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Intolleranze (e allergie alimentari) DOC

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Intolleranze (e allergie alimentari) DOC
(Last Updated On: 28 dicembre 2015)

La percezione della malattia da parte del paziente può essere legata anche a convinzioni radicatesi nell’individuo che possono essere legate alla “pressione del mercato” e su sintomi aspecifici.
E’ il caso di allergie o intolleranze alimentari: circa un quarto degli italiani è convinto di esserne afflitto, ma la realtà scientifica ci dice che a soffrirne è solo il 4,5% degli adulti ( 5-10% nei bambini).

A ‘gonfiare’ a dismisura il numero dei “sospetti allergici” è anche la proliferazione negli ultimi anni (vera e propria moda) di test complementari ed alternativi, ma privi di ogni validità scientifica per le diagnosi in questione.
E’ indispensabile quindi il confronto col medico, in grado di “documentare” la presenza della patologia.

Per combattere questa vera e propria “disinformazione alimentare” fonte di “patologie immaginarie” e scesa in campo la Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici ed odontoiatri), che ha presentato ad un convegno su alimentazione e stili di vita a Milano un documento su allergie e intolleranze alimentari insieme a tre società scientifiche di allergologia (Associazione Allergologi Immunologi Territoriali e Ospedalieri – AAITO, Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica – SIAAIC e Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica – SIAIP).

Oggi si tende a giustificare qualsiasi disturbo con un’allergia: così i medici sono tempestati dalle richieste di test allergologici – stigmatizza Gianluigi Spata, Presidente dell’ordine di Como e componente del Comitato Centrale Fnomceo – ma l’incidenza reale è molto inferiore.
Da qui la decisione di produrre un documento condiviso con le società scientifiche, che sarà inviato a trecentomila medici italiani.
Oltre a spiegare le differenze tra allergie e intolleranze alimentari, si fà il punto sul percorso diagnostico da seguire e i test realmente efficaci.
Prima di arrivare al test bisogna esporre i disturbi al medico curante, che indirizzerà il paziente a un gastroenterologo o a un allergologo.

Test SI
Test validi per la diagnosi di un’allergia: Test cutanei, RAST test (Radio Allergo Sorbent Test), per l’intolleranza al lattosio e allo zucchero.
Nel caso di dubbi il test di scatenamento orale (fonte AIITO Marina Russello).

Le linee guida per la diagnosi e gestione dei problemi di allergie alimentari del National Institute of Health – NIH, chiariscono che: “I livelli di IgE in origine sono stati misurati usando il RAST test, ma questo test è stato sostituito da saggi più sensibili di fluorescenza marcati con enzima ed il termine RAST dovrebbe essere abbandonato”.
La nuova versione del test, con metodica fluoroenzimatica anziché radio-immunologica, garantisce più sicurezza per gli operatori e riduce significativamente l’impatto ambientale per lo smaltimento dei reattivi usati.
Per il RAST è utilizzata una nuova versione del test (IgE specifico ImmunoCAP 0-100, unico dosaggio di IgE specifiche che abbia ricevuto l’approvazione della FDA americana).

Test NO
Almeno 13 quelli privi di validità: dria test, vega test, biorisonanza, iridologia, analisi del capello, kinesiologia applicata, riflesso cardio-auricolare.
Dalle diagnosi esoteriche a diete non corrette, che possono portare a stati di malnutrizione e danni, soprattutto per i bambini, il passo è veramente breve.

 

BIBLIOGRAFIA:

Allergie e intolleranze alimentari. Documento Condiviso – FNOMCeO, AIITO, SIAAIC, SIAP 2015

   In allegato la Documentazione relativa in formato PDF

Click per visualizzare la Documentazione

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Bruno Milanesi

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