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Primavera, camminate nei boschi e TBE

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Primavera, camminate nei boschi e TBE
(Last Updated On: 9 aprile 2017)

Siamo in primavera ed a fianco del risveglio della natura, le passeggiate nei boschi sono uno dei piaceri della stagione; ma (e purtroppo) ricompaiono anche le zecche. Proprio questi aracnidi (specie gli  Ixodes) possono trasmettere pericolose malattie. Almeno due sono comuni in Europa: la più frequente è la Borreliosi, infezione batterica responsabile di eritemi ed artriti, disturbi neurologici e cardiaci, curabili con un’antibioticoterapia mirata; la seconda è virale, più rara, dovuta al virus TBE, che può causare un’encefalite e qui per fortuna esiste un vaccino, disponibile per la prevenzione. In un quarto dei casi (circa) le persone infettate possono sviluppare i sintomi di encefalite che includono febbre alta, forti mal di testa e, talvolta, paralisi e convulsioni. La maggior parte dei pazienti affetti da encefalite -TBE andrà incontro a risoluzione spontanea; circa un terzo subirà però complicazioni a lungo termine.

Il tempo di incubazione è variabile e l’andamento dei sintomi vede un primo episodio simil-influenzale, seguito da un periodo di relativo benessere della durata di 7-10 giorni, cui segue la malattia vera e propria. La diagnosi può tardare perché il morso della zecca spesso non viene avvertito: nella saliva è contenuta una sostanza con effetto anestetico. Nel vecchio continente vengono registrati circa 2000 casi/anno di encefalite da zecche. E’ caratteristica dell’arco alpino,   comune in Austria, Repubblica ceca, Slovacchia, Germania, Ungheria, Polonia, Svizzera, Russia, Ucraina, Croazia, Serbia. In Italia è diffusa soprattutto nel Nord Est. Il Centro Europeo per la Prevenzione e Controllo delle malattie (ECDC), tra i programmi (di sorveglianza) ha inserito, nel Settembre 2012, un Technical Report “Epidemiological Situation of Tick-borne Encephalitis in the European Union and European Free Trade Association countries” specifico. In realtà la TBE ha ampliato il suo territorio in Italia.

Ermenegildo Francavilla (Direttore della Unità Operativa di Malattie Infettive – Ospedale di Belluno), uno degli esperti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), al tema ha dedicato una vera e propria “lezione magistrale”, nell’ambito del convegno tenuto nel 2016 a Negrar, presso l’Ospedale ‘Sacro Cuore’ Don Calabria. Lo ringraziamo per aver reso disponibile la sua relazione, perché (e lo citiamo) “è indispensabile informarsi e informare sui viaggi fatti nel mese precedente la comparsa dei sintomi, così che il medico abbia tutti gli strumenti per diagnosticare la patologia”.

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TBE LifeciclexTesto

BIBILIOWEB:

  • European Centre for Disease Prevention and Control. Epidemiological situation of tick-borne encephalitis in the European Union and European Free Trade Association countries. Stockholm: ECDC; 2012. doi 10.2900/62311 www.ecdc.europa.eu
  • Decisione della Commissione Europea del 3 settembre 2012 (modifica la decisione 2000/96/CE) per quanto riguarda l’encefalite da Zecche e la categoria delle malattie trasmesse da vettori – G.U Unione  Europea del 5-9-2012 
  • R. Grande Chi ha paura delle zecche cattive? http://newmicro.altervista.org/?p=967
  • In M. Musmeci : R. Grande, G. Casiraghi – Malattie da Zecche – AMeLab, aprile 2016 http://amicimedlab.altervista.org/?p=8056

  Convegno Negrar – Aprile 2016 : presentazione del Prof. E. Francavilla (in formato PowerPoint-FlipBook)

Click per leggere

 Encefalite da zecche : ECDC Technical Report e Decisione della Commissione Europea 2012 (in formato PDF)

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Giovanni Casiraghi

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