Blog

Mieloma News

Posted by:

Mieloma News
(Last Updated On: 8 marzo 2016)

Sono appena uscite le nuove linee guida inglesi NICE (National Institute foe Health and Care Excellence) sul Mieloma che d’oltreoceano vengono proposte nuove interpretazioni.
Nuovi scenari sono stati aperti dal brief report sulle pagine del New England Journal of Medicine: è quanto sostenuto dagli ematologi dell’Università di Yale autori dell’articolo.

Esaminando campioni (di tessuti e di sangue, prelevati da pazienti e da un modello animale di malattia di Gaucher), hanno evidenziato che la stimolazione cronica del sistema immunitario, i ricercatori americani hanno dimostrato che la gammopatia (considerata un ‘precursore’ del mieloma), tanto nei pazienti con Gaucher che nei topi, è indotta da alcuni lipidi particolari prodotti in contesti infiammatori (detti lisolipidi) e che gli anticorpi prodotti dalle cellule tumorali, in un paziente con mieloma su tre, sono diretti contro questi lipidi.

Precedenti ricerche condotte dallo stesso gruppo avevano dimostrato che i pazienti con malattia di Gaucher (malattia rara da accumulo lisosomiale, causata dalla carenza dell’enzima gluco-cerebrosidasi) hanno un rischio significativamente aumentato di sviluppare un mieloma: in causa un sottotipo particolare di cellule immunitarie reattive al lipidi (NKT-TFH tipo II), in grado di promuovere l’aumento delle plasmacellule in tali pazienti.

Le gammopatie in esame sono reattive contro le liso-glucosilceramidi (LGL1), abnormemente elevate in questi pazienti e nel modello murino.
Anche le immunoglobuline clonali nel 33% delle gammopatie monoclonali umane sporadiche risultano dirette in maniera specifica contro i lisolipidi LGL1 e la lisofosfatidilcolina (LPC).

Alla luce di queste osservazioni, gli autori dello studio ritengono che l’attivazione immune a lungo termine, indotta dai lisolipidi, possa essere alla base sia delle gammopatie associate alla malattia di Gaucher, che di una parte delle gammopatie monoclonali sporadiche.
La stimolazione antigenica a lungo termine può secondo gli autori, almeno in linea di principio, promuovere un’instabilità genomica nel mieloma, coinvolgendo le citidina deaminasi.

La riduzione delle LGL1 (ottenute con terapie riducenti i substrati), migliora la gammopatia associata alla malattia di Gaucher nel topo.
In particolare, la somministrazione di eliglustat ai topi GBA1-/- con immunoglobuline clonali porta ad una riduzione degli anticorpi anti-LGL 1 e ad una riduzione delle immunoglobuline clonali in vivo.

Ciò implica che la gammopatia associata alla malattia di Gaucher può essere trattata, riducendo l’antigene che la provoca.
Il nuovo scenario aperto dagli ematologi di Yale fornisce lo stimolo a nuovi studi (su un numero di pazienti più ampio) per confermare le correlazioni cliniche e approfondire la genetica del mieloma ‘indotto-da-lipidi’; bisognerà inoltre valutare se modificare le concentrazioni di lipidi bioattivi possa influenzare la storia naturale delle gammopatie correlate a questi lipidi.

BIBLIOWEB:

● Myeloma: diagnosis and management – NICE guideline – febbraio 2016

New England Journal of Medicine

   In allegato le Documentazioni relative in formato PDF

Click per visualizzare la Documentazione

Print Friendly, PDF & Email


Articoli correlati:

0
Bruno Milanesi

About the Author

Email: [email protected]
Go To Top
AVVERTENZA: Questo sito web utilizza i Cookies al fine di offrire un servizio migliore agli Utenti Maggiori informazioni