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Ma quanto rischiamo?

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Ma quanto rischiamo?
(Last Updated On: 9 agosto 2013)

A parte i “soliti noti” alimenti, farmaci e dispositivi medici, sono cinque le categorie a “rischio”: abbigliamento 34% (prodotti tessili e articoli di moda), giocattoli 19%, apparecchi elettrici11%, veicoli a motore 8% e cosmetici 4%.

Per il secondo Rapporto Europeo Rapex 2012  che monitorizza le segnalazioni/notifiche in Europa (2.278) per più di 1.900 di esse il rischio è segnalato come “grave” (ai sensi dell’art. 12 della GPSD The General Product Safety Directive). In aumento del 26%  rispetto alle notifiche del 2011, il Rapex, ( punto di contatto per l’Italia è il Ministero dello Sviluppo economico) è un network chiave che diffonde rapidamente tra gli stati membri e la Commissione informazioni sui prodotti di consumo potenzialmente pericolosi.

Nel settore della vigilanza svolge un ruolo strategico per il rafforzamento della sicurezza dei consumatori e per la libera circolazione nel mercato di prodotti sicuri. Obiettivo del sistema un’identificazione tempestiva e un rapido ritiro dal mercato dei prodotti a rischio (giocattoli per l’infanzia, prodotti tessili e articoli di moda) che non rispettano le norme di sicurezza.

A ogni prodotto è collegata una specifica categoria di rischio, e può presentare più di un rischio. I rischi notificati con maggiore frequenza sono: lesioni 25% , rischio chimico 18%, strangolamento 17%, shock elettrico 13%, soffocamento 8%.

Le notifiche per Paese: Per quanto riguarda il paese d’origine dei prodotti pericolosi segnalati con il sistema Rapex, in testa la Cina con il 58% di notifiche di prodotti pericolosi. Il 17% delle notifiche  provengono dall’Ue e dai paesi dello spazio economico europeo prima l’Ungheria con 294 notifiche, pari al 15% del totale, seconda la Bulgaria con 271 notifiche (14%), segue la Spagna con 199 notifiche (10%), la Germania, con 167 notifiche (9%) e il regno Unito con 146 notifiche (8%).

L’Italia ha presentato solo 54 notifiche, pari al 3% del totale.

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Giovanni Casiraghi

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