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Ricominciamo da Sepsi e ICA

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Ricominciamo da Sepsi e ICA
(Last Updated On: 20 maggio 2024)

Bardolino. La microbiologia in continuo divenire

Bardolino e l’Hotel Aqualux sono nella storia dell’Associazione. Per questo motivo abbiamo scelto di effettuare il Congresso Nazionale in una cornice divenuta oramai storica. Sottolineiamo anche il continuo divenire, il cambiamento connaturato alla professione, senza per questo dimenticare il nostro passato e le nostre competenze. Non togliendo nulla alla componente tecnologica, anzi enfatizzandone le novità, ripartiamo da un’analisi del rischio, tanto più che dal termine Sepsi stiamo arrivando a quello di ICA, patologia centrale in Medicina ed in Microbiologia.

Siamo passati dalle infezioni nosocomiali (od “ospedaliere”) o “Sepsi”, a quelle tecnicamente identificate col termine I.C.A. (Infezioni Correlate all’Assistenza Sanitaria), che rappresentano uno fra i principali problemi dei sistemi di salute pubblica e sono determinate da eterogenee condizioni, differenti sotto il profilo microbiologico, fisiologico ed epidemiologico. In Italia la complessità del problema, accentuata dalle differenze tra sistemi sanitari regionali, ha contribuito alla costituzione di Società Scientifiche “ad hoc” (SIMPIOS – Società Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie e APSI – Associazione Prevenzione Studio Infezioni).

Le leggi delineano i confini generali entro i quali siamo tenuti ad agire: la Cassazione ed il Consiglio di Stato intervengono nel definire situazioni specifiche. La Suprema Corte, nell’affrontare la tematica delle infezioni, con la sentenza n. 6386 del 3.3.2023 “Travaglino”, enuncia gli oneri soggettivi nell’ambito della prevenzione (attesterebbero, in mancanza, pesanti prospettive di elementi colposi, anche in tema di responsabilità contabile), definendo le responsabilità.

Il dirigente apicale ha l’obbligo di indicare le regole cautelari da adottarsi ed il potere-dovere di sorveglianza e di verifica (riunioni periodiche/visite specifiche), al pari del CIO; al direttore sanitario il dovere di attuarle, di organizzare gli aspetti igienico e tecnico-sanitari, di vigilare sulle indicazioni fornite (Legge Gelli Bianco art. 5 del DPR 128/1069: obbligo di predisposizione di protocolli di sterilizzazione e sanificazione ambientale, gestione delle cartelle cliniche, vigilanza sui consensi informati); il dirigente di struttura (l’ex primario), esecutore finale dei protocolli e delle linee guida, dovrà collaborare con gli specialisti microbiologo, infettivologo, epidemiologo, igienista, ed è responsabile per omessa assunzione di informazioni precise sulle iniziative di altri medici o per omessa denuncia, delle eventuali carenze, ai responsabili.

Per la Corte sono fondamentali i compiti del “medico legale”, chiamato a decidere sia sul riconoscimento dell’infezione ospedaliera sia sulla relazione causale tra lesioni e conseguenti menomazioni riportate dal paziente o con la morte dello stesso. La sentenza chiarisce quali prove entrano a far parte della documentazione da esibire,

Al Laboratorio è’ richiesto un nuovo livello di conoscenze, associato all’ingegnerizzazione nelle diverse branche e, nel contempo, una descrizione operativa trasparente, correlata alla richiesta di esami. Viene dato quasi per scontata la preparazione scientifica e tecnica del professionista, ma i giudizi che vengono espressi sono basati su di una valutazione organizzativa dei “decisori”e, soprattutto, sulle capacità di fornire dati aggregati su temi specifici.

Scrivere fa l’uomo completo e saper gestire i dati, anche da un punto di vista legale, rappresenta la nuova frontiera. Uno degli asset intangibili diventato strategico, non solo in microbiologia: la capacità informatica (aggregazione in data base relazionali), applicata a standard correlati ai lexicon medici (ISO 15189, LOINC, ICD,9 CM, regolamenti europei).

Siamo immersi nella “società della comunicazione” ed è’ nostro compito fornire dati organizzati in sottoinsiemi mediante vie istituzionali, alle direzioni aziendali, alle regioni, all’Istituto Superiore di Sanità ed alle altre strutture nazionali “aventi diritto”  I flussi caratterizzano oltre alle possibilità culturali e tecnico – sanitarie, le nostre capacità organizzative ed in definitiva il saper “rappresentare” la nostra attività.

Lo stesso compito riguarda le società scientifiche, espressione delle conoscenze euristiche di settore, che devono prendere in considerazione tali problematiche, svolgendo, se necessario, una funzione di tutoring a supporto del Sistema Sanitario. Dobbiamo tutti collaborativamente rispondere a questa sfida, per costruire un sistema in divenire all’interno del quale rappresentiamo una nuova funzione: quella di origine dei dati, sui quali vengono prese, ci auguriamo, decisioni “evidence based”.

Per la microbiologia il focus è sulle patologie dovute ad una varietà di agenti patogeni batterici, virali, fungini e parassitari, in una visione one Health. Il congresso NewMicro sposa questi obiettivi di sistema e rilancia una visione innovativa della Microbiologia e del Laboratorio Analisi, nel contesto sanitario nazionale e locale, in una sorta di visione a diversi ingrandimenti, come ci aveva abituato un oggetto simbolo della professione, il microscopio.

Il Congresso Nazionale quest’anno ha anche una valenza societaria, essendo elettivo: anche quest’aspetto giustifica il “continuo divenire” incluso nel titolo ed evidenzia il tempo che trascorre, portando nuove conoscenze e certezze, rendendone obsolete alcune. Viene in pratica sottolineato il contesto in cui ci troviamo ad operare e la capacità di cambiamento che ognuno di noi è chiamato a fornire.

Bardolino (VR) 27-28  Settembre 2024 Hotel Aqualux

Dalle Sepsi alle ICA

Segreteria Organizzativa: Laura Balducci – Intercontact: [email protected]

Segreteria Scientifica: Alberto Colombo, Gaia Ortalli, Rosanna Predazzer

BIBLIOWEB:

Congresso Nazionale:  “Dalle Sepsi alle ICA “ (bozza – PDF)

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Modulo di iscrizione NewMicro 2024 (PDF)

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