Brad Spellberg, che ha condotto la ricerca della University of California di Los Angeles (pubblicata sulla rivista “mBio” – vedi l’articolo inserito) sottolinea che con questo studio è stata identificata una nuova classe di antibiotici che non hanno l’abilita’ di uccidere il batterio Acinetobacter, ma possono renderlo completamente incapace di provocare infiammazione nell’organismo ospite”.
Attraverso una molecola chiamata LpxC-1, hanno agito bloccando la sintesi delle tossine di A. baumanii riuscendo a prevenire l’infezione in alcuni topi che erano stati esposti al batterio e che non si sono ammalati.
La molecola non uccide il batterio, ma impedendo la produzione di tossine, arresta l’infiammazione nell’ospite dovuta alla risposta immunitaria, e che e’ la causa ultima della morte.
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