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Eosinofili spia di possibili recidive e aggravamenti nella BPCO?

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Eosinofili spia di possibili recidive e aggravamenti nella BPCO?
(Last Updated On: 28 aprile 2016)

 

Che gli eosinofili siano strettamente correlati con fenomeni allergici e parassitari è cosa risaputa. Ma su Lancet Respiratory Medicine, nel report dello studio WISDOM (curato dal centro di ricerca polmonare di Grosshansdorf – Germania – e dell’Aintree University Hospital di Liverpool) si evidenzia come un livello più alto di eosinofili nel sangue è collegato ( in assenza di terapia adeguata) a possibili casi di ricaduta.

Se da un lato il trattamento a base di corticosteroidi per via inalatoria (ICS) riduce il rischio di inasprimento della patologia polmonare, specie nei soggetti più gravi, l’uso degli ICS è associato ad un aumento del rischio di polmoniti, fratture ossee, diabete e invecchiamento cutaneo.

Il team di studiosi (che ha condotto analisi lungo tutto il periodo dei 12 mesi dello studi) ha preso in esame il periodo successivo all’interruzione della terapia con ICS (test primario). Su 2.300 pazienti, il riacutizzarsi della malattia, sia grave che in forma moderata, era significativamente più alto nel gruppo che aveva interrotto la terapia per via inalatoria rispetto a quello che aveva continuato a riceverla, con un conteggio del livello di eosinofili nel sangue pari al 2% o superiore (rapporto di rischio –RR- 1.22), del 4% o superiore (RR, 1.63), e del 5% o superiore (RR, 1.82).

L’aumento del tasso di aggravamento cresceva in proporzione all’innalzamento del livello soglia degli eosinofili e in particolare per i livelli con soglia del 4 e 5%, rispettivamente 300 e 400 cellule per mcL.

Leggendo le informazioni che arrivano da una semplice formula leucocitaria, i colleghi potranno quindi essere in grado di capire se un paziente trarrà beneficio o meno dalla somministrazione delle più comuni terapie utilizzate in questi casi, in particolare per gli affetti da BPCO che potrebbero beneficiare di una terapia continuativa per via inalatoria a base di corticosteroidi, notoriamente tra le meno costose, leggendo il valore degli eosinofili.

Una utile segnalazione nel campo delle malattie respiratorie. Tali indicazioni si integrano infatti sinergicamente col” Documento sulla Strategia Globale per la Gestione e la Prevenzione dell’Asma e sulla Strategia Globale per la Diagnosi, la Gestione e la Prevenzione della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva” (edito nel 2015) di sicuro interesse generale.

 

BIBLIOWEB:
H. Watz, K. Tetzlaff, E.F. M. WoutersA. Kirsten, H. Magnussen, R. Rodriguez-Roisin, C. Vogelmeier, L. M. Fabbri, P. Chanez,R Dahl, B. Disse, H. Finnigan, P.M.A. Calverley, Blood eosinophil count and exacerbations in severe chronic obstructive pulmonary disease after withdrawal of inhaled corticosteroids: a post-hoc analysis of the WISDOM trial

http://www.thelancet.com/journals/lanres/article/PIIS2213-2600(16)00100-4/abstract

Documento sulla Strategia Globale per la Gestione e la Prevenzione dell’Asma e sulla Strategia Globale per la Diagnosi, la Gestione e la Prevenzione della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva – PROGETTO MONDIALE ASMA/ PROGETTO MONDIALE BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA 2015

   In allegato la Documentazione relativa in formato PDF

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Bruno Milanesi

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