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Pareri di Garanti

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Pareri di Garanti
(Last Updated On: 4 marzo 2019)

Freno all’invio massivo di dati dal Datore di lavoro all’Ordine professionale

Test HIV su minori senza consenso genitori

IGaranti della Privacy e dell’Infanzia entrano nel merito, fornendo nuove indicazioni, su due temi “caldi”: la gestione dei dati dei dipendenti sanitari (nel caso specifico gli infermieri) ed il consenso per l’esecuzione del test per HIV e per altre malattie sessualmente trasmesse.

Partiamo dal primo parere, quello del Garante sulla protezione dei dati personali. E’ stato evidenziato che l’attuale quadro normativo, non attribuisce agli Ordini competenze per l’attività generalizzata di ricerca e raccolta di informazioni personali riguardanti il personale infermieristico.

La richiesta di parere all’Autority è stata effettuata dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, cui l’Ordine degli infermieri di Firenze-Pistoia aveva chiesto i nominativi e la residenza degli infermieri dipendenti, per poter eseguire un controllo sugli iscritti, nell’ambito della Legge Lorenzin, che ha trasformato i collegi in Ordini.

Sia l’Ospedale sia l’Ordine delle professioni infermieristiche, avevano sottolineato che tale comunicazione di dati personali era utile per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico, in quanto consentiva di verificare che tutti gli infermieri in servizio rispettassero i requisiti previsti dal citato decreto, comportando la modifica della legge Istitutiva degli Ordini delle professioni sanitarie, nel 2018, disciplinando l’esercizio delle professioni stesse.

Il Garante della Privacy, nella risposta, ha chiarito che “l’attuale quadro normativo non attribuisce agli Ordini (pur dotati di specifici poteri disciplinari e di vigilanza) competenze per estese attività di ricerca e raccolta di informazioni personali, riferite al personale infermieristico. Spetta invece al datore di lavoro l’obbligo di effettuare le necessarie verifiche sul possesso dei requisiti previsti per l’accesso a specifici impieghi, inclusa l’iscrizione del singolo professionista al relativo albo che, tra l’altro, è pubblico e reperibile anche on line”.

Quindi  “…non sussistono i presupposti di liceità per la comunicazione generalizzata dei nominativi e della residenza degli infermieri impiegati dalle aziende sanitarie, agli ordini territorialmente competenti. Tenendo conto del numero di quesiti pervenuti sul tema, ha inoltre trasmesso la decisione anche alla Federazione nazionale delle professioni infermieristiche, al fine di darne ampia diffusione presso gli ordini provinciali e le altre istituzioni coinvolte”.

…Deve essere il datore di lavoro ad accertare, all’atto dell’assunzione e nel corso del rapporto di lavoro, che un infermiere sia dotato dei requisiti necessari per prestare servizio e che sia iscritto all’apposito albo professionale”.

Veniamo al secondo parere, che prende in considerazione la necessità del consenso all’esecuzione di Test su malattie sessualmente trasmesse (MTS), per i giovanissimi, semplificandone l’accesso all’esecuzione ed alla conseguente diagnosi. Uno dei punti critici, riguarda il libero accesso per i cittadini minorenni ai test diagnostici, che sono anonimi e gratuiti per tutti, ma che per i minori richiedono il consenso “preventivo” del genitore o del tutore. Questo obbligo normativo costituisce, de facto, un ostacolo ai test.

Il Ministero della Salute ha scritto al Garante per l’Infanzia e ha ricevuto una risposta positiva, circa la possibilità di lavorare insieme ad una nuova norma, che agevoli l’accesso al test Hiv per i minori. Per rendere più semplice la possibilità di diagnosi per i giovanissimi, è essenziale intercettare precocemente l’eventuale contagio da HIV o da altre MTS: gli studi evidenziano che i contagi, in età precoce, sono sempre più frequenti, e le diagnosi al contrario spesso tardive.

Negli ultimi anni è stata fatta pochissima informazione sul pericolo Aids e delle MTS: molti ragazzi ignorano o ne sottovalutano la “drammatica” pericolosità. Presto potranno effettuare liberamente i test in contesti protetti e dedicati, senza più bisogno del consenso del genitore o tutore. È un punto di partenza che può migliorare concretamente la consapevolezza collettiva, sui temi della prevenzione.

Ci troviamo di fronte a due pareri clinicamente e socialmente “importanti”e ancora una volta si sottolinea il ruolo critico, esercitato dal Laboratorio medico, nella diagnosi precoce, pilastro della Medicina Preventiva.

BIBLIOWEB:

Comunicazione del Garante per la protezione dei dati personali, 16 gennaio 2019 [9084551] (in PDF allegato)
Infermieri https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9085421
Sito Garante Infanzia e Adolescenza https://www.garanteinfanzia.org/ https://www.garanteinfanzia.org/comunicati-stampa
Privacy Europea: GDPR, Informativa e i nuovi diritti http://newmicro.altervista.org/?p=4122
DataCracy http://newmicro.altervista.org/?p=4778
Master & Management http://newmicro.altervista.org/?p=5255
Ordine Multiprofessione: pronti via! http://newmicro.altervista.org/?p=4489

 Comunicazione di dati personali degli infermieri all’ordine professionale da parte di aziende sanitarie – Garante per la Protezione dei Dati Personali, 16 gennaio 2019 (PDF)

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Sandro Pierdomenico

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