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Sicurezza Virtuale

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Sicurezza Virtuale
(Last Updated On: 6 novembre 2021)

Sicurezza sul lavoro e Sicurezza di pazienti

InItalia gli incidenti mortali sul lavoro sono da tempo più numerosi che in altri paesi e le morti per malattia con causa o concausa lavorativa, risultano addirittura in numero superiore a quelle da infortunio. Sono purtroppo in aumento: totalizzano un +30% nel 2021. È chiaro che la salute e la sicurezza dei lavoratori rappresentano una condizione che si realizza per una concomitanza complessa di tanti elementi. A partire da una cultura collettiva e condivisa (uno “spirito del tempo”), che valorizza il lavoro ed il rispetto della dignità della persona, oggi decisamente in crisi. Covid docet.

L’intervento governativo, consistente in alcune proposte di modifica del D.Lgs 81/2008, cosiddetto testo unico sulla sicurezza sul lavoro (TUSL), si presenta come una revisione rispetto al 1982, quando ci fu il passaggio delle competenze ispettive dai vecchi enti, Ispettorato del Lavoro, ENPI e INAIL, verso gli allora emergenti servizi di prevenzione delle ASL, in ottemperanza allo spirito e alla lettera della 833, a partire dal necessario legame istituzione-territorio che ha inserito le funzioni di prevenzione nel Servizio Sanitario Nazionale, demandandole ai servizi ispettivi delle ASL (a cui è attribuita la principale attività di prevenzione e vigilanza).

Ma i fatti non hanno confermato l’ipotesi. Sono sempre troppi gli organi di vigilanza che non riescono nel coordinarsi. Le Regioni (e le due Province Autonome) adottano una propria politica di prevenzione, con diverse sensibilità rispetto alle imprese. I servizi di prevenzione collettiva delle ASL sono molto deboli. Addirittura risultano diminuiti del 50%, in 10 anni, gli ispettori delle ASL, ma un po’ in tutte le regioni abbiamo assistito ad un certo annichilimento di questi servizi, con il mancato turn over o i tagli agli organici.

Nel nuovo Decreto, sembra che il Ministero della Salute sia stato ‘saltato’! Lo svuotamento dei servizi delle Asl è in atto da tempo e presso lo stesso Ministero non risulta un’attività, una presenza su questa tematica (complice obiettivamente anche la dura fase di impegno sulla pandemia). Con buona pace del concetto unitario di salute, istanza “cuore” della 833/1978 purtroppo ampiamente disattesa durante la recente pandemia.

Il Decreto. Interviene con una serie di misure, a cominciare dalla sicurezza sui luoghi di lavoro: le norme approvate consentiranno di agire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero. La parte più innovativa prevede l’attribuzione della vigilanza in materia di salute e sicurezza per tutti i settori lavorativi (oggi attribuita ai servizi delle ASL), anche all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (che, come noto, ha il compito principale del controllo della regolarità dei rapporti di lavoro e, finora, poteva intervenire in materia di salute e sicurezza solo nel settore dell’edilizia).

Lavoro nero. Viene abbassata la soglia per la sospensione dell’attività imprenditoriale. Cambiano le condizioni necessarie per l’adozione del provvedimento cautelare, della sospensione dell’attività imprenditoriale, interessata dalle violazioni: 10% e non più 20% del personale “in nero” presente sul luogo di lavoro. Non è più richiesta alcuna “recidiva”, ai fini dell’adozione del provvedimento che scatterà subito, a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche. La nuova disciplina del provvedimento cautelare prevede altresì l’impossibilità, per l’impresa destinataria del provvedimento, di contrattare con la pubblica amministrazione, per tutto il periodo di sospensione.

INL. Sono estese le competenze di coordinamento all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro. Si accompagneranno un aumento dell’organico (prevista l’assunzione di 1.024 unità) e un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro, nel biennio 2022/2023, per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza.

Previsto anche l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità, dal 1° gennaio 2022.

INAIL. Verrà rafforzata la banca dati Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP). Dovrà rendere disponibili, alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro, i dati relativi alle aziende assicurate ed agli infortuni denunciati. 

Certamente il provvedimento in corso potrebbe corrispondere alla necessità di una certa ripresa di ruolo dello stato centrale sulle regioni, che in parte sono state obiettivamente deboli o assenti sui temi della sicurezza sul lavoro. La necessità di avere un coordinamento e un indirizzo nazionale è indubbia. Risulta che dal 2018 non viene prodotta una relazione organica sull’attività svolta da questi servizi nelle diverse regioni, che, pure, hanno operato dando un contributo importante nel fronteggiare la pandemia.

Lati positivi del Decreto. Finalmente si propone la costruzione di un unico ‘sistema informativo’ circa le aziende controllate e i provvedimenti emessi (elemento comunque presente in norme esistenti, ma finora non attuato). Rappresentava il tallone di Achille del sistema, a molti anni dal decreto 81/2008. In sintesi e nell’attualità prevale la formazione giuridica, non tecnico sanitaria.

Patient Safety. Con la Sicurezza del Paziente non andiamo molto meglio, anche se viene riconosciuta sempre più spesso una “Universal Health Coverage”, come è emerso dal 37° congresso della “International Society for Quality in Health Care (ISQua)” e del “Italian Network for Safety in Healthcare (INSH)”, assegnato all’Italia. Occasione fondamentale per celebrare la Giornata mondiale per la sicurezza del paziente e tutte quelle iniziative internazionali per migliorare la qualità delle cure e assicurare a tutti i cittadini l’assistenza sanitaria. Il “London Protocol” è emerso come una delle metodologie di analisi più complete degli incidenti.

L’evento era programmato “in presenza” a Firenze. Dopo vari rinvii è stato realizzato in modo virtuale. Il titolo è rimasto legato alla città ove è stato organizzato: “Emotion, Ispiration, Creativity: Pathway to global health”. La partecipazione online ha visto collegati 1050 delegati, in rappresentanza di 83 paesi: la partecipazione italiana è stata numerosa con alcune sessioni organizzate dalla Scuola Sant’Anna di Pisa e dall’Università “La Sapienza” di Roma. Sono stati presentati oltre 200 contributi orali e 344 poster.

Il Presidente ISQua (Jeffrey Braitwaite, chair della conferenza) ha elogiato il nostro Paese: “Durante tutta la conferenza, siamo stati fortemente motivati ​​dagli esempi di pura perseveranza e coraggio che l’intero sistema sanitario italiano ha dato al mondo. Attraverso i tanti relatori della conferenza virtuale, abbiamo beneficiato di nuove intuizioni, ricerche e idee persuasive da parte dei colleghi. Insieme abbiamo esplorato modi per implementare al meglio percorsi e strategie per migliorare la sicurezza dei pazienti a livello globale. Gli italiani conoscono queste sfide tanto quanto chiunque nel mondo. Nelle prime settimane della pandemia, ne sono stati l’epicentro”.

Il report sul congresso e la sua pubblicazione son dovuti alla collaborazione del Centro GRC toscano. Nell’ambito della conferenza è stato consegnato il Peter Reizenstein Award per il miglior articolo pubblicato sull’International Journal for Quality in Health Care (IJQHC), nel 2020. E’ stato assegnato a Johanna Westbrook e a Louise Ellis del “Australian Institute of Health Innovation”, per l’articolo “The 40 Health Systems, COVID-19 (40HS, C-19) studio“. Il lavoro ha analizzato la capacità dei governi nel gestire la prima ondata della pandemia, la severità della risposta, l’ambito dei test e gli esiti. Le indagini su vasta scala sono state una delle chiavi di gestione della pandemia.

Stati Uniti. Sono emerse disuguaglianze nel sistema sanitario, causate in parte dal razzismo. Questa è stata dichiarata una vera e propria crisi di salute pubblica (Ron Wyatt). Una prospettiva sui fattori umani e sull’ingegneria dei sistemi per affrontare i problemi di qualità. Questione sollevata dalla Dr.ssa Yvonne Coghill (UK) in modo evocativo.

Regno Unito. Come mantenere la qualità e la sicurezza (Frances Mortimer) in periodi di grande stress socio-economico, che si tratti di una pandemia, un disastro nazionale, una guerra o un attacco terroristico. La grande domanda che è stata posta: “Come possiamo rimanere al sicuro, efficaci e centrati sulla persona in tutte le situazioni?”. Un nuovo quadro concettuale è stato indotto dalla pandemia, per la pianificazione e la valutazione dei servizi di consultazione a distanza (Trisha Greenhalgh), l’espansione dei consulti con telefono e/o video e la promozione di siti Web per l’autogestione. Dall’evento pandemico è stato adottato dal Servizio sanitario nazionale (NHS) come metodo predefinito. Sono state ridiscusse le sfide politiche, tecniche, organizzative, relazionali e cliniche.

Yemen.  Ha fornito un resoconto della crisi nel paese (Al-Ariki), dove circa 21 milioni di persone hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria, compresi 11 milioni di bambini. Solo la metà delle strutture sanitarie del Paese è operativa e non ci sono medici in 67 dei 333 distretti dello Yemen. La più grande crisi umanitaria che si possa immaginare sta infuriando proprio adesso.

Taiwan. Sono stati presentati importanti contributi sull’implementazione di servizi olistici di supporto decisionale ospedaliero, basati sull’apprendimento automatico (Juang Wang-Chuan).

Brasile. Ha presentato una ricerca condotta in 10 ospedali pubblici brasiliani, su un modello di apprendimento organizzativo strategico per migliorare la conformità delle procedure operative di sicurezza (Maria Magalhaes, Mansur Nacime e Barreto Paloma).

Australia. Sottolinea come i gruppi emarginati o minoritari all’interno della società possano essere a maggior rischio di danni iatrogeni. La relazione (Joanne Travaglia) ha applicato la lente dell’epidemiologia sociale, per informare una revisione dell’incidenza del danno. Altro tema affrontato: i dipartimenti di emergenza (Robyn Clay-Williams) ed i fattori umani che contribuiscono alla resilienza in questi ambienti specializzati (Pascale Carayon, USA).

Italia. E’ stata avvincente la presentazione di Walter Ricciardi (keynote speaker) sul ruolo della leadership per affrontare la “tempesta perfetta” del sistema sanitario: invecchiamento della popolazione, modelli migratori globali, malattie croniche e vincoli economici. Una “special session” è stata dedicata alle problematiche di medicina legale (Vittorio Fineschi), durante il COVID. E’ emerso che il virus sopravvive nel corpo oltre 10 giorni dopo la morte!

Il prossimo congresso ISQua si terrà in Australia, a Brisbane, dal 17 al 20 ottobre 2022. L’organizzerà Jeffrey Braithwaite, direttore e fondatore del “Australian Institute of Innovation”, una tra le menti considerate più brillanti e acute sui temi della qualità delle cure, a livello mondiale.

BIBLIOWEB:

Inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza dei luoghi pubblici e privati – Seduta n. 7 – Audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, Martedì 6 Luglio 2021 - https://www.senato.it/27401?seduta=265701
Audizione del Direttore Capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano - https://webtv.senato.it/webtv_comm?video_evento=225201
Decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146 https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-10-21&atto.codiceRedazionale=21G00157
Convenzione di Londra (LDC,LC) e Protocollo di Londra (LP) – IMO https://www.imo.org/en/KnowledgeCentre/IndexofIMOResolutions/Pages/LDC-LC-LP.aspx
Braithwaite J, Tran Y, Ellis LA,et al. -The 40 health systems, COVID-19 (40HS, C-19) study. – Int J Qual Health Care. 2021 Feb 20; 33(1) http://www.nlm.medscape.idmu.unboundmedicine.unboundmedicine.com/medline/citation_C_19__study_ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7543416/pdf/mzaa113.pdf
Darwish S, Al-Ariki GM, Al-Abed. Show crisis incident and post-crisis management affect employees performance at oil and gas inustry in Yemen – J Man Inf D S Vol 24, SI 1, 2021 https://www.abacademies.org/articles/how-crisis-incident-and-postcrisis-management-affect-employees-performance-at-oil-and-gas-industry-in-yemen.pdf
Greenhalgh T (2020). Will COVID-19 be evidence-based medicine’s nemesis? PLoS Med 17(6): e1003266. https://doi.org/10.1371/journal.pmed.1003266
Covid 19: infortunio sul lavoro https://newmicro.altervista.org/?p=7639
Patient Safety & Farmaci https://newmicro.altervista.org/?p=6813
Patient Safety https://newmicro.altervista.org/?p=6744
Sicurezza sul lavoro in Sanità https://newmicro.altervista.org/?p=3411

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