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Sostanze pericolose sul lavoro: serve revisione

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Sostanze pericolose sul lavoro: serve revisione
(Last Updated On: 16 luglio 2022)

Approvato l’accordo informale dei deputati Ue nel dicembre 2021

Lenuove tecnologie, i settori in espansione e i cambiamenti nell’organizzazione del lavoro, possono comportare un maggiore rischio di danni dovuti ad agenti biologici o chimici. Nel settore ambientale, per esempio, le innovazioni possono comportare pericoli scarsamente compresi. Sempre più lavoratori sono esposti a sostanze dannose nel settore dei servizi, quali l’assistenza a domicilio e la gestione dei rifiuti, con esposizioni molto varie ma con bassa consapevolezza dei rischi connessi.

E’ fondamentale che i datori di lavoro e i lavoratori capiscano i rischi potenziali ed adottino azioni preventive. In Europa servono norme più severe per contrastare l’uso delle sostanze pericolose sul lavoro. Arriva dal Parlamento europeo il disco verde per l’aggiornamento delle norme per limitare l’esposizione dei lavoratori alle sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche. I deputati hanno approvato l’accordo informale, raggiunto nel dicembre 2021, con i governi del Ue. Una novità che punta a rafforzare la protezione dei lavoratori, stabilendo dei limiti di esposizione nei luoghi di lavoro di tutta l’Unione.

I deputati hanno ottenuto l’inclusione, per la prima volta, delle sostanze reprotossiche nel campo di applicazione della direttiva. Tali composti sono dannosi per la riproduzione, causando una fertilità ridotta o l’infertilità. Hanno anche ottenuto che gli operatori sanitari che si occupano di medicinali pericolosi (HMP – Hazardous Medicinal Products), metà dei quali risultano reprotossici, dovranno ricevere una formazione adeguata per maneggiare tali sostanze in modo sicuro.

Nel testo, si chiede inoltre alla Commissione di elaborare una definizione e di stabilire un elenco indicativo dei medicinali pericolosi e delle linee guida sulla preparazione, la somministrazione e lo smaltimento, in particolare per gli ospedali, entro la fine del 2022. I numeri parlano di 12,7 milioni di lavoratori in Europa, di cui 7,3 milioni di infermieri “potenzialmente” esposti agli HMP.

Tutti i soggetti coinvolti nella gestione di sostanze pericolose negli ambienti di lavoro, devono essere consapevoli del quadro normativo del UE. La legislazione, in materia di SSL, è destinata a proteggere i lavoratori dai rischi per la sicurezza e la salute in generale e dalle sostanze pericolose sul luogo di lavoro (ad esempio le direttive sugli agenti chimici, sui cancerogeni e sui valori limite).

Essa impone ai datori di lavoro di effettuare una valutazione dei rischi sul luogo di lavoro, per salvaguardare la sicurezza e la salute, compresi quelli derivanti da sostanze pericolose e di stabilire adeguate misure di protezione e prevenzione. L’obiettivo è garantire che i rischi siano affrontati alla fonte e la priorità sia quella di adottare misure collettive, ossia che proteggano una categoria di lavoratori in modo sistematico.

La legislazione REACH e il regolamento CLP impongono ai fabbricanti ed ai fornitori di prodotti chimici di garantire che siano fornite etichette standardizzate, pittogrammi di pericolo e schede di dati sulla sicurezza. Questi materiali forniscono informazioni sulle proprietà delle sostanze e sui relativi pericoli, nonché indicazioni sulla conservazione, manipolazione e prevenzione dei rischi. Altri regolamenti e linee guida riguardano aspetti specifici, quali la fabbricazione, la fornitura, il trasporto e l’etichettatura di sostanze pericolose e spesso sono pertinenti anche per gli ambienti di lavoro.

Le norme del UE in materia di sicurezza e salute sul lavoro, sono state recepite a livello nazionale, tuttavia gli Stati membri sono autorizzati ad integrare le disposizioni con norme ulteriori o più severe, volte alla protezione dei lavoratori. È dunque importante che le imprese verifichino la legislazione specifica in ciascun paese corrispondente.

Le sostanze tossiche sono nel “mirino” del Ue. Nel 2015 il 17% dei lavoratori ha riferito di essere esposto a prodotti o sostanze chimiche, per almeno un quarto del proprio tempo lavorativo, percentuale praticamente invariata rispetto al 2000. Il 15% ha riferito di respirare fumi, polveri o pulviscolo sul lavoro. Alcune sostanze altamente pericolose (amianto o i policlorobifenili – PCB) sono ormai vietate e rigorosamente controllate. Altre matrici potenzialmente pericolose sono però ancora largamente impiegate ed è stata adottata una legislazione per far sì che i rischi ad esse correlati, vengano gestiti adeguatamente.

La nuova normativa stabilisce dei limiti di esposizione professionale per i composti di acrilonitrile e di nichel e rivedono al ribasso il valore limite per il benzene. La Commissione dovrà presentare un piano d’azione sui limiti di esposizione professionale, per 25 composti o gruppi di sostanze, entro la fine del 2022. I co-legislatori europei chiedono alla Commissione a di avviare, nell’anno in corso, una procedura per ridurre i limiti di esposizione professionale per la polvere di silice cristallina, la cui esposizione causa effetti gravi e invalidanti, come il cancro ai polmoni e la silicosi.

Al fine di proteggere i lavoratori dalle sostanze pericolose, il primo passo è effettuare una valutazione dei rischi. Successivamente è necessario attuare le misure volte a rimuovere o ridurre i rischi nei limiti del possibile. Infine, occorre monitorare regolarmente la situazione, nonché riesaminare l’efficacia delle azioni intraprese. Ai sensi della legge, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI) costituisce l’ultima misura, nel caso in cui l’esposizione non possa essere adeguatamente controllata con altri mezzi.

Gli Stati membri e l’EU-OSHA hanno sviluppato una serie di modelli, al fine di aiutare le piccole e medie imprese ad effettuare la valutazione del rischio. Lo strumento elettronico fornisce ai datori di lavoro il supporto e la consulenza necessari per gestire, in modo efficace, le sostanze pericolose nell’ambiente di lavoro. Una banca dati di strumenti e orientamenti contiene misure pratiche per gli ambienti di lavoro, quali informative sulla valutazione dei rischi e su come sostituire o eliminare l’uso di sostanze pericolose, esempi di casi concreti ed una serie di strumenti.

Per saperne di più basta visitare la pagina OSH-wiki, dedicata agli strumenti di gestione del rischio in relazione alle sostanze pericolose. I datori di lavoro devono inoltre tener conto delle fasce vulnerabili, quali i giovani lavoratori, le donne gestanti o che allattano, per le quali la legge richiede una protezione particolare. Altri gruppi di lavoratori, come i migranti, il personale non qualificato o inesperto e gli appaltatori, come gli addetti alle pulizie necessitano di particolari misure di prevenzione.

La legislazione europea, relativa alla tutela dei lavoratori, stabilisce una gerarchia di misure che i datori di lavoro devono intraprendere al fine di controllare il rischio rappresentato dalle sostanze pericolose. L’eliminazione e la sostituzione sono le misure di controllo prioritarie. Laddove possibile, bisogna eliminare l’uso delle sostanze pericolose, modificando il processo o il prodotto in cui la sostanza viene utilizzata. Se l’eliminazione della sostanza non è possibile è bene sostituirla con una non dannosa o meno pericolosa.

Nei casi in cui non si possa intervenire modificando una sostanza o un processo, l’esposizione può essere prevenuta o ridotta, tramite l’adozione di soluzioni tecniche e organizzative, per esempio: controllo delle emissioni alla fonte (sistema chiuso o impianti di ventilazione locale), riduzione del numero di lavoratori esposti alla sostanza pericolosa, associata ad una minore durata e intensità dell’esposizione. Per una serie di sostanze pericolose, la UE e gli Stati membri hanno fissato limiti di esposizione professionale (OEL) che devono essere rispettati.

I valori limite OEL sono vincolanti e indicativi (nel senso che esplicitano l’obiettivo da raggiungere). Sono altresì stabiliti nelle direttive europee, in materia di SSL. Tali valori per le sostanze pericolose sono dati importanti per la valutazione e la gestione dei rischi. La maggior parte degli Stati membri della UE crea i propri OEL nazionali, che, di solito, comprendono un maggior numero di sostanze rispetto alle direttive europee. Tuttavia, gli OEL sono stati fissati solo per un numero limitato di composti attualmente utilizzati negli ambienti di lavoro.

Le sostanze tossiche sono indicate da un apposito pittogramma e l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro ha realizzato infografiche dedicate ed un cartone animato (Napo), per richiamare l’attenzione sui prodotti chimici!

BIBLIOWEB:

Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro – CLP https://osha.europa.eu/it/themes/dangerous-substances/clp-classification-labelling-and-packaging-of-substances-and-mixtures
EU-OSHA Sostanze Pericolose https://osha.europa.eu/it/themes/dangerous-substances
Come gestire le sostanze pericolose https://osha.europa.eu/it/tools-and-publications/infographics/how-to-manage-dangerous-substances/how-to-manage-dangerous-substances-infographic?lan=it
Guarda “Napo in… Attenzione ai prodotti chimici!” su http://www.napofilm.net/it/napos-films/chemicals
Sostanze pericolose classificate tossiche  (PDF)
Sicurezza… Sicurezza https://newmicro.altervista.org/?p=8814
Sicurezza Virtuale https://newmicro.altervista.org/?p=8789
La Ripresa in due mosse https://newmicro.altervista.org/?p=8506
Quanto vale la Qualità? https://newmicro.altervista.org/?p=7711
Covid 19: infortunio sul lavoro https://newmicro.altervista.org/?p=7639
Emergenza Covid-19: UNI per noi https://newmicro.altervista.org/?p=7184
Problemi di etichetta http://amicimedlab.altervista.org/?p=6822
Patient Safety & Farmaci https://newmicro.altervista.org/?p=6813
Patient Safety https://newmicro.altervista.org/?p=6744
La nuova norma ISO 45001 https://newmicro.altervista.org/?p=3994
Sicurezza sul lavoro in Sanità https://newmicro.altervista.org/?p=3411

 COVID: Sostegno al rientro dei lavoratori: punti salienti / Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro – CLP: sostanze pericolose classificate tossiche ed altra documentazione, 2022 (PDF)

Un Click per Leggere

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