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Alghe contro la sindrome metabolica

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Alghe contro la sindrome metabolica
(Last Updated On: 12 febbraio 2023)

Mix di alghe, esperidina e berberina per integratori contro l’iperglicemia

Glicemia e peso corporeo sono da sempre indicatori del livello di salute e benessere di una persona. Rappresentano importanti fattori di rischio per molte patologie, anche gravi e potenzialmente letali. Proprio per questo devono essere tenuti monitorati e sotto controllo. L’eccesso ponderale, ad esempio, oltre a determinare malattie osteoarticolari e respiratorie, incrementa in modo significativo l’insorgenza di resistenza all’insulina e di patologie cardiovascolari.

Lo stesso vale per l’iperglicemia. E’ una condizione che riguarda complessivamente oltre 5 milioni di persone, solo in Italia. Sempre più persone, infatti, presentano alti livelli di zuccheri nel sangue e problemi di peso. L’obesità interessa il 16% degli over 18 residenti nel nostro Paese e ben il 44% degli adulti è in “sovrappeso”. I dati risultano in aumento anche a seguito della pandemia: ha costretto ad uno stile di vita meno attivo, per la chiusura delle palestre ed a causa di un’alimentazione spesso sregolata.

La principale causa di questa situazione epidemiologica è da ricercare nella adozione di stili di vita non salutari e, in particolare, l’eccessivo consumo di cibi ad alto contenuto calorico ed a basso tenore di fibre, otre alla riduzione dell’attività fisica. Già nel 2019, per entrambi i sessi, gli obesi e le persone in sovrappeso erano, rispettivamente, il 13% ed il 42% della popolazione. Di sindrome metabolica oggi soffre un italiano su 5!

Tale condizione è considerata uno dei principali problemi della società moderna. E’ caratterizzata da obesità addominale, iperglicemia, insulinoresistenza, ipercolesterolemia ed ipertensione. La sedentarietà ed il consumo di cibi ricchi di grassi saturi, rappresentano la principale causa di insorgenza di sindrome metabolica, che a sua volta alza il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, il diabete mellito di tipo II, coronaropatie ed ictus.

Sono stati pubblicati, recentemente, sulla rivista Journal of Diabetes Research i risultati di uno studio su fattori dietetici patogenetici, condotto su 505 pazienti reclutati interamente in Italia, in condizioni di “real life”. Un nutraceutico testato (mix di due alghe marine e Cromo) riduce il rischio cardiovascolare del 27%, agendo sulla diminuzione di peso, circonferenza vita, ipertensione, livelli di glucosio e colesterolo nel sangue, con effetti positivi sulla sindrome metabolica. La miscela dell’integratore nutraceutico è composta da due alghe brune, Fucus vesiculosus ed Ascophyllum nodosum, appartenenti alla famiglia delle Fucaceae, insieme al cromo picolinato, in rapporto = 5:95.

Tale preparazione è stata impiegata per il controllo del peso corporeo grazie allo stimolo del metabolismo dei lipidi e dei carboidrati. Tra i costituenti, i fluorotannini sono responsabili della inibizione degli enzimi alfa-glicosidasi ed alfa-amilasi, deputati all’assorbimento ed alla digestione intestinale dei carboidrati. Il nutraceutico è particolarmente efficace sul controllo post-prandiale. Inoltre, i polifenoli, i polisaccardi solforati, i carotenoidi e gli acidi grassi poli-insaturi sono stati valutati per il loro ruolo adiuvante, nel trattamento e nella prevenzione delle morbidità associate alla sindrome metabolica. Il cromo, presente nel nutraceutico, è considerato un cofattore necessario in molte funzioni fisiologiche dell’insulina, risultando coinvolto nel metabolismo di carboidrati, lipidi e proteine.

In diversi modelli preclinici di diabete, il cromo picolinato è risultato efficace nell’abbassare i livelli di glicemia grazie all’aumentata attività degli enzimi glicolitici. L’associazione migliora il quadro metabolico, abbassa il picco glicemico post-prandiale e riduce lo stress ossidativo e l’infiammazione. Lo studio ha valutato anche la sicurezza della preparazione multi-componente, per 180 giorni in pazienti con una diagnosi di sindrome metabolica.

Lo studio, osservazionale e longitudinale, ha utilizzato come criteri di arruolamento parametri come circonferenza vita >94 cm per l’uomo e >80 cm per la donna, trigliceridi >150 mg/dL, pressione sistolica > 130 mmHg e diastolica > 85mmHg, iperglicemia a digiuno (compresa tra 110 e 135 mg/dL) o diagnosi di diabete mellito di tipo II. Le misure dei dati ponderali e del profilo lipidico e glicemico sono state eseguite al baseline, al giorno 90 e al termine dello studio (giorno 180).

138 pazienti hanno fornito tutte le informazioni (al baseline ed al giorno 180) necessarie per consentire di stimare il rischio cardiovascolare a 10 anni. Durante l’osservazione, tutti i parametri presi in esame subivano un miglioramento significativo. In particolare, dopo 6 mesi di trattamento, i pazienti mostravano un calo ponderale mediamente di 7,3 Kg, una riduzione della circonferenza vita di 7,5cm e dei parametri glicemici e lipidici (con riduzione significativa dei livelli di colesterolo totale, trigliceridi e glicemia e con aumento significativo dei livelli di HDL). La glicemia a digiuno è diminuita di 16,3 mg/dl mentre l’emoglobina glicata dello 0,55%.

Tali cambiamenti sono stati sufficienti per ridurre il numero di pazienti con sindrome metabolica ed il rischio relativo di patologie cardiovascolari è risultato minore del 27%. Gli autori non rilevano complessivamente differenze tra i due sessi, sebbene alcuni parametri, come i livelli di HDL, siano cresciuti significativamente solo nel sesso maschile. Suddividendo i pazienti in terzili, sulla base dei valori relativi ad ogni parametro considerato al baseline, è stato evidenziato che i pazienti appartenenti al terzile più alto sono più sensibili al nutraceutico.

Un secondo studio ha sottolineato l’utilizzo di un altro integratore in pazienti in terapia con metformina. Il controllo glicemico di una nuova formulazione nutraceutica è stato al centro dello studio sull’Insulino-resistenza e della perdita della funzione delle cellule beta-pancreatiche, due eventi alla base del mancato controllo glicemico e dunque della fisio-patologia del diabete mellito di tipo 2 (DM2). Lo stress-ossidativo e l’infiammazione cronica di basso grado, sono responsabili della disfunzione a carico delle cellule beta e della produzione dei prodotti di glicazione avanzata (AGEs), che contribuiscono alla progressione dell’aterosclerosi.

In tale contesto la metformina è considerata ancora oggi un farmaco di prima scelta e le linee guida ne consigliano l’uso, sebbene il 30% dei pazienti, inizialmente responsivi al trattamento, dopo 3 anni necessitano dell’integrazione con un altro agente ipoglicemico. Tra i nutraceutici, la berberina (alcaloide isochinolinico estratto dalle specie del genere Berberis) svolge diversi interessanti effetti anti-ossidanti e anti-infiammatori, mostrando un effetto insulino-sensibilizzante nei pazienti affetti da  DM2. Dagli studi emerge che berberina è dotata anche di attività ipocolesterolemica e ipoglicemica.

Proprio una supplementazione con una nuova formulazione a base di berberina, esperedina e picolinato di cromo è l’oggetto dello studio. Come endpoint primari sono stati presi in considerazione la riduzione dei livelli di emoglobina glicata e della glicemia a digiuno, mentre gli obiettivi secondari sono stati il miglioramento del profilo lipidico, dell’indice di massa corporea, dell’insulino-resistenza e la riduzione di noti markers di infiammazione (IL-1, IL-6 e TNFalfa) e di stress ossidativo (MDA).

L’ esperidina è un flavonoide glicosilato, presente nei frutti citrus. E’ dotato di proprietà vasoprotettive e gioca un ruolo importante nei processi infiammatori e ossidativi. Il consumo di frutti citrus è stato associato ad una riduzione del rischio di patologie cardiovascolari, in particolare ad un miglioramento della funzione endoteliale. In aggiunta alle evidenze epidemiologiche e cliniche, studi su modelli animali hanno osservato che l’esperidina è dotata di azione anti-diabetica e ipocolesterolemica. La nuova formulazione nutraceutica si basa su una tecnologia che migliora l’assorbimento, altrimenti scarso, di berberina in cui l’alcaloide è presente in quantità di 250 mg, in aggiunta ad esperidina (200 mg), estratta da Citrus aurantium e picolinato di cromo, per un contenuto di 200 mcg.

Al termine delle 12 settimane i due gruppi mostravano analoghi parametri antropometrici, un simile profilo lipidico e nessuna variazione significativa della insulinemia. Gli endopoint primari risultavano raggiunti, in quanto sia la glicemia a digiuno che i livelli di emoglobina glicata erano significativamente ridotti nel gruppo analizzato con la nuova formulazione nutraceutica, sia rispetto al baseline sia a confronto col gruppo trattato soltanto con il farmaco anti-diabetico. Infine, al termine dello studio, i livelli di MDA e AGEs risultavano ridotti nel gruppo che riceveva anche la supplementazione nutraceutica, senza tuttavia influenzare i marker infiammatori.

In conclusione, anche questo studio clinico dimostra il contributo positivo di una formulazione nutraceutica (contenente berberina, esperidina e picolinato di cromo) nella gestione del diabete e, in particolare, nel controllo della glicemia e nel supporto ad una terapia convenzionale. La formulazione nutraceutica testata contiene livelli di berberina ed esperidina addirittura più bassi di quelli generalmente presenti, sottolineandone l’efficacia nel migliorare l’azione di metformina e suggerendo nuove opportunità di impiego, a dosaggi che, nel contempo, riducono i possibili eventi avversi.

BIBLIOWEB:

Nicolucci A, Rossi MC, Petrelli M. Effectiveness of Ascophyllum nodosum and Fucus vesiculosus on Metabolic Syndrome Components: A Real-World, Observational Study. J Diabetes Res. 2021 Sep 30; 2021:3389316. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34631894/

Sartore G, Ragazzi E, Antonello G, et al. Effect of a New Formulation of Nutraceuticals as an Add-On to Metformin Monotherapy for Patients with Type 2 Diabetes and Suboptimal Glycemic Control: A Randomized Controlled Trial. – Nutrients. 2021 Jul 11;13(7):2373. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34371883/

Diabete Evidence Based http://newmicro.altervista.org/?p=9769
100 anni di metformina https://newmicro.altervista.org/?p=9655
Dieta e Diabete tipo 2 https://newmicro.altervista.org/?p=9284
Diabete, AIFA Nota 100 e geni https://newmicro.altervista.org/?p=9100
Emoglobina glicata e nefropatia diabetica https://newmicro.altervista.org/?p=8714
Glicemia real-time e salute orale https://newmicro.altervista.org/?p=8686
Diabete : Trend in Crescita https://newmicro.altervista.org/?p=8243
Diabete d’Italia https://newmicro.altervista.org/?p=7602
Ipoglicemia https://newmicro.altervista.org/?p=5693
Diabete e dieta di precisione https://newmicro.altervista.org/?p=4001

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Ines Bianco

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