I degenti nelle Unità di terapia intensiva (UTI) presentano il rischio più elevato di contrarre infezioni correlate all’assistenza (ICA), da 5 a 10 volte superiore rispetto a quello di persone ricoverate in altri reparti ospedalieri (1-3).
Nell’ambito di due successivi Progetti finanziati dal Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della salute e coordinati dall’Agenzia sanitaria e sociale regionale dell’Emilia-Romagna (ASSR-RER) (Progetto “INF-OSS).
Prevenzione e controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria”, e Progetto “Sicurezza del paziente: il rischio infettivo”), a partire dal 2006 In Italia, si è perseguito l’obiettivo di dare vita ad un unico archivio nazionale di sorveglianza delle infezioni in terapia intensiva (Sistema nazionale di sorveglianza delle infezioni in terapia intensiva – SITIN).
I dati raccolti all’interno di SITIN provengono da tre diversi sistemi nazionali di sorveglianza delle infezioni in UTI (con obiettivi, caratteristiche generali e dimensioni differenti):
• GiViTI, il progetto del Gruppo italiano per la valutazione degli interventi in terapia intensiva, mira alla valutazione degli interventi diagnostico-terapeutici e preventivi in UTI, e coinvolge, nel suo insieme, la maggioranza delle UTI italiane, distribuite su tutto il territorio nazionale. All’interno di questo grande progetto, una sezione è dedicata specificamente alla sorveglianza delle infezioni a cui hanno aderito 106 UTI nel 2009, 91 nel 2010, 74 nel 2011 e 116 nel 2012. La raccolta dati avviene durante tutto l’arco dell’anno e per la partecipazione allo studio è necessario che il reparto fornisca dati per almeno 3 mesi consecutivi
• SPIN-UTI il progetto di Sorveglianza attiva prospettica delle infezioni nosocomiali nelle Unità di terapia intensiva del Gruppo italiano studio igiene ospedaliera (GISIO) della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) è specificamente mirato alla sorveglianza delle infezioni nelle Unità di terapia intensiva e ha coinvolto nel 2009 23 UTI, 25 nel 2010, 24 nel 2011 e 23 nel 2012. Le Unità operative partecipanti sono distribuite su tutto il territorio nazionale (6-7). I dati vengono raccolti per la durata di 3 mesi consecutivi ogni anno.
• SITIER e il progetto di Sorveglianza delle infezioni in terapia intensiva dell’Emilia-Romagna. Il Progetto SITIER, coordinato dall’Area di programma Rischio infettivo dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale dell’Emilia-Romagna, è dedicato, come SPIN-UTI, alla sola sorveglianza delle infezioni in UTI, e raccoglie dati da alcuni reparti della regione (8). La sorveglianza viene condotta durante tutto l’anno solare.
Le finalità di questo sistema di sorveglianza sono di tre differenti livelli:
• armonizzare le informazioni rilevate dai diversi studi collaborativi;
• fornire dati all’archivio nazionale; i dati sono poi trasmessi allo European Center for Disease Control and Prevention (ECDC), permettendo così di assolvere al debito informativo dell’Italia con l’Europa, nell’ambito del sistema di sorveglianza europeo HAIICU;
• favorire l’analisi dei dati all’interno dei singoli centri e permettere il confronto fra i centri.
In questo documento vengono presentati i dati raccolti negli anni 2011 e 2012; viene inoltre effettuato un sintetico confronto con quanto osservato nel 2009-2010, oggetto del precedente Rapporto pubblicato nel 2013.
BIBLIO
Sorveglianza nazionale delle infezioni in terapia intensiva (Progetto SITIN) Rapporto 2011-2012
In allegato la Documentazione relativa in formato PDF
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