A cosa non si può rinunciare parlando di esami di laboratorio e quindi di POCT?
Sicuramente a tre parole: qualità, formazione e legislazione.
• Qualità: affrontiamo la problematica inerente alla qualità sottesa all’attività POCT.
L’iter descrittivo giunge alla consacrazione dell’attività POCT attraverso l’esplicitazione delle procedure ISO dedicate (15189 e 22870) che ne sanciscono il definitivo riconoscimento tra le principali attività di laboratorio.
• Formazione: la trattazione del secondo paragrafo, a ricaduta dalle procedure sopra citate, evidenzia la centralità della formazione del personale, utilizzatore il POCT.
In esso si descrivono le figure professionali coinvolte e la procedura di apprendimento che devono percorrere sotto l’esclusiva gestione del medico di laboratorio.
• Aspetti legali: il paragrafo esplicita le leggi che normano il comportamento professionale nell’ambito delicato del POCT.
Ad utilità del lettore nella trattazione sono citate anche le più importanti e recenti leggi che hanno ridisegnato le responsabilità professionali sanitarie e il sempre più legante rapporto tra etica, moralità e legge, a salvaguardia di un corretto esercizio della professionalità.
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