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Diagnostica Proteica, MICI ed altre novità

(Last Updated On: 24 maggio 2015)

Un costante aggiornamento professionale sulla diagnostica di laboratorio delle proteine seriche è uno degli obiettivi di ogni buon laboratorista.
Affrontare l’argomento dal punto di vista delle tecnologie analitiche, la rivisitazione di bibliografia significativa, quanto di nuovo (e di antico) c’è da sapere è stato il compito (e il merito) del corso svoltosi a Desenzano del Garda il 10-11 aprile 2015 (Attualità e prospettive nella diagnostica proteica).

L’approfondimento diagnostico delle MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (MICI), patologie caratterizzate da una infiammazione cronica della mucosa della parete intestinale, a patogenesi autoimmune è il tema trattato in maniera accattivante dall’Amica e Collega Maria Grazia Alessio (Laboratorio Analisi Chimico Cliniche Dipartimento di Patologia Clinica AO Papa Giovanni XXIII° – Bergamo) che con squisita cortesia ci ha permesso la pubblicazione della sua fatica.

Scopriamo così che sono in costante crescita in tutta Europa: nei bambini italiani l’incremento è stato di 10 volte tra il 1979 e il 2002.
Per questo motivo conoscere i marker fecali (Calprotectina e Lattoferrina in primis) dotati di maggior specificità rispetto ai marker tradizionali di infiammazione (VES-PCR) diventa strategico.

Il vantaggio è legato al fatto che misurano l’entità dell’infiammazione direttamente nell’organo bersaglio, con minor invasività per la raccolta del campione e possibilità di controlli frequenti e seriati, specie nei soggetti in età pediatrica.

I dati consolidati della letteratura mostrano come il dosaggio delle proteine fecali, in particolare calprotectina e lattoferrina, abbiano provata utilità per :
discriminare tra IBD e IBS
escludere la presenza di processi infiammatori a carico dell’intestino con elevata probabilità (ruolo sostitutivo dell’esame endoscopico)
monitorare la risposta alla terapia nelle IBD
predire le recidive nelle IBD