Blog

Colesterolo “personalizzato”

Posted by:

Colesterolo “personalizzato”
(Last Updated On: 17 settembre 2016)

Non più statine per tutti nel trattamento delle dislipidemie

I dati parlano chiaro: sono più di 4 milioni l’anno i cittadini europei che ci lasciano le penne per malattie cardiovascolari. E dire che l’80% di questi decessi potrebbe essere evitato semplicemente eliminando i comportamenti sbagliati, almeno a quanto asseriscono gli esperti del settore.

Ian Graham, presidente ESC (Società Europea di Cardiologia) non ha dubbi: “I lipidi rappresentano il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari”. Ecco perché due importanti società scientifiche ESC ed EAS (Società Europea dell’Aterosclerosi) hanno redatto la nuova edizione delle linee guida, pubblicate sull’ European Heart Journal, dove è ampiamente sottolineata la relazione tra colesterolo LDL e malattie cardiovascolari. Difficilmente, infatti, l’infarto colpisce individui con bassi livelli di LDL, anche se affezionati al tabacco. E’ ovvia, a questo punto, la necessità di ridurre i livelli di lipidi nei soggetti e nelle popolazioni ad alto rischio.

Le nuove linee guida raccomandano che il livello target di colesterolo LDL, nel paziente ad alto rischio, sia fissato al di sotto dei 100 mg/dL. A prescindere dal rischio inoltre, è raccomandato che tutti i pazienti riducano di almeno il 50% il proprio colesterolo LDL. Si cambia prospettiva: non più somministrare una statina a tutti i pazienti ad alto rischio cardiovascolare anche in presenza di bassi livelli di colesterolo, come vogliono gli Americani, ma portare avanti un approccio individualizzato al target da perseguire. Le linee guida europee si sono opposte all’approccio americano della statina “a pioggia”.

Gli esperti europei partono da un altro presupposto: tante persone ad elevato rischio, inerti e in sovrappeso, si accontentano di ridurre il loro colesterolo con un farmaco, trascurando completamente tutti gli altri loro fattori di rischio. È data, invece, grande rilevanza agli stili di vita e alla dieta, specificando gli obiettivi per indice di massa corporea e peso e stilando una lista di alimenti raccomandati (cereali, verdure, frutta, pesce), di quelli da consumare con moderazione o di quelli da riservare a occasioni speciali. Insomma, viva la dieta mediterranea! Un’altra novità contenuta nelle raccomandazioni è che non viene più richiesto il digiuno prima di effettuare lo screening dei livelli di lipidi.

Se nonostante un corretto “Vivere Mediterraneo”, i livelli di colesterolo LDL restano elevati, il trattamento di prima scelta sono le statine e se non basta, ecco l’ezetimibe, che riduce i livelli di LDL di un altro 15-20%. E se non funzionasse nemmeno questo? Niente paura c’è il PCSK9 inibitore, farmaco fantastico nella ipercolesterolemia familiare grave. Purtroppo ha un piccolo difetto: è molto, molto costoso. Ma quanto vale una vita umana?

BIBLIOWEB:

http://eurheartj.oxfordjournals.org/content/early/2016/08/26/eurheartj.ehw272

spazio-400x5

Print Friendly, PDF & Email


Articoli correlati:


  • Nessun Articolo correlato
0
Giuseppe Catanoso

About the Author

Email: [email protected]
Go To Top
AVVERTENZA: Questo sito web utilizza i Cookies al fine di offrire un servizio migliore agli Utenti Maggiori informazioni