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Monkeypox -Vaiolo delle scimmie

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Monkeypox -Vaiolo delle scimmie
(Last Updated On: 26 maggio 2022)

Primi casi in Italia isolati allo Spallanzani di Roma. Cos’è, come ci si infetta e come si cura

Dopo il Covid, l’atteggiamento verso qualsiasi virus è l’allarme. Un noto proverbio sentenzia: “chi si è scottato con l’acqua calda, ha paura anche di quella fredda”. A quarant’anni (1980) dall’eradicazione (nelle sue forme major e minor di SmallPox) il vaiolo (una malattia vecchia di mille anni, legata a Ramses V ed alla sua mummia del XII secolo a.C.), torna a far parlare di sé: un suo parente prossimo, il vaiolo delle scimmie, detto MonkeyPox (MPV), comincia ad imperversare nel mondo!

L’attuale nuovo “dramma” sanitario è una zoonosi non nuova causata da un virus (genere Orthopoxvirus) della stessa famiglia (la Poxviridae) del vaiolo-smallpox, ma che se ne differenzia largamente per la minore gravità e diffusività. Il serbatoio animale è costituito da primati e piccoli roditori, presenti prevalentemente in Africa.

L’infezione si trasmette dall’animale all’uomo attraverso la saliva ed altri fluidi dell’animale o il contatto diretto. L’accumularsi di contagi in persone che non hanno avuto contatti con animali infetti, sottolinea però il possibile contagio interumano. Si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee: vescicole, pustole, piccole croste. La malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane, con adeguato riposo e senza terapie specifiche; possono venir somministrati degli antivirali solo quando necessari.

Il periodo di incubazione (intervallo dall’infezione all’esordio dei sintomi) è generalmente compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 2. La linfoadenopatia è una caratteristica distintiva del vaiolo delle scimmie rispetto a più note malattie esantematiche che inizialmente possono apparire simili (varicella, morbillo). Il tasso di mortalità varia dallo 0 al 11 % nella popolazione generale ed è più alto tra i bambini piccoli. Negli ultimi tempi, si è attestato attorno al 3-6%.

L’eruzione cutanea di solito inizia entro 1-3 giorni dalla comparsa della febbre. Tende ad essere più concentrata sul viso e sulle estremità, piuttosto che sul tronco. Colpisce il viso (nel 95% dei casi), l’area palmare delle mani e la pianta dei piedi (nel 75% dei casi). Colpiscono anche le mucose orali (nel 70%), i genitali (30%) e le congiuntive (20%), oltre alla cornea. L’eruzione cutanea evolve, in sequenza, da macule (lesioni con una base piatta), a papule (manifestazioni solide leggermente rialzate), vescicole (formazioni piene di liquido trasparente), pustole (con liquido giallastro) e croste che si seccano e cadono. Il numero varia da poche a diverse migliaia. Nei casi più gravi, le lesioni possono fondersi, fino a produrre il distacco di ampie sezioni di pelle.

Il primo caso umano di vaiolo delle scimmie è stato registrato nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo, durante un periodo di sforzi intensificati per eliminare il vaiolo vero e proprio. Da allora è stato segnalato negli esseri umani in vari paesi dell’Africa centrale e occidentale. Si può trasmettere attraverso droplets, contatto con fluidi corporei o con lesioni cutanee.

L‘infezione è relativamente infrequente nell’uomo e comunque fuori dall’Africa, ma sono stati riportati casi sporadici ed anche un’epidemia in USA nel 2003, in seguito all’importazione dal continente africano di animali non adeguatamente controllati sotto il profilo sanitario. Per l’attuale focolaio, il primo caso è stato segnalato dall’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) il 7 maggio. Il 14 maggio 2022 sono stati identificati altri due episodi nel Regno Unito, entrambi residenti nella stessa famiglia, ma senza una storia recente di viaggi e nessun contatto con il caso già segnalato. Attualmente, sono stati notificate infezioni in Portogallo (14 confermati e 20 sospetti), Spagna (36), UK (20) e Italia (6), Belgio (2), Francia (1), Germania (1) e Svezia (1).

Il vaccino antivaioloso non è più utilizzato su larga scala, pur essendo sempre prodotto con il nome di Imvanex. Essendo questo farmaco utile contro il MPV, la sua somministrazione è indicata per coloro che possono essere esposti al virus per motivi professionali, quando disponibile.  Il eCDC consiglia di prendere in considerazione la vaccinazione dei contatti ad alto rischio. È possibile che le persone non vaccinate contro il vaiolo (pratica abolita in Italia nel 1981), siano a maggior rischio di infezione per l’assenza di anticorpi che, per la reattività crociata tra virus del vaiolo e del “monkeypox”, possono essere efficaci a contrastare anche questa nuova/vecchia virosi.

Sempre l’ECDC inquadra alcune caratteristiche: “per la prima volta sembrano accertate catene di trasmissione in Europa senza collegamenti con l’Africa” rappresentano anche i primi episodi al mondo tra gli MSM (maschi che fanno sesso con maschi). Il vaiolo delle scimmie non è stato precedentemente descritto come un’infezione a trasmissione sessuale, sebbene possa essere trasmessa per contatto diretto durante il sesso. Anche il contatto con indumenti o biancheria usati da una persona che ha il vaiolo delle scimmie può essere fonte di contagio!

L’ECDC ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa l’ISS, che ha impegnato una task force composta da esperti del settore ed ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse, al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale.

In Italia il primo annuncio è stato dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che ha comunicato al Ministro Speranza l’isolamento, presso lo Spallanzani, con tecnica di sequenziamento per il gene dell’emoagglutinina HA. E’ stato il primo caso a livello nazionale. Attualmente l’ospedale segue 4 casi, 3 in regime di ricovero ed uno in isolamento domiciliare. Il Ministero della salute ha attivato i suoi canali istituzionali tra cui l’ISS, lanciando il “warning”.

La situazione è costantemente monitorata. Un quinto caso, “toscano”, riguarda un uomo di 32 anni, risultato positivo al vaiolo delle scimmie dopo essere tornato da una vacanza alle Canarie (come i casi dello Spallanzani) ed è ricoverato presso il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale San Donato di Arezzo. Il sesto caso, “lombardo”, è stato confermato dal laboratorio di microbiologia clinica dell’Ospedale Sacco di Milano. La Regione (attraverso i servizi di Welfare-Sanità) ha attivato il Contact Tracing.

A livello nazionale prosegue l’indagine epidemiologica. Sono stati messi a disposizione i migliori professionisti, i cosiddetti cacciatori di virus, che stanno ricostruendo tutto l’albero dei contatti. Sono già stati isolati i primi contatti stretti, grazie a precise indicazioni e prescrizioni. Non sarà fornita a nessuno alcuna indicazione né di luogo né nominativa, nel massimo rispetto della privacy, al fine di favorire la collaborazione. L’Istituto Spallanzani su questo ha “una grandissima esperienza e avrà a disposizione il sostegno di tutte le nostre aziende sanitarie locali”.

Test Laboratorio. La PCR (reazione polimerasica a catena) è il metodo di scelta per accuratezza e precisione. I campioni diagnostici ottimali provengono da lesioni cutanee: il fluido di vescicole, pustole o croste secche. La biopsia è un’opzione. I materiali devono essere conservati in una provetta sterile e asciutta (senza mezzi di trasporto per virus) e mantenuti al freddo. Per il vaiolo il livello di biosicurezza richiesto è il BSL 4.

BIBLIOWEB:

Videomessaggio del Prof. Rezza G. https://youtu.be/f2By0LgkyYY
Rohde RE. What Is Monkeypox, the Virus Infecting People in the U.S. and Europe? Scientific American Conversation 5-2022 https://www.scientificamerican.com/article/what-is-monkeypox-the-virus-infecting-people-in-the-u-s-and-europe/#:~:text=Monkeypox%20is%20caused%20by%20the,play%20a%20part%20in%20transmission
Sito Ministero della Salute https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5907
Sito CDC https://www.cdc.gov/poxvirus/monkeypox/index.html
Sito OMS https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/monkeypox
Sito ECDC https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/risk-assessment-monkeypox-multi-country-outbreak
Casiraghi G, Sartor A: Breve storia di uomini, donne e vaccini (vedi FlipBook allegato) http://www.amicimedlab.it/legislazione/cassazione/HZBIS/index.html#p=1
Upgrade Vaccini https://newmicro.altervista.org/?p=8307
Vaccini. Risposta immunitaria, difetti https://newmicro.altervista.org/?p=7514
WAAW “One health” WAAD https://newmicro.altervista.org/?p=5037
In Memory of “D.A.” https://newmicro.altervista.org/?p=1395

 Ministero della Salute: Casi di vaiolo delle scimmie. Aggiornamento sulla situazione epidemiologica e indicazioni per la segnalazione, il tracciamento dei contatti e la gestione dei casi. 25/05/2022 (PDF)

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Sandro Pierdomenico

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