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Dieta e Diabete tipo 2

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Dieta e Diabete tipo 2
(Last Updated On: 4 luglio 2022)

Lo stato del diabete in Italia: numeri e iniziative, Dieta e rischio cardiovascolare

ILdiabete mellito è una patologia cronica a larghissima diffusione e destinata ad aumentare, nel prossimo futuro, con il progressivo invecchiamento della popolazione e l’accentuarsi  delle condizioni di rischio che ne precedono l’insorgenza. Il diabete di tipo 2 è, in parte, prevenibile modificando gli stili di vita dei soggetti a rischio, particolarmente per quel che riguarda la nutrizione e l’attività fisica. E’ una patologia rilevante soprattutto per le numerose complicanze micro e macro-vascolari cui le persone vanno incontro.

Infatti la retinopatia diabetica rappresenta la maggiore causa di cecità fra gli adulti e la nefropatia la principale causa di insufficienza renale cronica e dialisi. Le persone affette da diabete presentano, anche un rischio più elevato di complicanze macro-vascolari (cerebrali e cardiache), rispetto alla popolazione non diabetica e, in generale, hanno un’aspettativa di vita ridotta, qualunque sia l’età di esordio della malattia.

All’interno della Regione europea dell’OMS, quasi 62 milioni di persone convivono con il diabete. La prevalenza di questa malattia è in crescita, in tutta Europa, arrivando, in alcuni Stati, a tassi del 10-14% (“International Diabetes Federation” – IDF). Tale crescita, in parte dovuta all’invecchiamento generale della popolazione, è principalmente secondaria alla diffusione di condizioni a rischio, come sovrappeso e obesità, scorretta alimentazione, sedentarietà e diseguaglianze socio-economiche.

Italia. Secondo la relazione annuale al Parlamento sul diabete mellito, la condizione interessa una percentuale di popolazione minore, rispetto a quanto stimato a livello globale. Si attesta tra il 5,6% censito dall’ISTAT ed il 4,7% rilevato della sorveglianza nazionale della popolazione residente, compresa tra 18 e 69 anni, condotta nell’ambito del progetto PASSI. Le due rilevazioni concordano nell’indicare una maggiore prevalenza nelle regioni del Sud, rispetto a quelle del Centro e del Nord. Aumenta con l’invecchiamento, fino a un valore del 21% nelle persone con età uguale o superiore a 75 anni (dati ISTAT).

Per quanto riguarda le prescrizioni di antidiabetici, il Rapporto OsMed dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), segnala che nel periodo 2014-2020 si sono mantenute pressoché costanti, passando da 61,8 a 64,6 DDD (dosi definite die) ogni mille abitanti/giorno, con una variazione media annuale di circa l’1%. Alla luce della diversa prevalenza non sorprende che le regioni meridionali abbiano un consumo superiore a quello del Nord (76,7 contro 57,6 DDD) e rispetto alla media nazionale (64,6 DDD).

Pandemia. Tra febbraio e marzo 2021 l’Associazione medici diabetologi (AMD) ha condotto un’indagine, tra i propri iscritti, per misurare l’effetto della pandemia sul lavoro delle diabetologie italiane e le contromisure adottate nei periodi di lockdown. Quasi 9 interpellati su 10 (87%) ha segnalato una riduzione delle consultazioni, durante il periodo di lockdown, anche se le visite in presenza sono state quasi sempre garantite per i casi urgenti.

Più basso è il dato relativo alle visite “in persona” di gravide con diabete e dei nuovi casi di diabete di tipo 1: durante il lockdown sono state garantite da due centri diabetologici su tre. Nella maggior parte dei casi (88%) sono state avviate modalità di assistenza a distanza (come televisita e teleconsulto) per garantire la continuità assistenziale. Il mezzo privilegiato è stato il contatto telefonico (82,2%), seguito dallo scambio via e-mail (72%).

Alcune misure per facilitare il rinnovo del piano terapeutico sono state messe in atto quasi ovunque (le segnala il 96% dei partecipanti), mentre solo in due centri su tre è stato possibile garantire la distribuzione diretta di farmaci e presidi, attraverso la farmacia ospedaliera (43%) o la diabetologia (24%). Una percentuale modesta, ma per molti versi significativa di sanitari, non ha segnalato l’adozione di misure per ridurre il rischio di trasmissione del virus (1,8%).

In compenso, il 46% dei partecipanti ha dichiarato che, durante il lockdown, non sono state modificate le attività di consulenza diabetologica per i pazienti ricoverati in ospedale, mentre il 38% ha riferito che sono continuate solo a distanza e nel 8% dei casi le consulenze sono state abolite.

Prevenzione. La relazione ha anche riepilogato le azioni intraprese a livello nazionale per ridurre il carico di malattia secondario al diabete, sia come patologia a sé stante sia nell’ambito più generale del contrasto alle patologie croniche. Il programma Guadagnare Salute, promosso dal Governo con un decreto del 2007, è sempre attivo: mira ad agire sui fattori ambientali e sui determinanti socio-economici che condizionano l’insorgenza delle malattie croniche, promuovendo interventi lungo tutto il corso della vita.

Il diabete è ovviamente contemplato anche nei piani nazionali della prevenzione (PNP): quello per gli anni 2020-2025, relativo alle malattie croniche non trasmissibili, indirizza verso azioni trasversali su diversi determinanti di salute e di equità, promuovendo l’attività fisica. A questo si affianca il piano sulla malattia diabetica, che ha il compito di definire obiettivi strategici per la prevenzione, la cura e la riabilitazione del diabete, favorendo percorsi con uniformità di risposte e continuità di tutela.

Le iniziative congiunte a livello internazionale CHRODIS e CHRODIS Plus, intendono facilitare lo scambio e il trasferimento di buone pratiche per la prevenzione e la cura delle malattie croniche, in particolare di malattie cardiovascolari, ictus e diabete di tipo 2, con un focus specifico sulla promozione della salute, la prevenzione della multi-morbosità e la gestione del diabete.

Terapie. Nuovi farmaci già in uso (GLP1) o di recente introduzione negli Usa (tirzepatide), hanno efficacia sulla perdita di peso dei soggetti obesi, come riportato al congresso dell’American Diabetes Association – ADA. Lo studio ha riguardato solo soggetti non diabetici con diverse comorbidità. Lo studio SURMOUNT-1, pubblicato sul “New England Journal of Medicine”, segnala come non tutti i soggetti ottengano, con la somministrazione settimanale, perdite di peso altrettanto significative, ma giustificano un diverso approccio alla prevenzione: “…forse è possibile prevenire il diabete trattando direttamente l’obesità“.

Secondo un altro lavoro pubblicato su “Diabetes, Obesity & Metabolism”, una dieta a basso contenuto di carboidrati e non ipocalorica ha effetti benefici significativi sul controllo glicemico e non influisce negativamente sui fattori di rischio cardiovascolare, nei soggetti con diabete di tipo 2 in trattamento antidiabetico non insulinico effettuato con farmaci e attività fisica.

I ricercatori hanno randomizzato pazienti con diabete di tipo 2 (T2D) sulla base di una dieta a basso contenuto di carboidrati non ipocalorica (n=49) o una dieta di controllo standard (n=22) per sei mesi. Hanno quindi valutato al basale e dopo tre e sei mesi, parametri del sangue, antropometria, pressione sanguigna e attività fisica, utilizzando dati di un accelerometro e diari alimentari. La massa grassa totale e la massa magra sono state determinate mediante DXA-scan.

Il gruppo gestito con la dieta a basso contenuto di zuccheri (LCD) ha effettivamente praticato una riduzione del consumo di carboidrati e ha mostrato un aumento dell’assunzione di grassi, rispetto al gruppo di controllo, associato ad una riduzione dell’emoglobina glicata (HbA1c) dopo tre mesi e questa diminuzione è stata mantenuta per diversamente da quanto osservato nel gruppo controllo.

La dieta con basso contenuto di carboidrati ha anche ridotto il peso, l’indice di massa corporea e la circonferenza della vita, rispetto alla dieta di controllo, con una diminuzione della massa grassa e della massa magra totale. Non sono stati osservati cambiamenti nei lipidi del sangue o nella pressione sanguigna, dopo sei mesi. Il livello di attività fisica è stato mantenuto e non si sono verificati episodi di ipoglicemia grave.

Una LCD non ipocalorica, ricca di grassi, ha quindi effetti benefici significativi: ridurre l’assunzione di carboidrati al 10-25 % sembra un approccio nutrizionale efficace e sicuro anche rispetto ai classici fattori di rischio cardiovascolare e all’ipoglicemia.

BIBLIOWEB:

Ministero della Salute – Stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni in tema di diabete mellito – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, Relazione 2021. Legge 16 marzo 1987, n. 115, recante “Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito” (in PDF allegato)
“European Joint Action on Chronic Diseases and Promoting Healthy Ageing across the Life Cycle” JA-CHRODIS http://chrodis.eu/
EM Gram-Kampmann, CD Hansen, et al - Effects of a six-month low-carbohydrate diet on glycemic control, body composition and cardiovascular risk factors in patients with type 2 diabetes: an open-label RCT-  Diabetes Obes Metab. 2022 Jan 4. https://doi.org/10.1111/dom.14633
Jastreboff AM, Aronne LJ, Ahmad NN, et al. , SURMOUNT-1 Investigators – Tirzepatide Once Weekly for the Treatment of Obesity – NEJM June 4, 2022  https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2206038
Diabete, AIFA Nota 100 e geni https://newmicro.altervista.org/?p=9100
Dopo la metformina SGLT2 https://newmicro.altervista.org/?p=8938
Dopo la metformina GLP1 https://newmicro.altervista.org/?p=8901
Il valore prognostico dell’HbA1c https://newmicro.altervista.org/?p=8832
Boscardini I. “La comunicazione in tempo di Covid” in: Pierdomenico S, Long Covid https://newmicro.altervista.org/?p=8805
Emoglobina glicata e nefropatia diabetica https://newmicro.altervista.org/?p=8714
Glicemia real-time e salute orale https://newmicro.altervista.org/?p=8686
Diabete : Trend in Crescita https://newmicro.altervista.org/?p=8243
COVID-19, Glicemia e Diabete https://newmicro.altervista.org/?p=8096
MRD – Malattia Renale Diabetica https://newmicro.altervista.org/?p=7089
Diabetologo non basta https://newmicro.altervista.org/?p=6495
Diabete HiTech https://newmicro.altervista.org/?p=6003
A tutela del diabetico https://newmicro.altervista.org/?p=3602

 Ministero della Salute - Stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni in tema di diabete mellito - Relazione 2021. Legge 16 marzo 1987, n. 115, recante “Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito” (PDF)

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Ines Bianco

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