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Eosinofili: ancora?

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Eosinofili: ancora?
(Last Updated On: 30 luglio 2018)

Regolano la funzionalità del tessuto adiposo, proteggendo da ipertensione e diabete

Laconoscenza è un accrescimento continuo di informazioni, che si correlano tra loro e forniscono nuove visioni d’insieme. L’emocromo è uno dei cinque esami più eseguiti nei laboratori e la dizione accreditata ci dice “Emocromocitometrico con formula”. La formula ci consente di analizzare anche i Leucociti, nelle loro diverse tipologie. Tra questi gli eosinofili continuano a sorprenderci, con nuove ed inattese peculiarità.

Sappiamo che sono spie ed indicatori nelle reazioni allergiche e nelle parassitosi, ma uno studio   pubblicato su Science report ci suggerisce che giocano un ruolo importante nella regolazione del corretto funzionamento del tessuto adiposo, in particolare di quello che si dispone intorno ai vasi:   attraverso il controllo del rilascio di adiponectina e di monossido d’azoto, da parte delle cellule adipose.

Molti vasi periferici sono rivestiti da una ‘guaina’ di tessuto adiposo perivascolare (PVAT), composto non solo da adipociti ma anche da cellule stromali e del sistema immunitario.  Normalmente il PVAT esercita un effetto anti-vasocostrittivo, con un delicato equilibrio tra sostanze prodotte dagli adipociti, favorenti o contrastanti la vasocostrizione, come nel caso dell’adiponectina. Il PVAT contribuisce inoltre all’omeostasi di una serie di processi fisiologici, in particolare il metabolismo lipidico e glucidico.

Questo equilibrio può essere compromesso. In presenza di un eccesso di calorie, gli adipociti aumentano di volume, si produce ipossia ed un’infiammazione del PVAT, che porta ad un aumento del tono arterioso. Tutto ciò, per una serie di meccanismi a cascata, determina l’ipertensione associata all’obesità e la disfunzione vascolare tipica del diabete di tipo 2.

Un consolidato filone di ricerca, indica le cellule del sistema immunitario come significativi attori, negli eventi metabolici che si verificano nel tessuto adiposo. Finora, tra tutte le cellule del sistema immunitario, quelle rimaste ai margini di queste ricerche erano gli eosinofili, ritenuti impropriamente implicati solo nelle reazioni allergiche e nelle parassitosi. Merito di ricercatori inglesi, dell’università di Manchester, l’aver svelato il ruolo degli eosinofili nel controllo della normale funzionalità del PVAT.

Il tessuto adiposo perivascolare sano esercita un effetto anti-vasocostrizione, che si perde negli animali da esperimento (topi) con deficit di eosinofili (una caratteristica che mima il fenotipo obeso) e che viene ripristinato normalizzando il numero degli eosinofili. Studi di laboratorio avevano già dimostrato che la perdita della normale funzionalità del PVAT, è dovuta ad una ridotta biodisponibilità di adiponectina e di monossido d’azoto, prodotti dagli adipociti. Entrambe le condizioni risultano corrette grazie alla semplice ricostituzione di una normale presenza di eosinofili.

L’adiponectina ed il monossido d’azoto vengono rilasciati a seguito dell’attivazione (da parte delle catecolamine), dei recettori adrenergici beta-3 presenti sugli adipociti; secondo lo studio citato gli eosinofili potrebbero essere proprio la fonte, finora sconosciuta, di questi mediatori.

Le condizioni caratterizzate da una riduzione degli eosinofili (come l’obesità), proprio per la loro veste di cellule immunitarie, possono essere associate a seri problemi di salute. Gli eosinofili sembrano essere di importanza cruciale in numerosi processi metabolici: ciò apre la strada a ricerche per un gran numero di patologie. Le Linee Guida per l’indagine ed il management dell’eosinofilia (della società inglese di ematologia) possono rappresentare un buon suggerimento.

BIBLIOWEB:

S B Withers, R Forman, S Meza-Perez, D Sorobetea, K Sitnik, T Hopwood, C B. Lawrence, W W. Agace, K J. Else, A M. Heagerty, MarcusSvensson-Frej & S M. Cruickshank – Eosinophils are key regulators of perivascular adipose tissue and vascular functionality Scientific Reports 7, Article number: 44571 (2017) doi:10.1038/srep44571 (in PDF allegato) http://www.nature.com/articles/srep44571
Clostridium difficile: la rivincita degli eosinofili (e della IL-25) http://newmicro.altervista.org/?p=1328
Eosinofili spia di possibili recidive e aggravamenti e  BPCO? http://amicimedlab.altervista.org/?p=8089
Guideline for the investigation and management of eosinophilia. A British Society for Haematology Guideline Writing group: N.M. Butt, J. Lambert, S. Ali, P.A. Beer, N.C.P. Cross,  A. Duncombe, J. Ewing, C.N. Harrison, S. Knapper, D. McLornan, A.J. Mead, D. Radia, B.J. Bain. (in allegato PDF-FlipBook)
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/bjh.14488

  Guideline for the investigation and management of eosinophilia - British Society for Haematology Guideline, 2017 (PDF-FlipBook)

Un Click per Leggere

 Eosinophils are key regulators of perivascular adipose tissue and vascular functionality, Scientific Reports, March 2017  (PDF)

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Paolo Paparella

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