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OCSE Focus Pandemia

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OCSE Focus Pandemia
(Last Updated On: 4 dicembre 2021)

Health at a Glance 2021 – l’impronta Covid

Contestualizzare le problematiche generali verificatesi in un anno serve ad avere una visione della realtà più comprensibile. E’ quanto viene realizzato dall’Organizzazione internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo (OCSE) che ha pubblicato il nuovo report ”Health at a Glance, 2021”. Analizza l’andamento della salute nei 38 paesi aderenti. Fotografa lo status della sanità e quest’anno si focalizza soprattutto sull’impatto della pandemia.

Il Covid-19 ha generato enormi costi umani, sociali ed economici e ha rivelato le fragilità sottostanti di molti sistemi sanitari nel resistere agli shock. La pandemia ha mietuto milioni di vittime e molte altre hanno sofferto di problemi di salute, come conseguenza diretta o indiretta del virus. Ha esercitato un’enorme pressione sui servizi sanitari, che spesso erano già sovraccarichi.

L’Italia il 19 novembre ha assunto la Presidenza 2022 del Comitato direttivo dell’Agenda per la  Sicurezza Sanitaria  Globale  (Global  Health  Security  Agenda  –  GHSA), istituita nel febbraio 2014 in risposta alla minaccia globale che le malattie infettive costituiscono nel nostro mondo, sempre più interconnesso.

La pandemia ha dimostrato che una spesa sanitaria efficace è un investimento, non un costo da contenere: sistemi sanitari più forti e resilienti proteggono sia le popolazioni che le economie. Nel futuro, sarà imperativo rafforzare la resilienza e la preparazione delle organizzazioni sanitarie. Segnali incoraggianti indicano il potenziale per un cambiamento sistemico, con progressi nella modalità digitale ed una migliore assistenza integrata.

Quest’anno il report si focalizza sulla pandemia, ma getta uno sguardo alla fase post pandemica. Avverte che “la spesa sanitaria aggiuntiva ed il debito correlato al Covid” peseranno intensamente sui budget e richiederanno un attento esame. La spesa sanitaria continua a concentrarsi prevalentemente sulle cure piuttosto che sulla prevenzione delle malattie e sulla promozione della salute.  Si spende molto di più negli ospedali che nell’assistenza sanitaria di base.

Italia. La scheda dedicata nel Report al nostro paese sottolinea che l’aspettativa di vita è diminuita di oltre un anno (1,2 anni), da 83,6 anni nel 2019 a 82,4 anni nel 2020, rispetto ad una riduzione media di 0,6 anni nei paesi OCSE. Dopo un lento avvio, con il buon ritmo della campagna di vaccinazione contro il Covid, ha ripreso a crescere. Aumenta anche la spesa sanitaria. La pandemia ha causato un forte innalzamento, in percentuale del PIL: dal 8,7% nel 2019 al 9,7% nel 2020, rispetto a un aumento medio di 0,9 punti percentuali nell’area OCSE.

La copertura sanitaria della popolazione italiana (una delle più anziane tra i paesi OCSE) è elevata, sebbene la soddisfazione per la qualità dell’assistenza sia inferiore alla media. Molti indicatori delle risorse sono invece pari o leggermente inferiori alla media. Viene segnalato, oltre alla spesa sanitaria che segue la media generale, come il numero di letti ospedalieri sia sotto la media e come vi siano più medici e meno infermieri, rispetto alla media OCSE.

Buone le performance sulla campagna vaccinale anti Covid: il 71% della popolazione italiana è stato completamente vaccinato, rispetto al 65% in media dell’OCSE (al 1 novembre). Un dato che vede l’Italia undicesima, per tasso di vaccinazione, nei paesi aderenti, in aumento rispetto al 21° posto dell’inizio luglio. Giudicata positiva anche l’implementazione del Green pass: l’Italia ha fortemente incentivato la vaccinazione, diventando il primo paese europeo a richiedere un pass sanitario per tutta la sua forza lavoro.

Ma l’Ocse segnala come la crisi del Covid-19 abbia avuto un impatto negativo sulla salute mentale. In Italia la prevalenza della depressione è triplicata, rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 17,3% all’inizio del 2020. La pandemia ha comportato ritardi nelle cure, incluso un calo del 38% dello screening del cancro al seno nel 2020, rispetto al 2019.

Per quanto riguarda i fattori di rischio per la salute, sono altalenanti con tassi di fumatori superiori alla media. Il consumo di alcol risulta inferiore ed anche il sovrappeso/obesità rispetto alla media OCSE. Preoccupa invece il dato sull’obesità infantile. Per quanto riguarda gli “indicatori di qualità dell’assistenza” sono buoni e le cure primarie hanno contribuito a mantenere bassi i ricoveri ospedalieri evitabili.

Sintesi. Il Covid-19 ha causato circa 2,5 milioni di morti in eccesso nei paesi OCSE e ha avuto un forte impatto sulla salute mentale, con una prevalenza di ansia e depressione risultate più del doppio dei livelli osservati prima della crisi, nella maggior parte dei paesi con dati disponibili, in particolare in Messico, Regno Unito e Stati Uniti.

Ha contribuito ad un aumento del 16% del numero previsto di decessi nel 2020 e direttamente o indirettamente, nella prima metà del 2021. L’aspettativa di vita è diminuita in 24 dei 30 paesi, con dati comparabili e cali particolarmente ampi negli Stati Uniti (-1,6 anni) e in Spagna (-1,5 anni). Il Covid -19 ha colpito in modo sproporzionato le popolazioni vulnerabili. Oltre il 90% dei decessi si è verificato tra le persone di età pari o superiore a 60 anni. C’è stato anche un chiaro gradiente sociale, risultando colpite soprattutto persone svantaggiate, coloro che vivono in aree depresse e la maggior parte delle minoranze etniche e degli immigrati a maggior rischio di infezione e morte.

Vaccinazioni. Hanno ridotto il rischio di malattie gravi e morte per Covid -19, con la quota di persone completamente vaccinate che ha raggiunto oltre il 70% in 9 paesi e in 15 paesi sono iniziati programmi di richiamo per i gruppi vulnerabili, a partire dal 18 ottobre. Le prove indicano che i vaccini sono un po’ meno efficaci contro la malattia sintomatica della variante delta, ma ancora altamente efficaci (oltre il 90%) contro i ricoveri ospedalieri.

Long Covid.  Ha reso la strada della ripresa lenta e difficile. Nel Regno Unito, ad esempio, 1,1 milioni di persone (1,7% della popolazione) ha presentato sintomi lunghi di COVID-19 all’inizio di settembre 2021. Negli Stati Uniti, una recente ricerca ha stimato che il 37% dei pazienti soffriva di almeno un lungo Sintomo Covid a 4-6 mesi dalla diagnosi. Stili di vita malsani e condizioni ambientali sfavorevoli continuano a peggiorare la qualità della vita, abbreviandola o rendendo le popolazioni meno resistenti agli shock sanitari.

Il fumo, il consumo dannoso di alcol e l’obesità, sono la causa principale di molte condizioni croniche e aumentano il rischio che le persone muoiano a causa del Covid -19. Nell’ultimo decennio il tasso di fumo giornaliero è diminuito nella maggior parte dei paesi OCSE, ma il 17% fuma ancora ogni giorno. I tassi hanno raggiunto il 25% o più in Turchia, Grecia, Ungheria, Cile e Francia.

Le persone che bevono molto variano dal 4% al 14% della popolazione. Il consumo di alcol è particolarmente elevato in Lettonia e Ungheria. I tassi di obesità continuano ad aumentare nella maggior parte dei paesi OCSE, con media del 60% degli adulti “misurati” in sovrappeso. I tassi di obesità sono più alti in Messico, Cile e USA. Tra gli adolescenti, circa il 16% dei quindicenni fuma almeno una volta al mese e oltre il 30% ha bevuto almeno due volte nella vita, in media. Poco più del 18% risulta in sovrappeso/obeso e solo il 14% ha raggiunto le raccomandazioni dell’OMS sull’attività fisica.

L’inquinamento ambientale (all’aperto) ha causato in media 29 decessi ogni 100.000 persone, con notevoli varianti nei paesi OCSE. Le proiezioni stimano che l’inquinamento dell’aria ambiente potrebbe causare tra 6 e 9 milioni di morti premature all’anno, in tutto il mondo, entro il 2060.

La spesa per la prevenzione delle malattie rimane relativamente bassa, rappresentando in media solo il 2,7% di tutta la spesa sanitaria. Persistono ostacoli all’accesso, nonostante la copertura universale nella maggior parte dei paesi OCSE, il Covid -19 interrompe l’assistenza sanitaria per le persone con altre esigenze. Ha avuto un forte impatto indiretto su coloro che non sono stati infettati dal virus. Lo screening del cancro al seno è diminuito in media di 5 punti percentuali nel 2020, rispetto al 2019. I tempi di attesa per gli interventi chirurgici elettivi, già un problema politico in molti paesi prima della pandemia, sono aumentati. Il numero medio di giorni in lista d’attesa è pure cresciuto: in media di 58 giorni per la protesi dell’anca e 88 giorni per il ginocchio nel 2020, rispetto al 2019.

Le consultazioni mediche dirette sono diminuite in sette degli otto paesi, con dati del 2020. Tuttavia, il calo è stato in una certa misura compensato da un aumento dei teleconsulti. In effetti, la pandemia ha accelerato la trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria. Una media del 45% degli adulti ha effettuato un teleconsulto medico nel 2021. Inoltre, circa il 60% degli adulti ha cercato informazioni sanitarie online nel 2020 (era solo il 36% nel 2010).

OCSE - Copia

BIBLIOWEB:

OECD (2021). Health at a Glance 2021: OECD Indicators, OECD Publishing, Paris, ISSN 1995-3992 (print) 1999-1312 https://doi.org/10.1787/ae3016b9-en (in PDF allegato)
Scheda Italia – OCSE Rapporto Health at a Glance 2021 Source: Health at a Glance 2021: OECD Indicators. https://www.oecd.org/health/health-at-a-glance.htm (allegato PDF)
La Qualità dell’assitenza secondo OCSE (in allegato)
Global Health Security Agenda – GHSA https://www.salute.gov.it/portale/rapportiInternazionali/dettaglioContenutiRapportiInternazionali.jsp?lingua=italiano&id=5732&area=rapporti&menu=vuoto
Ministero della Salute – rapporti internazionali https://www.salute.gov.it/portale/rapportiInternazionali/homeRapportiInternazionali.jsp
http://www.ministerosalute.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2311
Ministero della Salute Obiettivo 1 – Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione – Anno 2021 – Centro di responsabilità amministrativa: Direzione generale della comunicazione e dei rapporti europei e internazionali (vedi PDF allegato)
Long Covid https://newmicro.altervista.org/?p=8805
Performances ospedaliere PNE 2020 https://newmicro.altervista.org/?p=8371
BES 2020 la frenata Covid https://newmicro.altervista.org/?p=8328
“Performances” ospedaliere https://newmicro.altervista.org/?p=7949
Etica e (ri)organizzazione del territorio https://newmicro.altervista.org/?p=7536
Covid Insegna https://newmicro.altervista.org/?p=7359
Italia longeva https://newmicro.altervista.org/?p=6048

 OECD Report (2021). Health at a Glance 2021: Indicators – Scheda Italia  OCSE - La Qualità dell’assistenza secondo OCSE (PDF)

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Assunta Sartor

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