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Anticorruzione secondo la Corte dei Conti

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Anticorruzione secondo la Corte dei Conti
(Last Updated On: 22 febbraio 2015)

Inaugurato l’anno giudiziario, nella sanità «illeciti diffusi»

Nella sua relazione Il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, ha stigmatizzato «Il pericolo più serio per la collettività è una rassegnata assuefazione al malaffare, visto come un male senza rimedi.
Non possiamo permettere che questo accada».
Nei dati di rendiconto della relazione, migliorano i dati relativi alla spesa ( 117,87 miliardi di €, in linea col 2012), il peso della spesa sanitaria / corrente complessiva nel 2013 è passato al 75,87% (76,50% del 2012).
Sono scese in particolare le spese del personale ( 34,97% nel 2002, 32,19% nel 2013) e la spesa farmaceutica convenzionata ( 14,98% nel 2002, 7,86% nel 2013).

Per il procuratore generale della Corte, Salvatore Nottola, la sanità si conferma un ambito «particolarmente esposto a fatti illeciti di varia natura».
Registrate 74 sentenze delle Sezioni giurisdizionali di appello (in pratica definitive: emesse in secondo e ultimo grado) per un importo complessivo di oltre 24 milioni di euro.
Va aggiunto l’importo, anch’esso definitivo, di oltre 811,5 mila euro derivante dal risarcimento spontaneamente corrisposto dagli indagati prima dello svolgimento del processo (evitando così il relativo giudizio).

Da parte delle Sezioni giurisdizionali regionali 110 sentenze di primo grado (19% personale, 11,8 attività contrattuale), con altrettanti risarcimenti al momento addebitati ( importo complessivo circa 18 milioni di euro).
Le citazioni in materia sanitaria nel 2014 valgono 99 milioni (non sono ancora condanne) e sono state 143 (23,8% in materia di personale, 20,3% per risarcimento per danno a terzi, 10,5% per consulenze illegittime).

Il dato riguardante le irregolarità negli appalti del settore sanitario
ammontare di appalti oggetto di controllo (oltre 175,5 milioni di €, individuati come irregolari ha più di 114,3 milioni di €), con conseguente segnalazione di 129 soggetti alla competente autorità.
• gestione di ricoveri/prestazioni rese da parte di strutture accreditate (superati i 74,5 milioni di €) 19le persone segnalate.
• illecita attività lavorativa extraistituzionale svolta da parte dei dipendenti del S.S.N. (superati i 10,3 milioni di euro), 68 i soggetti segnalati all’Autorità.
• all’indebita percezione di rimborsi/pagamenti da parte del S.S.N. (superati i 32,5 milioni di euro) , 124 i soggetti segnalati.
• all’affidamento di servizi, incarichi e consulenze (oltre 4,3 milioni di €), 19 segnalati.
• all’indebita esenzione dal pagamento del ticket (oltre 1,3 milioni di €), 728 denunciati.
• alle irregolarità nelle procedure di accreditamento (oltre 592 mila €) un denunciato.
• alle irregolarità in materia di prescrizioni mediche (oltre 6 mila euro) 48 soggetti denunciati.

Anche i laboratori non sfuggono: è il caso della sentenza n. 1067/2014 della Sezione Sicilia per un singolare caso di danno erariale, di importo pari a 183.166,66 €, per condotta fraudolenta posta in essere dal convenuto, allora primario del laboratorio di analisi dell’ex Presidio Ospedaliero di Randazzo, ai danni dell’amministrazione di appartenenza.

Il reato? Essersi indebitamente appropriato di strumenti diagnostici (reagenti di laboratorio), di cui aveva la disponibilità in ragione del suo ufficio, ed averli rimessi in commercio, opportunamente rietichettati e confezionati, con l’aiuto di società compiacenti e con lo scopo di rivendere i prodotti medesimi al presidio sanitario dove lo stesso prestava servizio, per poi riappropriarsene e rimetterli in circolo di nuovo.

Oltre al danno erariale contestati il danno all’immagine della pubblica amministrazione, nonché danno da disservizio; la vicenda era stata segnalata dalla stampa locale.

BIBLIOWEB:

Inaugurazione anno Giudiziario 2015 Relazione Orale del Presidente della Corte dei Conti

Inaugurazione anno Giudiziario 2015 Relazione Scritta del Procuratore Generale

   In allegato la Documentazione relativa in formato PDF

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Giovanni Casiraghi

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