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Trend in crescita. Peccato siano MTS

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Trend in crescita. Peccato siano MTS
(Last Updated On: 15 giugno 2015)

L’ECDC registra in europa un aumento delle malattie infettive a trasmissione sessuale.

L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha pubblicato il rapporto epidemiologico 2014 sulle malattie sessualmente trasmissibili di maggiore impatto sulla salute pubblica in Europa (Annual epidemiological report 2014 – Sexually transmitted infections, including HIV and blood-borne viruses).
Scopriamo una recrudescenza delle malattie infettive sessualmente trasmissibili a livello europeo: evidente l’influsso delle false credenze intorno all’Aids, da molti considerata una malattia diventata ormai gestibile/ curabile (quindi che non fa più paura).
Oltre alla sottostima nei confronti del virus HIV, anche le ¬malattie sessualmente trasmissibili “rialzano la testa” (sono tutte patologie dominabili allo stesso modo con l’uso del profilattico).
Stiliamo una classifica delle MTS più “gettonate”.

Primo posto per la clamidia (384.105 -2012 ) l’incidenza reale è più alta ( infezioni asintomatiche e delle differenze nelle pratiche diagnostiche e nei sistemi di sorveglianza che possono causare una sottostima dei casi).
Due terzi di tutti i casi sono stati riportati tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni ( tasso più alto tra le donne di età compresa tra i 20 e i 24 anni), sebbene il dato sia influenzato dalle opportunità di screening per questo gruppo d’età.

Seconda la gonorrea (50.341 casi nel 2012), il numero di casi è aumentato tra il 2008 e il 2012 del 58% (trend in crescita in molti paesi).
Il controllo della gonorrea si basa interamente sugli antibiotici ed è attualmente minacciato dalla resistenza emergente alle cefalosporine di terza generazione.

Terza l’epatite C (30.483 casi nel 2012 – in 26 Paesi UE/EEA). Ll’1,7% sono stati classificati come acuti, il 12,8% come cronici e il 77,8% non noti.
Circa il 75% dei casi acuti di infezione si cronicizza.
L’infezione da virus dell’epatite C cronica può provocare cirrosi in più del 35% dei pazienti.

HIV/AIDS al quarto posto (29.306 casi /2012) è probabilmente infezione sottostimata ( ritardo nel riportare le diagnosi di HIV in alcuni paesi).
La percentuale più alta è stata riportata tra gli uomini che hanno fatto sesso con uomini (40%); i rapporti eterosessuali incidono per circa il 34% e l’uso di droghe iniettabili per il 6% delle nuove infezioni da HIV.

La sifilide (20.769 /2012) è riportata in 29 Stati Membri UE/EEA.
Le classi d’età più colpite sono quelle degli over 25.
Il trend a lungo termine è stato ovunque in discesa, tuttavia una percentuale crescente di paesi riporta quote in aumento negli ultimi anni, specie tra gli uomini, suggerendo che il dato potrebbe essere influenzato dalla trasmissione crescente della sifilide tra uomini che fanno sesso con uomini.

Il virus dell’epatite B (17.291 casi nel 2012) è presente in 28 paesi UE/EEA.
Il 17,1% sono stati classificati come infezioni acute e il resto come croniche.
In entrambi i casi percentuali più alte si sono registrate nel gruppo di età 25-34 anni.
Molte persone infette dal virus dell’epatite B non hanno sintomi clinici acuti e più di uno su quattro guarisce spontaneamente.
Quelli con infezione cronica presentano un rischio di sviluppare malattie del fegato.

BIBLIOWEB

Annual epidemiological report 2014 – Sexually transmitted infections, including HIV and blood-borne viruses

 

   In allegato la Documentazione relativa in formato PDF

Click per visualizzare la Documentazione

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Antonio Conti

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