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EMERGENCYtaly

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EMERGENCYtaly
(Last Updated On: 31 maggio 2013) 

Qualche volta si parla di “Indicatori” per orientarsi e trarre delle “evidenze” anche in campo sanitario. L’annuncio di Emergency dell’apertura di propri ambulatori in Italia per assistere italiani in difficoltà economiche tagliati fuori dall’assistenza sanitaria pubblica penso possa essere considerato un “indicatore improprio” ma estremamente significativo.

Non posso non pensare a Fabrizio De Andrè:

“Da bambino volevo guarire i ciliegi /quando rossi di frutti li credevo feriti/ la salute per me li aveva lasciati /coi fiori di neve che avevan perduti.

Un sogno, fu un sogno ma non durò poco /per questo giurai che avrei fatto il dottore…

E quando dottore lo fui finalmente /non volli tradire il bambino per l’uomo /e vennero in tanti e si chiamavano “gente” /ciliegi malati in ogni stagione. /E i colleghi d’accordo i colleghi contenti /nel leggermi in cuore tanta voglia d’amare /mi spedirono il meglio dei loro clienti /con la diagnosi in faccia e per tutti era uguale: /ammalato di fame incapace a pagare. 

La Poesia – Canzone di Fabrizio sembra completarsi “per chi non ha reddito per curarsi”, nella carità. Il diritto fallisce, il reddito discrimina, la carità pietosamente soccorre. Emergency ci tenta e chiede di sottoscrivere il 5 per mille e una raccolta fondi straordinaria per offrire cure gratuite a italiani e stranieri. Qui, in Italia. Come alle mense della Caritas. “Aiuti umanitari”.

La carità di Emergency è la contraddizione storica che smaschera la malafede: non è più “un diritto” come detto nell’art.32 della Costituzione, non è più tra i compiti dello Stato, non è più una condizione di cittadinanza, ma diventa una transazione economica per chi può e un gesto di beneficenza per chi non può.

Ivan Cavicchi lo sottolinea con una considerazione: “da quel che vedo la tendenza è quella di contrapporre la sussidiarietà alla solidarietà fino a teorizzare il “welfare di comunità”. Non scherziamo…la sussidiarietà è obbligatoria per produrre salute in una comunità…ma quando si tratta di curare ci vuole la solidarietà perché curare costa e perché i più bisognosi di cure rischiano con la sussidiarietà di passare dalla solidarietà alla carità.

Nella Sanità è curioso il fatto che se ne occupano Gino Strada o le inchieste di Riccardo Iacona con “Presa diretta” dei “problemi della sanità” … anche se di drammi si tratta.

La maggior parte di noi fa finta di niente. Ma se crediamo davvero nella sanità pubblica tocca anche a noi denunciare i rischi che stiamo correndo. Non ci possiamo permettere di essere indifferenti. Dobbiamo costruire una opinione sociale sul problema della sanità a partire da un programma di riforme per il diritto alla salute, “Un diritto, una sanità”, lo slogan.

E per sottolineare cosa ha fatto EMERGENCY nel mondo riportiamo più sotto un reportage di Giuseppe Nubile, il collega laboratorista che ha girato le sedi di Emergency per dotare di laboratori gli ospedali di Gino Strada. Con Docemus Nubile cerca di fornire le risorse e le competenze di settore.

   In allegato presentazione PPT-FlipBook


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Paolo Paparella

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