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Approccio proattivo in microbiologia

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Approccio proattivo in microbiologia
(Last Updated On: 23 marzo 2015)

Nella maggior parte dei casi il domani è fatto di oggi (Peter Drucker). 

Questa massima si applica ad un modo di pensare ed essere, la cosiddetta “chiave proattiva”.

I soggetti che operano seguendo questo modello fanno cose che eliminano la necessità di reagire, prendendo decisioni che risolvono subito il problema alle radici.

Parlare di infezioni, specie quelle farmaco resistenti, sta diventando un tema di allarmante novità: al 5° Congresso Internazionale Amit, Argomenti di malattie infettive, promosso dalla Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) è stato lanciato l’ennesimo allarme per le case di riposo “Un antibiotico su due inefficace”.
Con buona pace dell’assistenza agli anziani.
L’insorgenza di una complicanza infettiva comporta costi in termine di salute ed economici che non possono non allarmare.

Ma abbiamo parlato di comportamenti proattivi e quindi anche noi festeggiamo Michele Schinella ed i suoi collaboratori.
Si, perché possiamo parlare di anni ed anni di notizie microbiologiche del suo territorio.
Perché Michele diffonde da tre lustri lo “stato dell’arte” a tutte le strutture che utilizzano il laboratorio di Rovereto ed anche molti di noi hanno avuto l’opportunità di leggerlo.

L’Osservatorio Microbiologico compie quindi 15 anni: dallo studio pilota al coinvolgimento di tutte le UO della struttura ospedaliera e delle RSA ne abbiamo seguito l’evoluzione.

Nel settembre 1999 è stato pubblicato il primo numero del bollettino “L’Osservatorio Microbiologico” che proponeva la percentuale di sensibilità agli antibiotici dei ceppi batterici di più frequente isolamento, distinta per reparto di provenienza e tipo di materiale.

Negli anni successivi, sulla base delle informazioni riguardanti i dati anagrafici del paziente, la data di ricovero, la tipologia del campione, le caratteristiche microbiologiche del germe e la sua antibiotico sensibilità, sono stati definiti gli algoritmi tutt’ora utilizzati per la sorveglianza delle infezioni nosocomiali e degli alert microrganism.

Una comunicazione di qualità sicuramente, ed un’altra considerazione “si può fare”.

BIBILIOGRAFIA:
M. Schinella, P. Gualdi, M. Vizzini – L’osservatorio Microbiologico -1999/2014, Laboratorio di chimica clinica e Microbiologia Ospedale di Rovereto (Tn)

   In allegato la Documentazione relativa in formato PDF

 

Click per visualizzare la Documentazione

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Antonio Conti

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