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E-Health Europa ed Italia

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E-Health Europa ed Italia
(Last Updated On: 27 settembre 2014)

L’indagine della commissione Ue sull’utilizzo della sanità online conferma l’aumento dell’informatica in sanità: nel 2013 il 60% dei medici generici utilizzava strumenti di assistenza sanitaria online (+50% rispetto ai dati del 2007). La telemedicina soffre di ritardi “istituzionali”: solo il 9% degli ospedali permette ai pazienti di accedere online alla propria cartella clinica.

L’invecchiamento della popolazione sta producendo una crisi nell’ assistenza sanitaria: utilizzando al meglio la tecnologia digitale possiamo ridurre i costi, ridare il controllo al paziente, rendere più efficiente la sanità e aiutare i cittadini europei ad essere attivi nella società più a lungo, questo in sintesi il parere della commissione UE.

Le indagini coordinate in Europa hanno messo in luce:

• Danimarca (66%), l’Estonia (63%), la Svezia e la Finlandia (entrambe al 62%) sono i paesi nei quali si registra la maggiore diffusione della sanità online
• Servizi di sanità online sono utilizzati generalmente per la registrazione e la trasmissione tradizionale, e non per scopi clinici (ad esempio visite online,solo il 10% dei medici generici ha adottato tale modalità).
• Paesi Bassi (83,2%) Danimarca (80,6%) Regno Unito (80,5%).Le prime tre nazioni In fatto di percentuale di digitalizzazione delle cartelle cliniche dei pazienti.
• Solo il 9% degli ospedali in Europa consente ai pazienti l’accesso online alla propria cartella clinica e generalmente dà solo un accesso parziale.
• Quando adottano la sanità online, gli ospedali e i medici generici si scontrano con numerosi ostacoli (mancanza d’interoperabilità, assenza di risorse e di un quadro normativo).

Tra gli strumenti di sanità online – oltre a cartelle cliniche digitalizzate, telemedicina e cartelle sanitarie personali – va considerato lo scambio di informazioni sanitarie. Nell’Unione europea il 48% degli ospedali condivide per via elettronica alcune informazioni mediche (medici generici esterni) e il 70% degli ospedali le condivide con operatori sanitari esterni. Le migliori performances sono di Danimarca, Estonia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia (il 100% degli ospedali attua lo scambio di informazioni a vari livelli). I medici generici fanno un uso limitato delle prescrizioni elettroniche (35%) e delle interazioni con i pazienti per e-mail (32%). l’Estonia (100%), la Croazia (99%) e la Svezia (97%) sono i tre paesi in leader per le prescrizioni elettroniche mentre per l’uso dell’e-mail troviamo la Danimarca (100%), l’Estonia (70%) e l’Italia (62%). Per l’Italia dati in linea con media Ue Delle 13 aree valutate, solo quella sulla “cartella clinica condivisa da tutti i reparti”, risulta in sofferenza con la media UE (-27 %): l’indagine evidenzia che (rispetto al 2010) sono progrediti quasi tutti i 13 indicatori selezionati.

E per il FSE (Fascicolo sanitario elettronico)?
Sono arrivate le linee guida nazionali. (30 giugno). Pubblicato il documento che definisce le modalità per la presentazione di appositi piani di progetto regionali per la realizzazione del FSE, presentati entro il 30 giugno 2014,sono stati presentati esclusivamente online, utilizzando la procedura che sarà resa disponibile sul portale dedicato. Il Fse dovrà essere attivato dalle Regioni entro il 30 giugno 2015.

BIBLIOGRAFIA:

● R. Sabes- Figuera – JRC Scientific and Policy Report – European Hospital Survey: Benchmarking Deployment of e_Health Services (2012-2013) Country reports

Linee Guida per la presentazione dei piani di progetto regionali per il FSE (versione 31 marzo 2014)

 

 

   In allegato la Documentazione relativa in formato PDF

 

Click per la Documentazione: FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO

Click per la Documentazione: JRC SCIENTIFIC AND POLICY REPORTS 

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Sergio Galmarini

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