spettano all’Europa e 8,8 milioni alla sola Italia. Il 5 febbraio 2024 a Roma, in occasione della “XI Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare “,  è stato presentato il rapporto dell’Osservatorio Wase Watcer International 2024, dal titolo emblematico:  Il caso Italia”. Lo spreco alimentare nelle case italiane, rispetto al 2023, è aumentato del  8,05%, per un costo annuo a famiglia di 290 euro.

I Media mostrano soggetti denutriti in popolazioni povere e l’aumento dell’obesità nelle nazioni del primo mondo, con lo stravolgimento di “diete sane” come la “dieta mediterranea”, a favore di altre a base di carne, grassi saturi, cereali raffinati, zuccheri e alcol. Saranno necessari cambiamenti alimentari sostanziali come ridurre il consumo di carne, in particolare rossa e di zuccheri, raddoppiando il consumo di frutta fresca e secca, verdura e legumi.

Cerchiamo di seguire alcune semplici indicazioni: comprare solo quello che si prevede di consumare, non farci attirare dalle “sirene” di “prendi tre e paghi due”, non ricercare solo cibi esteticamente perfetti, controllare sempre la data di scadenza, trasportare immediatamente a casa gli alimenti freschi e surgelati e controllare spesso che il frigorifero o il freezer funzionino correttamente, a tavola servirsi solo della quantità di cibo che si prevede di mangiare.

Non c’è certo bisogno di cercare una soluzione alla sovrappopolazione mondiale, come descrive Dan Brown in “Inferno”! Nel romanzo, uno scienziato biochimico e fanatico di Dante, mediante l’ingegneria genetica crea virus artificiali patogeni per l’uomo, capaci di diminuire di almeno un terzo gli abitanti del pianeta!

Per quanto giusta attenzione occorra porre alle problematiche descritte, non dobbiamo aver paura delle sfide che ci attendono. Uniti le supereremo, nell’augurio che una prudente politica di rapporti fra potenze nazionali ostacoli velleità guerrafondaie, comunque motivate.

Volgendo il pensiero alla festività pasquale cerchiamo, nelle nostre scelte quotidiane, un momento di riflessione, per un risparmio di risorse e, per l’occasione, concediamoci un piccolo uovo di cioccolata, possibilmente fondente!

Michele Musmeci, Presidente AMeLab

BIBLIOWEB:

European Strategy and Policy Analysis System. “Tendenze globali fino al 2030:l’UE sarà in grado di affrontare le sfide future?” – 2017 da WWF Italia – L’impronta ecologica: il nostro “peso” sulla Terra. www.panda.org

Giornata dell’Ambiente:  Fondazione Barilla contro lo spreco 5-6-2015
www.regionieambiente.it/spreco-alimentare-casa-italia-24/

www.santannapisa.it/it/mario-enrico-pe

www.barillacfn.com/m/publications/bcfn-magazine-controlospreco.pdf

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