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Borrelia mayonii

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Borrelia mayonii
(Last Updated On: 3 gennaio 2017)

Dal 2012 era partito lo studio dei 9.000 “campioni atipici” presso la Mayo Clinic (Rochester, Minnesota): con la pubblicazione on line su Lancet Infectious Diseases di febbraio e con la scheda sul sito dei Centers Diseases Control and Prevention – CDC è stata ufficializzata la scoperta di una nuova specie batterica, che causa anch’essa la Malattia di Lyme.

Copre un’area degli Stati Uniti medio-occidentali (Minnesota, Wisconsin e Nord Dakota) ed è stata chiamata in onore della Mayo Clinic, Borrelia mayonii: la zecca vettrice è Ixodes scapularis, responsabile anche della trasmissione di Anaplasmosi e Babesiosi.

Il riconoscimento per Mayo Clinic, il più grande no profit sanitario degli Stati Uniti (e del mondo), giunge dopo più di 150 anni, nei quali la storia dei dottori Mayo (William Worrall, Charles H., William J.) si è legata a quella della Medicina e del Nursing americano in maniera sinergica.
Oggi è presente in sei stati, con 5 scuole, 59.500 dipendenti, 1.3 milioni di dossier sanitari per un bilancio di 9.8 billioni di dollari ed è un esempio di management sanitario di prim’ordine.

Lo studio comparso su Lancet, ha evidenziato in sei campioni sottoposti a tipizzazione genetica (cinque di sangue, uno di liquido sinoviale) con tecnica PCR (gene oppA1, Additional genetic testing), la diversità di specie decretando la “nascita” di B. mayonii.
I pazienti che presentavano Borrelia mayonii nel sangue (identificati anche con microscopia 400x e magnificazione) sono stati trattati con successo con gli stessi antibiotici usati per l’infezione da Borrelia burgdorferi.

Per Jeannine Petersen, coautrice dell’articolo e microbiologa dei CDC, per determinare quale fra i due batteri è responsabile dei sintomi più gravi vanno comunque osservati un numero maggiore di pazienti e bisogna ottenere informazioni sull’intero spettro batterico.
Rispetto alla forma sostenuta da B. burgdroferi la nuova specie pare differenziarsi per una maggior batteriemia, e rispetto al quadro sintomatologico “classico” (febbre, mal di testa, rash, dolore al collo e, successivamente, artrite) presenta sintomi aggiuntivi quali nausea, vomito ed un rush molto più importante, col classico.

Il CDC stanno investendo in tecnologie avanzate e nel 2015 hanno finanziato una partnership con Mayo Clinic, con il Minnesota Department of Health, il Tennessee Department of Health e la Vanderbilt University (Nashville, Tennessee) per raccogliere, per 3 anni fino a 30.000 campioni clinici da pazienti con sospetta malattia da morso di zecca.
Verranno utilizzati metodi di rilevamento di metagenomica (screening) e sequenziamento del genoma intero. Un vero e proprio lavoro di squadra tra entità federali contro le tickborne diseases.

Per ridurre il rischio di punture di zecche e malattie tickborne, i CDC raccomandano alle persone di:
• Evitare le zone boscose e cespugliose con erba alta e lettiera di foglie;
• Utilizzare un repellente per insetti quando all’aperto;
• Usare prodotti che contengono permetrina su capi di abbigliamento;
• Fare il bagno o la doccia appena possibile dopo l’ arrivo al chiuso per trovare le zecche più facilmente;
• Effettuare una verifica pieno-corpo dopo aver trascorso del tempo all’aperto;
• Osservare la marcia/atteggiamenti degli animali domestici (per evitare l’ingresso di zecche veicolate dagli stessi negli ambienti domestici)

BIBLIOWEB:

B. S Pritt, P. S Mead, D. K Hoang Johnson, D. F Neitzel, L. B Respicio-Kingry, J. P Davis, E. Schiffman, L. M Sloan, M.E Schriefer, A. J Replogle, S. M Paskewitz, J. A Ray, J. Bjork, C. R Steward, A. Deedon, X. Lee, L. C Kingry, T. K Miller, M. A Feist, E. S Theel, R. Patel, C. L Irish, J. M Petersen – Identification of a novel pathogenic Borrelia species causing Lyme borreliosis with unusually high spirochaetaemia: a descriptive study Lancet Infect. Dis Pub Online: 05 February 2016 DOI:

http://dx.doi.org/10.1016/S1473-3099(15)00464-8

 http://www.cdc.gov/media/releases/2016/p0208-lyme-disease.html

http://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(15)00464-8/fulltext

http://www.mayoclinic.org/

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Giovanni Casiraghi

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