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La corruzione in Sanità vale il 5% (5,6 miliardi l’anno).

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La corruzione in Sanità vale il 5% (5,6 miliardi l’anno).
(Last Updated On: 27 aprile 2014)

«La corruzione in sanità è un virus che si evolve e si adatta continuamente», (Taryn Vian – Boston University, guru mondiale della corruzione in sanità).

Le stime della Guardia di Finanza di malversazioni e truffe nelle asl da 1 miliardo di euro di danni erariali all’anno (vedi Relazione) sono una parte di quel che non va nella sanità pubblica. I costi della corruzione nel SSN sono almeno cinque volte tanto. Un buco nero grande almeno 5,6 miliardi di euro, il 5% dell’intera spesa pubblica per la salute. l’ultimissima stima che arriva da uno studio di due economisti delle Università romane Sacro Cuore e Tor Vergata. (vedi il libro bianco sulla corruzione in sanità) .

Stime che in altri rapporti internazionali vengono associati a fattori di “corruzione” di tutti i sistemi sanitari sono: nomine, procurement, negligenza, incompetenza, prezzi gonfiati e comparaggio, rimborsi non dovuti, erogazione di servizi medici. Secondo lo studio in Italia ci segnaliamo per l’estrema variabilità delle spese e per determinate categorie di spesa, diverse nelle diverse regioni.

Ma torniamo alla relazione della GdF:

A) nel primo comparto, sono segnalate violazioni che assumono contenuti e caratteri molto diversificati:

• false autocertificazioni redatte da privati per ottenere prestazioni sanitarie in regime di esenzione non dovuta;
• attestazione di falsi ricoveri
o tipologia (day hospital invece di intervento ambulatoriale; interventi di chirurgia estetica fatti passare per gravi patologie);

• iperprescrizione di farmaci
da parte di medici che prescrivono medicinali al di sopra della media degli stessi farmaci prescritti da tutti gli altri medici di medicina generale di base convenzionati con il Servizio sanitario nazionale e facenti capo alla medesima Asl;

• fraudolento frazionamento dei periodi di lungodegenza
che superano il limite massimo di durata del ricovero rimborsato dal SSN, commessi dalle strutture sanitarie erogatrici di servizi di assistenza ospedaliera e ambulatoriale a carico del Servizio Sanitario Regionale,  “frazionando” ricoveri che, in realtà, erano da considerarsi ‘continuativi’;

• finti ricoveri eseguiti in regime d’emergenza
da case di cura private che non risultavano abilitate per l’emergenza sanitaria;

• maggiori rimborsi
ottenuti da numerosi medici di base (con la complicità di funzionari sanitari), mediante l’inserimento nell’elenco dei propri pazienti di persone emigrate all’estero o decedute.

B) Il secondo comparto è legato al contrasto dell’ inefficienze nelle procedure di gestione della spesa da parte delle Aziende Sanitarie Locali e riguarda, in sintesi, “la disapplicazione dei precetti contenuti nella normativa di settore, in materia di contenimento della spesa sanitaria, che  determina l’imponente disavanzo nel bilancio delle aziende sanitarie.

Magari non ci solleverà dalle preoccupazioni, ma forse ascoltare e prendere appunti potrebbe servire a chi prepara tagli prossimi venturi.

 

   In allegato le relative Documentazioni in formato PDF

 

Documentazione: Relazione GdF

Documentazione: Il libro bianco sulla corruzione in Sanità 

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Giovanni Casiraghi

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