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“Laconoscenza è la migliore forma di prevenzione”: non a caso è anche l’inizio del questionario predisposto da Avis, Associazione Volontari Italiani Sangue con la supervisione del Centro Operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità, per conoscere abitudini e informazioni della popolazione in tema di malattie sessualmente trasmissibili e comportamenti a rischio.

“Testa o cuore?” è il questionario, anonimo, dettagliato che prevede una prima sezione (obbligatoria) con domande incentrate sulle abitudini sessuali, opinioni, comportamenti considerati più o meno corretti ed una seconda parte (facoltativa) per testare le proprie conoscenze in materia di infezioni sessualmente trasmissibili (MTS) e sul Hiv.

La diffusione è affidata ad Avis (che diffonderà il questionario attraverso le sue 3.400 sedi) ai giovani del Servizio Civile Nazionale, ai volontari delle organizzazioni che fanno parte del Forum Nazionale Giovani, agli studenti delle scuole superiori, Universitari e del Segretariato Italiano Studenti Medicina, nonché alle Associazioni che hanno già collaborato con Avis su questo tema, come Anlaids. Avis vuol mantenere alta l’attenzione in tema dei comportamenti a rischio, dal punto di vista della raccolta dei dati (sulle abitudini e sulle conoscenze dei singoli) occupandosi di pazienti senza nulla lasciare di intentato per garantire loro la massima qualità e sicurezza.

Perché vivere con Hiv si può (vivere, non convivere). I pazienti con Hiv oggi hanno la possibilità di condurre una vita equiparabile a quella di chi è siero negativo grazie alle nuove terapie. In trent’anni si è passati dall’incurabilità della malattia, ad un’insieme  di farmaci da assumere, alla mono terapia ed il futuro (non così lontano) propone una somministrazione mensile .

Un passo in avanti su terapie più tollerabili (eguale efficacia virologica, minore tossicità, minore insufficienza renale, minore proteinuria e minore osteoporosi), più facili da assumere, ha recentemente riguardato il passaggio dal tenofovir disoproxil fumarato (TDF), al tenofovir alafenamide (TAF), dotato di  superiore efficacia clinica.

Per le persone con HIV le condizioni sociali sono per molti aspetti rimaste quelle di vent’ anni fa. Lo stigma, il timore di essere rifiutati, discriminati e trattati diversamente, spinge molti Hiv a vivere nell’ombra. Le conseguenze sono inevitabili in termini di accesso a test e a terapie. Abbiamo bisogno di interventi che affrontino la complessità del benessere delle persone con Hiv, cercando di smantellare il muro di sospetto che le tiene separate da chi “si considera” sieronegativo. Il questionario persegue questi obiettivi.

Per partecipare al questionario: https://testaocuore.typeform.com/to/vKcR0z

BIBLIOWEB:

DeJesus E, Ramgopal M, Crofoot G, Ruane P, et al. Switching from efavirenz, emtricitabine, and tenofovir disoproxil fumarate to tenofovir alafenamide coformulated with rilpivirine and emtricitabine in virally suppressed adults with HIV-1 infection: a randomised, double-blind, multicentre, phase 3b, non-inferiority study. Lancet HIV. 2017 Mar 1. pii: S2352-3018(17)30032-2.PMID: 28259776 DOI: 10.1016/S2352-3018(17)30032-2

Sharma A, Wang LY, Dunville R, Valencia RK, et al. HIV and Sexually Transmitted Disease Testing Behavior Among Adolescent Sexual Minority Males: Analysis of Pooled Youth Risk Behavior Survey Data, 2005-2013. LGBT Health. 2017 Apr;4(2):130-140. Epub 2017 Feb 1. PMID: 28145800 DOI:10.1089/lgbt.2016.0134

Eyawo O, Franco-Villalobos C, Hull MW, et al. Changes in mortality rates and causes of death in a population-based cohort of persons living with and without HIV from 1996 to 2012. http://bmcinfectdis.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12879-017-2254-7