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Errori Trasfusionali

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Errori Trasfusionali
(Last Updated On: 11 gennaio 2020)

L’aggiornamento della Raccomandazione n.5

Definire il gruppo sanguigno di un individuo è molto importante in medicina trasfusionale. E’ fondamentale per assicurare che ci sia compatibilità tra la persona che necessita di una trasfusione ed il sangue che viene trasfuso. In caso di incompatibilità AB0, si possono verificare reazioni potenzialmente mortali. Le sentenze della cassazione sono li a ricordarcelo.

Una persona con gruppo sanguigno 0 possiede anticorpi anti-A e anti-B. Se le viene trasfuso del sangue appartenente ai gruppi A, B, o AB, i suoi anticorpi reagiranno con i globuli rossi trasfusi, distruggendoli. Analogamente, un individuo Rh- al quale venga trasfuso del sangue Rh+, produrrà anticorpi anti-Rh, con il rischio di una grave reazione, soprattutto in caso riceva una successiva trasfusione con sangue Rh+.

Di tutti gli eventi avversi gravi, il 55% (circa) è il risultato di un errore umano. Le reazioni avverse, dovute ad errori trasfusionali, rappresentano circa il 78% di tutti gli eventi indesiderati e, tra questi, circa il 20% sono reazioni trasfusionali da incompatibilità AB0. L’incompatibilità AB0 può rappresentare un evento drammatico ed è sempre dovuta ad errore, che può intervenire in momenti diversi.

L’individuazione del fattore Rh è particolarmente importante durante la gravidanza, poiché una madre potrebbe essere incompatibile con il feto. Se la madre è Rh- ed il padre è Rh+, il feto può essere Rh positivo. L’organismo materno ha quindi la possibilità di sviluppare anticorpi contro l’antigene Rh capaci di attraversare la placenta e causare, nel feto, la distruzione delle cellule del sangue, con conseguente sviluppo della cosiddetta malattia emolitica feto-neonatale (MEFN). La MEFN raramente si verifica alla prima gravidanza, mentre il rischio aumenta nelle successive.

Una revisione ed un aggiornamento, frutto del lavoro della Direzione della Programmazione sanitaria e della Direzione della Prevenzione sanitaria, basati sulle evidenze emerse dalla versione del 2008, hanno permesso l’applicazione nella pratica quotidiana, delle modifiche introdotte dalle norme del settore, raccolte in una nuova “Raccomandazione” del Ministero della Salute, a supporto degli operatori di tutte le strutture sanitarie del paese.

L’assenza o la mancata applicazione di procedure specifiche, rappresenta un importante fattore di rischio, che può determinare il verificarsi dell’evento, durante una delle fasi del processo trasfusionale, dal prelievo del campione per la determinazione del gruppo sanguigno del ricevente, fino alla trasfusione degli emocomponenti.

In Italia, la legge 21 ottobre 2005, n. 219, ha previsto il sistema di emo-vigilanza, anche con lo scopo di raccogliere e monitorare le informazioni riguardanti gli eventi avversi riferibili alla donazione o alla trasfusione di sangue, compresi gli errori trasfusionali ed i “near miss” (i “quasi infortunio”). Le informazioni del sistema di emo-vigilanza sono raccolte dai Servizi Trasfusionali (ST), che registrano gli eventi che si verificano nell’ambito della propria organizzazione e notificano, all’autorità regionale competente, le reazioni indesiderate e gli incidenti gravi. Le Direzioni aziendali delle Strutture sanitarie, secondo procedure individuate, provvedono alla segnalazione successiva, nella forma di eventi sentinella, attraverso il sistema informativo SIMES.

La Raccomandazione suggerisce che ciascuna organizzazione sanitaria effettui una dettagliata valutazione di tutte le tappe del processo trasfusionale, al fine di identificare i punti critici e la messa in atto di misure di controllo, contribuendo ad un miglioramento del sistema con una più elevata sicurezza trasfusionale. Sono fondamentali: 1) la definizione di procedure interne; 2) il monitoraggio della applicazione di tali procedure e 3) la predisposizione di programmi di formazione specifica per il personale.

Tra le novità’, la Raccomandazione riporta lo Schema di registrazione dei controlli pre-trasfusionali, come da Decreto del Ministro della Salute del 2 novembre 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale al 28 dicembre 2015.

BIBLIOWEB:

Raccomandazione per la prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità ABO -Raccomandazione n.5 AGGIORNAMENTO  - Ministero della Salute – Direzione Generale della Programmazione Sanitaria (Ufficio 3), 2019 (in PDF allegato) http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=618
Governance trasfusionale http://newmicro.altervista.org/?p=6620
Responsabilità dell’anestesista e del direttore sanitario http://newmicro.altervista.org/?p=6454
Sicurezza Trasfusionale http://newmicro.altervista.org/?p=5339
ll Piano per il Sangue http://newmicro.altervista.org/?p=4872
Sangue ISO e non solo http://newmicro.altervista.org/?p=4734
World Blood Donor Day in Italia e nel mondo http://newmicro.altervista.org/?p=4406
Patient Blood Management http://newmicro.altervista.org/?p=4058
Autosufficienza sangue http://newmicro.altervista.org/?p=3378

 Raccomandazione per la prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità ABO – n.5 AGGIORNAMENTO  -  Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria (Ufficio 3), 2019  (PDF)

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Paolo Paparella

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