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Parassitologia “magnetica”

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Parassitologia “magnetica”
(Last Updated On: 15 agosto 2018)

Nella mia vita lavorativa di parassitologo ho sempre visto rappresentanti decantare i loro metodi di concentrazione delle feci per cercare i parassiti, tutte variazioni sul tema del metodo d Ritchie, pietra miliare della diagnostica parassitologica. Nessuno di questi prodotti è mai stato innovativo rispetto agli altri: fino ad oggi.

Nella pratica, fino ad oggi la diagnostica parassitologica medica si è basata sui metodi a concentrazione con formolo etere e derivati, quella veterinaria sui metodi di flottazione e sulla osservazione microscopica in camera di Mc Master. Dal metodo Mc Master è derivato  il Flotac, messo a punto dal professor Cringoli  e dal suo gruppo dell’Università di Napoli.

 Il maggior progresso, ai  nostri giorni, sono i kit di biologia molecolare in multiplex standardizzati e commercializzati, in grado di trovare nelle feci i principali parassiti patogeni, dallo Strongyloides stercoralis all’Entamoeba histolytica.

La  diagnostica microscopica è sempre la negletta tra le discipline di laboratorio, ma anche per essa ci sono delle importanti novità provenienti da un attivo gruppo di ricerca brasiliano. Se il loro metodo mantenesse le promesse, potrebbe mandare in pensione tutti gli attuali sistemi di concentrazione delle feci.

Nel  2016, a Brisbane, sentii parlare per la prima volta proprio del principio di questo metodo da un laureato del Gruppo di Jorge Teixera al congresso internazionale di malaria e medicina tropicale (ICTMM). Sebrava l’uovo di Colombo: Teixera raccontò alla cena sociale (capitò che fossi seduto al suo tavolo) che uno dei suoi ragazzi si era accorto casualmente che le uova di Schistosoma mansoni attraevano a se le bilie metalliche, quelle utilizzate ora per l’estrazione del DNA.

Magnetizzando un ago e immergendolo nella sospensione fecale  tutte le uova presenti in essa erano attratte dall’ ago e si concentravano su di esso. Per chi conosce la problematica della infezione da Schistosoma sa la fatica che si fa per evidenziare le uova al microscopio, persino in un paziente con una infezione acuta…Trattare un campione sospetto in questo modo  alzerebbe a livelli più che accettabili la sensibilità dell’esame.

 La semplice comunicazione ad un congresso, seppur prestigioso, si è evoluta ed alcuni mesi fa sono stati pubblicati due articoli che hanno messo a punto un protocollo adatto alla routine. Vuol dire che si  tratta di aggiungere un ulteriore passaggio al metodo di Ritchie, addizionando al sedimento ottenuto sfere magnetiche analoghe a quelle utilizzate per l’estrazione automatica del DNA.

Se fosse presente anche solo un uovo di schistosoma  le sfere magnetiche lo attrarrebbero ( dopo magnetizzazione della cuvetta di analisi)  e lo concentrerebbero in una piccola area che renderebbe più facile la visualizzazione microscopica di eventuali uova di questi trematodi presenti nel campione. E’ molto più semplice di quanto sembri descrivendolo  in un articolo come questo. 

Per adesso sappiamo che questo metodo funziona sicuramente con S mansoni e S. japonicum.  Sembra poco, ma vi posso assicurare che i soggetti affetti da schistosomiasi da me esaminati nel corso della mia carriera presentavano spesso delle cariche molto basse, e un sistema analitico di questo genere aumenterebbe la sensibilità e la specificità dell’esame microscopico in maniera esponenziale. 

Se questo sistema funzionasse anche per altri metazoi (e le ricerche sono in corso) porterebbe una piccola rivoluzione in un settore, la microscopia, che fino ad ora è il fanalino di coda per quanto riguarda l’innovazione tecnologica in microbiologia e patologia clinica.

BIBLIOWEB:

V. Favero, R. Russo Frasca Candido, C. De Marco Verissimo, M. K. Jones, T. G. St. Pierre, C. Gobetti Lindholz, V. Duval Da Silva, A. Loureiro Morassutti, C. Graeff-Teixeira – Optimization of the Helmintex method for schistosomiasis diagnosis – Experimental Parasitology 177 (2017) 28e34  http://dx.doi.org/10.1016/j.exppara.2017.04.001
https://pubag.nal.usda.gov/catalog/5675861
Lindholz CG, Favero V, Verissimo CdM, Candido RRF, de Souza RP, dos Santos RR, et al. (2018) Study of diagnostic accuracy of Helmintex, Kato-Katz, and POC-CCA methods for diagnosing intestinal schistosomiasis in Candeal, a low intensity transmission area in northeastern Brazil. PLoS Negl Trop Dis 12(3): e0006274.- https://doi.org/10.1371/journal.pntd.0006274
Malaria News   http://newmicro.altervista.org/?p=2297
Le Malattie Tropicali Dimenticate   http://newmicro.altervista.org/?p=1977
Superverme   http://newmicro.altervista.org/?p=3457
Malaria Capillare  http://newmicro.altervista.org/?p=4528
Eosinofili: ancora? http://newmicro.altervista.org/?p=4561

 Study of diagnostic accuracy of Helmintex, Kato-Katz, and POC-CCA methods – PLOS Neglected Tropical Diseases,   March 8, 2018  (PDF)

Un Click per Leggere

 Optimization of Helmintex method for schistosomiasis diagnosis – Experimental Parasitology, 19 Aprile 2017  (PDF)

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Romualdo Grande

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