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Assicurazioni Sanitarie: persiste il disequilibrio economico del settore

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Assicurazioni Sanitarie: persiste il disequilibrio economico del settore
(Last Updated On: 29 agosto 2015)

Rapporto Ania. Il 70% dei contenziosi finisce nel nulla.
Ma i premi per i medici e i professionisti salgono del 10%.

L’Asl di Salerno sale alle cronache con un bando da cinquantadue milioni di euro per una polizza assicurativa triennale a copertura del rischio di responsabilità civile verso terzi e prestatori di lavoro.

Globalmente nel decennio il tasso di rischio – la frequenza di sinistri – è aumentato (sesta edizione del report di Marsh, Medmal Claims Italia): +4,8% ogni 100 medici, +2,7% ogni 100 posti letto e +7,2% ogni 1.000 ricoveri.
Nel dettaglio, parliamo di quasi 1 sinistro ogni 10 posti letto l’anno.
Il report ha analizzato le richieste di risarcimento danni di un decennio (2004–2013, campione di 89 strutture rappresentativo del territorio nazionale della sanità pubblica).
Segnala un lieve calo per il 2013.
Si tratta di sinistri o presunti tali, che “valgono oltre un miliardo e mezzo di euro in risarcimenti”, per un costo medio di quasi 60.000 euro a sinistro e che hanno fatto aumentare i valori assicurativi anche del 16,5% per i medici e del 13,4% per gli infermieri.

La sintesi dell’Ania (deducibile dal suo ultimo Rapporto annuale che analizza anche la situazione della Responsabilità Civile Sanitaria, pag.172-179) per le strutture ed i professionisti, riferita al 2013 evidenzia che i sinistri son scesi del 2,5% (ma quelli a carico dei professionisti salgono del 2,4%).
E i premi crescono mediamente del 3,8% con il boom di quelli stipulati dai professionisti che salgono del 10%.
Calano invece quelli delle Asl (- 5,5%).
Sempre nel rapporto, Ania sottolinea come mentre i sinistri relativi alle strutture sanitarie diminuiscono del 5,5%, quelli relativi alle polizze dei professionisti tornano ad aumentare nel 2013 (del 2,4%), dopo tre anni consecutivi di riduzione.
La stima dei premi per l’esercizio 2013 è di 564 milioni di euro, ripartiti al 50% tra le polizze sottoscritte dalle strutture sanitarie e quelle dei professionisti sanitari.
Il tasso annuo di crescita dei premi complessivi (periodo 2003-2013) è pari al 6,9% con variazioni significative nelle due tipologie (rispettivamente 4,1% /strutture sanitarie e 10,9% /professionisti).

Numero dei sinistri cosiddetti senza seguito (quelli che la compagnia di assicurazione chiude senza effettuare nessun pagamento).
Oltre i due terzi dei sinistri denunciati alle compagnie, per il totale della r.c. medica, vengono chiusi senza nessun pagamento (riferito alle generazioni più mature, 1994/ 2003), la percentuale è più elevata per i sinistri relativi alle strutture sanitarie (mediamente pari al 70%)che per i professionisti (60%).

Vengono sottolineati anche fenomeni di duplicazione di denunce per lo stesso sinistro, che ad esempio coinvolgono sia la struttura sia il personale medico (coinvolto singolarmente) e che sono poi chiuse senza seguito dalla compagnia in quanto riconducibili ad un unico sinistro per l’impresa assicurativa.
Per i premi aumentati del 3,8%, secondo ANIA son legati all’aumento (oltre il 10%) registrato dal volume premi relativo alle polizze dei professionisti, probabilmente anche a causa di una “rivisitazione” dei prezzi assicurativi (motivata dal persistente disequilibrio economico del settore).
Controtendenza i premi relativi alle strutture sanitarie (lieve contrazione -2,1% rispetto al 2012).

Ad esclusione delle rc auto, ANIA prevede per il 2015 che tutti i rami danni registrino variazioni positive: r.c. generale +3,0%, infortuni, e altri danni ai beni +1,5%, incendio e malattia +1,0%.

BIBLIOWEB:

https://italy.marsh.com/Settoredattività/Sanità.aspx

 http://www.ania.it/export/sites/default/it/pubblicazioni/rapporti-annuali/2015/LAssicurazione-Italiana-2014-2015.pdf

   In allegato la Documentazione relativa in formato PDF

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Giovanni Casiraghi

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