Per la diagnosi di diabete gestazionale è fondamentale seguire precisi criteri nella procedura di analisi del prelievo ematico e, in particolare, della sua conservazione e del suo trasporto al laboratorio. In pratica, la sensibilità si fonda sui criteri di trattamento del prelievo.
Se a dirlo è un medico di medicina di laboratorio, ci viene in mente Monsieur De La Palisse e non ci sembra una “notizia”.
Diverso se a riprendere questo fondamentale messaggio è un giornale sanitario come “Doctor 33” che cita l’Associazione Medici Endocrinologi (noi ci mettiamo la News originale) ed a dirlo è un nostro “redattore di fiducia”, Marco Caputo, che cita un recente studio osservazionale irlandese.
Quando un giornalista viene ripreso da altri colleghi che riportano il suo parere, costui viene considerato un opinionista, uno con cui si condivide un’opinione.
Penso che nessuno possa più dubitare delle qualità di opinionista di Marco, con cui ci felicitiamo.
Doctor 33 ci dà un buon esempio di giornalismo scientifico, approfondendo la notizia con chiavi di lettura che arricchiscono i diversi aspetti, come le voci che alleghiamo.
Oltre a scorrere gli ipertesti di Doctor 33, vi invitiamo a leggere la AME News allegata, che in poco più di una paginetta sintetizza il tema.
Se si vuole approfondire l’argomento il riferimento d’obbligo è NICE Guidance 2016 (piu sotto il link).
BIBLIOWEB:
● ame news nr. 24 – aprile 2016
● Daly N, Flynn I, Carroll C, et al. Impact of implementing preanalytical laboratory standards on the diagnosis of gestational diabetes mellitus: a prospective observational study. Clin Chem 2016, 62: 387-91.
● www.associazionemediciendocrinologi.it
● https://www.nice.org.uk/guidance/qs109
In allegato la Documentazione relativa in formato PDF
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