Aggiornata la Guida Operativa dell’Istituto Superiore di Sanità
La componente di persone non nate in Italia ha assunto una connotazione ben definita con delle precisazioni e il riconoscimento di diritti a questa nuova fascia di popolazione residente sul territorio nazionale.
Ciò porta ad affrontare la problematica del diritto alle cure.
Dare una risposta alle richieste di informazione su aspetti amministrativo-legali dell’accesso alle cure è sicuramente uno dei problemi che come sanitari ci troviamo sempre più spesso ad affrontare.
Quali sono i diritti e gli obblighi a cui attenersi? Ci viene in aiuto la Guida operativa dell’ISS “L’accesso alle cure della persona straniera: indicazioni operative”, giunta alla seconda edizione.
Viene affrontato il tema dell’accesso alle cure ed ai servizi, sia delle persone straniere regolarmente soggiornanti, sia degli irregolari: vengono fornite informazioni sull’assistenza alle persone straniere provenienti da Paesi con cui l’Italia ha stipulato accordi (internazionali bilaterali o ad esempio persone provenienti dall’Unione Europea).
La base da cui si è partiti sono le richieste giunte al Telefono Verde e Aids e Ist (Infezioni Sessualmente trasmesse) dell’ISS.
Tra i nuovi punti rispetto alla precedente edizione, vi è una sezione dedicata ai cittadini dell’UE e della EEA (Area Economica Europea) con una trattazione accurata dell’assistenza transfrontaliera.
Un capitolo ad Hoc tratta le problematiche di stranieri che per particolari condizioni, sono riconosciuti sotto protezione internazionale e per le quali vi è il divieto di espulsione (ad esempio le donne in gravidanza).
Nella guida sono elencati anche i facsimile dei moduli da presentare, documentazione sconosciuta ai più.
Le persone straniere prive di permesso di soggiorno e i cittadini comunitari privi di iscrizione anagrafica hanno diritto ad accedere alle cure urgenti ed essenziali ancor che continuative utilizzando il codice STP (Straniero Temporaneamente Presente e del codice ENI (Europeo Non Iscritto).
Per cure urgenti si intendono le cure che non possono essere differite senza pericolo per la vita o danno per la salute della persona.
Per cure essenziali si intendono le prestazioni sanitarie, diagnostiche e terapeutiche, relative a patologie non pericolose nell’immediato e nel breve termine, ma che nel tempo potrebbero determinare maggiore danno alla salute o rischi per la vita (complicanze, cronicizzazioni o aggravamenti).
Sono stati, inoltre, inseriti riferimenti ai principali centri per l’immigrazione, distinguendoli per tipologia e funzioni”.
La pubblicazione trae spunto anche dal recepimento della Direttiva 2011/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, recepimento avvenuto con Decreto Legislativo del 4 Marzo 2014 N. 38 che si affianca ai Regolamenti di sicurezza sociale.
BIBLIOWEB:
● M. Luzi, G. M. Pasqualino, L. Pugliese, M. Schwarz, B. Suligoi – L’accesso alle cure della persona straniera: indicazioni operative – Supplemento al Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità 2015
● Direttiva 2011/24/UE
● D. Lgs. 4 Marzo 2014, N. 38
In allegato la Documentazione relativa in formato PDF
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