Il parassita della malaria crea una propria versione della citochina così da impedire una risposta immunitaria, non stimolando la produzione di cellule T.
Il Plasmodium, un protozoo parassita che causa la malaria, è in grado di creare una propria versione della citochina, così da impedire di sviluppare una risposta immunitaria.
I ricercatori della Yale Univerity hanno pubblicato uno studio sulla rivista Pnas in cui dicono che il parassita della malaria crea una versione alterata dell’ormone del sistema immunitario che “stimola la produzione di cellule T, cellule immunitarie a lunga vita che registrano e ricordano la presenza di elementi estranei nel corpo umano. Per contrastarle il plasmodio introduce un ormone sostitutivo, il Pmif, che non stimola la produzione di cellule T, ma solo di celle immunitarie affettori” ha spiegato l’autrice dello studio.
“Di fatto, il plasmodio inganna l’organismo nel produrre una risposta immunitaria inadatta. L’assenza di cellule T e la poca efficacia delle cellule affettori, che muoiono durante l’infezione, consentono – ha concluso – la sopravvivenza del plasmodio della malaria”.
Articolo:
T. Sun, T. Holowka, Y. Song, S. Zierow, L. Leng, et al. (2012) “A Plasmodium-encoded cytokine suppresses T-cell immunity during malaria”. Pnas. doi: 10.1073/pnas.1206573109
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