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Polineuropatia diabetica e colesterolo

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Polineuropatia diabetica e colesterolo
(Last Updated On: 25 giugno 2019)

Big Data diabetologici, DiaDay 2019 e prediabete

Leenergie profuse in campo diabetologico stanno dando i loro frutti, anche e soprattutto nel definire nuove correlazioni, nuove tecnologie e terapie, modificando l’epidemiologia. L’aderenza alla terapia è un problema in tutte le patologie croniche (osteoporosi, fibrillazione atriale, dislipidemie, ipertensione) e non solo nel diabete. Un recente studio dedicato a cinque patologie croniche, ha calcolato che se i malati seguissero scrupolosamente le terapie prescritte dal loro medico, il SSN potrebbe risparmiare fino a 3,7 miliardi di euro (il 22,6% della spesa farmaceutica territoriale, stimata in 16,5 miliardi).

Le novità. C’è un legame tra polineuropatia e diabete di tipo 2 ed è rappresentato da un basso livello sierico di colesterolo totale. Un team di ricercatori (operante nell’ospedale universitario di Heidelberg) è giunto a questa conclusione sottoponendo oltre 100 diabetici tipo 2, a neurografia ed a risonanza magnetica della gamba destra. I risultati esprimono indipendenza delle patologie dall’età dei pazienti, dalla durata della malattia, dalla glicemia o dalla funzione renale.

Utilizzando strumenti di imaging avanzati, il gruppo di studio tedesco ha quantificato il diametro di vari nervi e il carico di lesione lipidica equivalente (Lel). Il punto chiave dello studio è che bassi livelli di colesterolo totale sierico e colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL) sono associati ad una maggiore quantità di danni ai nervi rilevati dalla risonanza magnetica ad alta risoluzione del nervo sciatico, in pazienti con diabete di tipo 2.

Questi risultati (riportati da Jama Network Open), sembrano deporre per una inaspettata conclusione: abbassare il colesterolo nel siero di persone con diabete tipo 2 può compromettere la rigenerazione dei nervi, comportando una maggiore quantità di lesioni nervose (espresse da una riduzione di velocità e ampiezza della conduzione nervosa). Quindi BASSI livelli di Colesterolo totale e di LDL sarebbero potenzialmente dannosi nella neuropatia diabetica. Bisogna forse rivalutare il ruolo del colesterolo nel diabete.

DIADAY 2018. Il bilancio del Diaday 2018 (oltre 130mila test effettuati, con monitoraggio dell’aderenza alle terapie), si è rivelato nettamente vantaggioso per i malati. Grazie allo screening in farmacia, sono stati scoperti circa 5 mila diabetici, che non sapevano di esserlo. Nel novembre del 2018 oltre 5.000 farmacie si sono impegnate, gratuitamente, nella iniziativa di screening, che ha scattato una fotografia del diabete in Italia. 

Sono stati monitorati 128.041 soggetti: il 59% donne, il 41% uomini. Le nuove diagnosi hanno identificato prevalentemente soggetti maschili (58,68%, contro il 41,32% delle donne). La diagnosi di diabete ha riguardato in particolare persone al di sopra dei 55 anni. Il 20,66% è risultato nella fascia 55 – 64 anni; il 65,38% in quella con più di 64 anni. Sono stati considerati diabetici i soggetti con valori di glicemia uguali o maggiori di 126 mg/dl, dopo digiuno notturno, oppure con glicemia rilevata, in qualsiasi momento della giornata, maggiore di 200 mg/dL.

La maggior parte di coloro che presentano i segni di complicanze hanno il diabete da più di 3 anni. Al 70,03% dei soggetti, con patologia diabetica già diagnosticata, risultano prescritti restrizioni dietetiche e farmaci orali; al 13,28% solo la dieta alimentare; al 11,02% dieta, farmaci orali e insulina; al 5,67% dieta e insulina. Il 62,61% dei pazienti effettua l’auto-misurazione della glicemia ed il 49,03% si sottopone al dosaggio dell’emoglobina glicata. Le frequenza risulta molto diversificata: il 46,82% ogni 6 mesi; il 22,37 ogni 3 mesi, il 25,31 ogni anno. Nel 5,49% dei casi la ripetizione del dosaggio avviene casualmente, dopo più di 1 anno.

Grazie al DiaDay le persone che hanno scoperto di essere affette da diabete, si sono rivolte tempestivamente al medico, cominciando a curarsi: molto probabilmente eviteranno/ rallenteranno il progredire della  malattia e l’insorgenza delle complicanze. I vantaggi saranno indubbi, sia per la loro salute sia per il Servizio Sanitario Nazionale (minori costi). DiaDay 2018 ha avuto il patrocinio di FOFI, FNOMCEO, AMD, SID, AILD, UTIFAR, FENAGIFAR e CITTADINANZATTIVA. 

Prediabete.  Per definizione una predisposizione al diabete, è asintomatica, caratterizzata da valori di glicemia   (necessariamente rilevati a digiuno)  lievemente superiori alla norma. Secondo le linee guida di ADA (American Diabetes Association) è prediabetico chi ha una glicemia a digiuno compresa tra  100 e 126 mg/dL.  Secondo le linee guida dell’OMS, invece, risulta prediabetico chi ha una glicemia a digiuno  compresa tra 110 e 126 mg/dL.

I casi di prediabete sono stati rilevati unicamente su 41.248  soggetti, cioè tra coloro  che erano a digiuno al momento dell’esame. Di questi sono risultati prediabetici 18.635 (pari al 45,18%), secondo le linee guida ADA, ben più restrittive. Adottando le linee guida OMS, invece, sono prediabetici 7.916 soggetti (19,19%). Sin qui il DIADay 2018.

Il numero dei soggetti con prediabete nel mondo (nel 2017) veniva stimato intorno ai 352 milioni (7,3% della popolazione totale); un numero che le proiezioni per il 2045 danno in drastica crescita (fino a 587 milioni, il 8,3%). Il prediabete è una condizione ad alto rischio evolutivo in diabete. Il 5-10%  dei soggetti con prediabete, ogni anno, progredisce in forma conclamata e per l’ADA il 70% dei soggetti con prediabete, alla fine, è destinato a sviluppare il diabete. Ma è anche possibile tornare indietro ad una condizione di normo-glicemia. Sono disponibili studi che dimostrano che ogni anno, il 3% dei soggetti con prediabete, nella fascia d’età tra i 25 ed i 52 anni, torna ad una condizione di normalità.

Ma perché è importante identificare i casi di Prediabete? Perché in questa situazione “non è mai troppo tardi per tornare ad avere una glicemia normale”. Come evolve il prediabete in un 60 enne? Se lo è chiesto uno studio del Karolinska Institut (pubblicato sul Journal of Internal Medicine), che ha esaminato per 12 anni una popolazione di 918 soggetti, ultra-60enni, con prediabete. Lo studio è parte dello Swedish National Study on Aging and Care-Kungsholmen. Si tratta del primo studio ad aver valutato l’evoluzione del prediabete in una popolazione di over 60.

Per prediabete, nello studio, si intendeva una condizione caratterizzata da emoglobina glicata ≥ 5.7%; per diabete la soglia di glicata era stabilita come ≥ 6.5%, mentre la norma era definita da valori inferiori al 5.7%. Le conclusioni: il 22% è tornato alla condizione di normo-glicemia, il 13% è progredito a diabete franco, il 23% è deceduto. I soggetti con bassa pressione sistolica, senza cardiopatie e normo-peso, avevano maggiori probabilità di tornare ad una condizione di glicemia normale. Al contrario, l’Obesità accelerava inesorabilmente il passaggio da una condizione di prediabete a diabete.

BIBILIOWEB:

Jende J. M. E., Groener J. B., Rother C., et al.- Association of Serum Cholesterol Levels With Peripheral Nerve Damage in Patients With Type 2 Diabetes. JAMA Netw Open, 2019; 2(5):e194798; doi:10.1001/jamanetworkopen.2019.4798. https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2734805
DIADAY 2018 – Campagna nazionale di Prevenzione del diabete in farmacia, Promofarma – Federfarma,
Y. Shang  A. Marseglia  L. Fratiglioni  A.‐K. et al. Natural history of prediabetes in older adults from a populationbased longitudinal study. First published, 04 June 2019. https://doi.org/10.1111/joim.12920 https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/joim.12920
Diabete HiTech http://newmicro.altervista.org/?p=6003
Diabete Immuno-dipendente e Regioni-dipendente http://newmicro.altervista.org/?p=5847
Privacy Europea: GDPR, Informativa e i nuovi diritti http://newmicro.altervista.org/?p=4122
A tutela del diabetico http://newmicro.altervista.org/?p=3602
Diabete Cittadino http://newmicro.altervista.org/?p=3463
Diabete & Ramadan http://newmicro.altervista.org/?p=1531

 DIA Day – Campagna Nazionale di Prevenzione del Diabete in Farmacia – 12/18 novembre 2018 (PDF-FlipBook)

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Roberto Testa

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