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La Glicata è inaffidabile in certi casi. Il crollo di un mito?

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La Glicata è inaffidabile in certi casi. Il crollo di un mito?
(Last Updated On: 11 giugno 2015)

Una rewiew pubblicata su diabetologia suggerisce che…

L’emoglobina glicata, potrebbe risultare altamente inaffidabile in alcune condizioni.
Uno studio appena pubblicato su Diabetologia, organo ufficiale della European Association for the Study of Diabetes , lancia un allarme sui risultati di glicata falsati dalla presenza di anemia, condizione molto frequente nella popolazione generale e in particolare tra le donne.
L’emoglobina glicata è sempre più utilizzata come uno dei criteri per la diagnosi di diabete.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’American Diabetes Association (ADA) raccomandano, infatti, di includere questo esame tra i criteri utilizzati per la diagnosi di diabete.
La review sistematica pubblicata da Emma English e da altri colleghi dell’Università di Nottingham (GB) su Diabetologia prende in esame quale potrebbe essere l’impatto di una condizione di anemia sul dosaggio dell’emoglobina glicata con particolare attenzione ai valori vicini al cut-off decisionale.
La review ha analizzato 544 studi dove erano presenti almeno una emoglobina glicata, una glicemia e un indice di anemia, pubblicati tra il 1990 e il 2014, riguardanti persone adulte (non in gravidanza), non diabetiche.
Tra tutti questi studi, ne sono stati selezionati 12, secondo i criteri di inclusione; la maggior parte di essi erano focalizzati sull’anemia da carenza di ferro.

Questo mastodontico studio ha concluso che la carenza di ferro, in presenza o meno di anemia, porterebbe ad un falso aumento dei valori di emoglobina glicata rispetto ai controlli, senza un corrispettivo aumento dei livelli di glicemia.
Al contrario, altre forme di anemia, non ferro priva, possono determinare livelli di glicata più bassi del reale.
Tutto ciò rende di fatto inattendibile, in questi soggetti, la diagnosi di diabete se basata sul solo dato della glicata.

Emma English dichiara: “L’emoglobina glicata può essere influenzata dal deficit di ferro e dall’anemia da carenza marziale, che possono dare uno pseudo-aumento dei suoi valori; questo può indurre in confusione se per la diagnosi di diabete ci si basa solo su questo criterio.
Sono necessari tuttavia ulteriori studi per confermare questo dato e per individuare il tipo e il grado di anemia in grado di impattare significativamente sull’affidabilità della glicata come criterio diagnostico.”

E in attesa di approfondire l’argomento e sentire altri pareri, gli autori ci lasciano una serie di raccomandazioni:
• Durante il monitoraggio di un soggetto con diabete, in presenza di risultati contrastanti tra emoglobina glicata e glicemie, occorre valutare la possibile presenza di un’anemia o di un deficit di ferro
• La carenza marziale, come anche l’anemia da carenza marziale, possono influenzare i valori di glicata e questa è una condizione molto rilevante e frequente tra le donne in età fertile.
• In presenza di anemia, è opportuno correggere la situazione patologica(ad esempio somministrando al paziente ferro), prima di utilizzare la glicata come criterio di diagnosi di diabete o di monitoraggio del compenso metabolico.

BIBLIOWEB:

E. English, I.Iris, G.Smitk, K. Dhatariya E.S.Kilpatrik W. Garry John – The effect of anaemia and abnormalities of erythrocyte indices on HbA1c analysis: a systematic rewiew – Diabetologia DOI 10.1007/s00125-015-3599-3

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Giuseppe Catanoso

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