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Performance Ssr, Crea batte quattro

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Performance Ssr, Crea batte quattro
(Last Updated On: 29 gennaio 2017)

Veneto primo, Campania ultima

Condotto dal C.R.E.A. Sanità (Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità – Università di Roma – Tor Vergata) il ranking dei SSR è arrivato alla sua quarta edizione, elaborato nell’ambito del progetto “Una misura di performance dei Servizi Sanitari Regionali”. L’istantanea fornita della sanità italiana ci chiarisce che è ancora divisa in tre ‘tronconi’.  

Area dell’”eccellenza” – Al top Veneto e P.a. Trento, Toscana e Piemonte.

Area “intermedia – Friuli Venezia Giulia, P.A. di Bolzano, Lombardia, Basilicata, Umbria, Emilia Romagna, Marche, Lazio.

Area “critica” – Liguria, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sardegna, Sicilia, Molise e Puglia. Fanalini di coda: Calabria e Campania.

Il progetto, oltre che contribuire alla valutazione della performance dei servizi sanitari regionali, ha come obiettivo lo sviluppo di metodologie di valutazione innovative, con un approccio multi-dimensione e multi-prospettiva, mixando le valutazioni di diversi stakeholder del sistema sanitario (83 rappresentanti delle categorie: ‘Utenti’, ‘Management aziendale’, ‘Professioni sanitarie’, ‘Istituzioni’ e ‘Industria medicale’). Le dimensioni prese in considerazioni sono quelle degli Esiti e dell’Appropriatezza, Economico-Finanziaria e Sociale.

L’indice (unico) complessivo di Performance oscilla da un massimo di 0,63 ad un minimo di 0,33 (ricordiamo che il valore massimo è 1 e il minimo 0). Il risultato migliore è ottenuto dal Veneto ed il peggiore dalla Regione Campania. Per le ultime nove regioni, convenzionalmente l’area “critica”, (Liguria, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sardegna, Sicilia, Molise, Puglia, Calabria, Campania) si intravede uno “scalino” (negativo) della Performance, registrando valori che scendono progressivamente fino a 0,33 dell’ultima.  Ma la Performance di un sistema sanitario è “multidimensione” e “multiprospettiva”. La sua valutazione è un processo dinamico, che evolve insieme alle priorità delle politiche sanitarie. Vanno quindi analizzate anche diverse categorie del sistema.

Categoria Utenti – Agli estremi del ranking Veneto e Campania; i valori sono inferiori alla media, variando da 0,53 del Veneto a 0,23 della Campania; tutti i SSR delle Regioni del Sud hanno un indice inferiore a 0,32, ad eccezione della Basilicata (0,41).

Categoria Professioni sanitarie - Performance migliore della media, variando ancora da 0,70 del Veneto a 0,39 del SSR campano. Tutti i SSR delle Regioni del Sud hanno un indice inferiore a 0,57 ad eccezione della Basilicata, con un indice pari a 0,61.

Categoria Management aziendale –  La misura di Performance varia da 0,63 Veneto a 0,33 del SSR campano, in modo sovrapponibile con la media generale. Tutti i SSR delle Regioni del Sud hanno un indice inferiore a 0,43, ad eccezione della Basilicata, con un indice pari a 0,54.

Categoria Istituzioni – La misura di Performance varia da 0,61 del Veneto a 0,30 del SSR campano. Lombardia, Friuli Venezia Giulia, P.a. di Bolzano, Emilia Romagna, Marche e Liguria hanno valori di Performance sostanzialmente simili. Sempre a livelli inferiori le regioni del Sud.

Categoria Industria medicale - Si va dal solito Veneto (0,64) allo 0,36 del SSR calabrese: l’unico caso in cui si modifica una delle posizioni estreme. La Basilicata diventa seconda, recuperando sei posizioni dall’anno precedente.

Le conclusioni del rapporto evidenziano come:

  • esistono differenze significative di valutazione (dipendenti dalle prospettive dei diversi stakeholder);
  • il valore attribuito ai livelli degli indicatori non varia necessariamente in modo lineare (dimostrando una articolazione dei giudizi basata sullo specifico portato informativo dei singoli indicatori);
  • emerge come i partecipanti all’indagine considerino anche i risultati migliori, già raggiunti, non ancora ottimali;
  • il contributo che le varie Dimensioni di analisi danno alla Performance sono difformi (sebbene progressivamente convergenti nel tempo; e, di nuovo, risultano dipendenti dalle preferenze di cui i diversi stakeholder sono portatori);
  • i rappresentanti della categoria Utenti spostano negli anni la loro attenzione dal Sociale verso gli Esiti, dimostrando uno sviluppo dell’empowerment dei pazienti;
  • i professionisti Sanitari confermano che Sociale ed Appropriatezza sono ritenute le Dimensioni più importanti;
  • il Management aziendale sposta negli anni l’attenzione verso il Sociale e gli Esiti. Il primo fenomeno è riferibile alla ormai evidente difficoltà delle famiglie ad accedere a prestazioni sociali (spesso a pagamento); il secondo alla sempre maggior presenza di sistemi di valutazione degli Esiti, che a cascata vengono ribaltati sugli obiettivi che gli stessi Direttori sono tenuti a raggiungere;
  • i rappresentanti delle Istituzioni hanno anch’essi spostato negli anni la loro attenzione sulle Dimensioni di “Appropriatezza ed Esiti”, riducendo invece quella per il Sociale;
  • l’Industria ha invece mantenuto negli anni un atteggiamento neutrale;
  • il dato essenziale è che il gradiente della performance è strettamente legato a quello della spesa: buone performance sono associate a livelli maggiori di spesa. 

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SSR

BIBLIOWEB:

  • F. Spandonaro, D. d’Angelo – Una misura di Performance dei SRR – IV° ed. Crea Sanità (vedi Allegato

   In allegato presentazione PDF-FlipBook

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Francesco Bondanini

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