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Morbillo USA News

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Morbillo USA News
(Last Updated On: 14 luglio 2015)

Negli Stati Uniti, dopo 12 anni, si torna a morire di morbillo.

Se i ricercatori dell’Università di Princeton e dell’Erasmus University Medical Center di Rotterdam avessero ragione, i benefici della vaccinazione contro il morbillo andrebbero molto al di là della semplice riduzione delle morti per questa malattia.
I ricercatori hanno preso in esame i dati su infezioni per morbillo e morte per altre cause in America, Danimarca e Inghilterra dagli anni ’60 a oggi: in tutti e tre i paesi, l’incidenza del morbillo andava di pari passo con la mortalità per altre malattie infettive nei successivi due anni e mezzo.

Da tempo è noto che il morbillo induce un’immunosoppressione transitoria, uccidendo i Linfociti T e B depositari della memoria immunitaria, e causando quindi quella che in gergo si chiama un’”amnesia immunologica”.
In altre parole, il sistema immunitario non è più in grado di riconoscere come “nemici” patogeni con i quali è già venuto in contatto, rispondendo meno prontamente ai loro attacchi e risultando quindi più suscettibile alle infezioni.
Si pensava però, sino ad ora, che questo effetto durasse solo per qualche mese, anche se alcuni studi in paesi in via di sviluppo sembravano suggerire un legame tra la vaccinazione contro il morbillo e la riduzione della mortalità per altre malattie nei cinque anni successivi.
Si tratta di prove indirette ovviamente, ma molto suggestive.

E’ recente l’annuncio ufficiale (1), da parte delle autorità sanitarie americane, del primo decesso di morbillo dal 2003.
Non sono stati forniti dettagli sulla persona deceduta, tranne che si trovava ricoverata in una struttura sanitaria dello stato di Washington in cui era scoppiato un focolaio di malattia.
Il riscontro autoptico e i successivi accertamenti hanno confermato che la causa del decesso è da attribuire ad una polmonite da infezione morbillosa non diagnosticata.
La paziente era in trattamento polifarmacologico che aveva indotto una stato di immuno-soppressione senza manifestazione di alcun sintomo specifico (tipo rash cutaneo) tale da far pensare a quella infezione virale.

Dal 1 gennaio al 26 giugno di quest’anno, il CDC ha comunicato di avere avuto segnalazione di 178 casi di morbillo provenienti da 24 stati diversi.

Questo decesso ha spinto i funzionari governativi a rinnovare l’appello a vaccinarsi come unica arma efficace per limitare in una comunità il rischio di infettare i soggetti immunodepressi, che non possono essere vaccinati.

La California ha già varato, non senza contrasti, una legge che restringe al minimo le esenzioni dalla vaccinazione, concesse solo per documentati e gravi motivi sanitari.
Il presidente Obama ha voluto unire la sua voce a quella dei sostenitori del vaccino, che comunque hanno forti oppositori con vasto seguito mediatico (per esempio l’attore Jim Carrey (2), che in un tweet bolla la nuova legge come “fascismo aziendale”…).

Secondo il CDC, il morbillo era scomparso come malattia sociale dal 2000.
Recentemente, però, l’infezione si è ripresentata, a causa del crescente numero di genitori che decide di evitare o rinviare la vaccinazione dei propri bambini.
E la sua frequenza continua inesorabilmente ad aumentare: nel 2014 è stato registrato il più alto numero di casi di morbillo dall’inizio del millennio.

La speranza è che non servano altri decessi per tornare al buon senso ed evitare di trasformare un problema sanitario in una finta battaglia per la libertà di scelta.
E non solo negli U.S.A.

BIBLIOGRAFIA:

http://www.doh.wa.gov/Newsroom/2015NewsReleases/15119WAMeaslesRelatedDeath

https://www.washingtonpost.com/news/morning-mix/wp/2015/07/01/jim-carrey-denounces-new-calif-vaccine-law-in-twitter-rant/

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Marco Caputo

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