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(Last Updated On: 16 aprile 2018)

LaTubercolosi è il killer numero uno tra le malattie infettive, oltre che una delle principali dieci cause di morte nel mondo. Lo ricordano i National Institutes of Health americani. L’ OMS sottolinea che, nel 2016, la tubercolosi ha ucciso 1,6 milioni di persone, dei quali 250 mila erano bambini. Nello stesso anno si stima ci siano state 10,4 milioni di nuove infezioni.  Un terzo della popolazione mondiale ha un’infezione tubercolare almeno latente (due miliardi di persone).

Bastano questi dati per sottolineare l’attualità della malattia e di quel micobatterio, scoperto da Koch nel lontano 1882. Progressi nella lotta contro la tubercolosi ne sono stati comunque fatti. L’OMS ha comunicato che tra il 2000 ed il 2016 sono state salvate almeno 53 milioni di vite, grazie ad una migliore diagnosi ed al trattamento “adeguato” di questa patologia.

La Tisi rimane la più mortale tra le malattie infettive (4.500 morti al giorno) e purtroppo l’attuale armamentario terapeutico non è sempre in grado di garantire un trattamento efficace, per l’avanzata delle forme farmaco-resistenti. Nei soggetti con infezione da HIV associata, la TBC è la causa del 40% dei decessi. In attesa di nuovi farmaci e di strumenti diagnostici più rapidi e moderni, si sperimentano nuove strategie di prevenzione, in particolare nei soggetti a rischio.

L’OMS richiama l’attenzione sulle persone con l’infezione ‘latente’: hanno un rischio del 5-15% di sviluppare, nel corso della vita, la malattia conclamata; il rischio che è ovviamente maggiore nei soggetti con compromissione dell’immunità (come le persone con infezione da HIV, quelle in terapia immunosoppressiva, diabetici, fumatori, persone malnutrite).

Il trattamento prevede un cocktail di farmaci, a volte causa di gravi effetti collaterali, da assumere per almeno sei mesi; ma, a causa della crescente presenza di ceppi farmaco-resistenti, molto spesso questi regimi di trattamento devono essere protratti, anche fino a 20 mesi. Ed anche così, per molti pazienti, non esistono al momento farmaci in grado di controllare le forme farmaco-resistenti.

Naturalmente il gold standard sarebbe quello di un efficace vaccino preventivo, che per il momento resta solo una speranza. Messo a punto nel 1921, l’attuale BCG (Bacillo di Calmette-Guerin) protegge  i bambini dalla TBC disseminata, ma il suo ombrello protettivo non si estende agli adulti. Un recente studio ha suggerito che una seconda dose potrebbe prevenire l’infezione negli adolescenti ad alto rischio, ma siamo ancora molto lontani da un’efficace protezione.

I dati più recenti, relativi all’Italia, sono pubblicati nel documento congiunto eCDC e OMS – Europa “Tuberculosis surveillance and monitoring in Europe 2018”. Confermano che l’Italia rientra tra i paesi a bassa incidenza di malattia (<10/100.000). Nel 2016 sono stati notificati 4032 casi di TB che corrisponde ad un’incidenza nella popolazione di 6,6/100.000 abitanti, in leggero ma costante calo negli ultimi 10 anni (erano 7,4 per 100.000, nel 2008).  Dei totali notificati nel 2016, sono stati classificati come nuovi casi 3778 (non precedentemente trattati) e ben 300 si sono verificati in età pediatrica. Il 70% delle nuove infezioni ha interessato il polmone.

Settanta i casi di Tubercolosi multiresistente (Mdr-Tb, 2,6% di tutti gli episodi notificati) e sette Xdr – Tb (estremamente multi-resistente). Il 62% del totale ha riguardato persone di origine straniera. Il numero stimato di decessi è stato pari a 330 (esclusi i casi di co-infezione Tb-Hiv).

Ancora oggi quindi, continuare a parlare di tubercolosi e di sorveglianza è un impegno dovuto, nel mondo ed in Italia.

BIBLIOWEB:

Global Tuberculosis report 2017 – World Health Organization http://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/259366/9789241565516-eng.pdf;jsessionid=AC2B08D619A72C582AC65480B6B6A102?sequence=1
European Centre for Disease Prevention and Control/WHO Regional Office for Europe. Tuberculosis surveillance and monitoring in Europe 2018  (2016 data) https://ecdc.europa.eu/sites/portal/files/documents/ecdc-tuberculosis-surveillance-monitoring-Europe-2018-19mar2018.pdf
http://www.epicentro.iss.it/problemi/Tubercolosi/epid.asp
http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs104/en/
TBC story http://newmicro.altervista.org/?p=1135
TB, oggi http://newmicro.altervista.org/?p=2442
La tubercolosi è ancora una minaccia. Anche in Italia http://newmicro.altervista.org/?p=1097
T.Draghici  – Tubercolosi aspetti organizzativi ed igienicosanitari – in atti del convegno  “La tubercolosi: un dejà vu” – 2018,  ASST Nord Milano (in allegato PPT-FlipBook)

 La Tubercolosi: aspetti organizzativi ed igienicosanitari – Tudor Draghici, 11 aprile 2018 (PPT-FlipBook)

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Michele Schinella

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